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WTA Roma: Sharapova si ritira, fuori anche Keys e Mladenovic

[16] M. Lucic Baroni b. [WC] M. Sharapova 6-4 3-6 1-2 rit. (Piero Vassallo)

Una giornata davvero da dimenticare per Maria Sharapova che in poche ore si vede esclusa dal prossimo Roland Garros ed eliminata dal WTA di Roma a causa di un infortunio che la costringe al ritiro durante il terzo set della sfida contro Mirjana Lucic Baroni. Pochi minuti prima di scendere in campo era arrivata l’ufficialità della decisione da parte della FFT di non concedere alla russa una wild card per il main draw dello Slam parigino, la partita contro Lucic diventava quindi importante anche in chiave Wimbledon: per avere la certezza di essere nel tabellone principale dei Championships Sharapova era obbligata a raggiungere almeno la semifinale a Roma. Esattamente come nella loro sfida di Madrid di una settimana fa, la croata è partita meglio strappando subito il servizio alla russa grazie a delle bordate in risposta imprendibili. Sharapova ha faticato a contenere la potenza di Lucic nel primo set e la croata, incisiva al servizio, ha chiuso il set con un game perfetto.

La reazione di Masha non è tardata ad arrivare, nel quarto gioco del secondo set Lucic si è incartata e con tre doppi falli ha dato modo alla siberiana di portarsi avanti nel punteggio e il match ha cambiato faccia, proprio come nel precedente spagnolo di pochi giorni prima. Vincendo il parziale per 6-3 Sharapova ha rimesso le cose a posto e nel set decisivo ha strappato il servizio a zero alla sua avversaria, ma proprio quando il match sembrava ormai definitivamente indirizzato sui binari russi è arrivato il colpo di scena: al servizio per confermare il break di vantaggio, Sharapova ha accusato un dolore che l’ha costretta a richiedere l’immediato intervento del fisioterapista. Dopo aver subito un trattamento negli spogliatoi è rientrata in campo con una vistosa fasciatura alla coscia sinistra, ha tenuto il servizio portandosi sul 2-0 ma nel game successivo si è subito intuito che arrivare in fondo al match non sarebbe stato possibile. Ha avuto addirittura opportunità per il doppio break grazie ad alcune risposte vincenti giocate da ferma, poi però perso il game ha stretto la mano a Lucic e ha lasciato il campo, ritirandosi da un match in corso per la quinta volta in carriera, l’ultima a Wuhan nel 2015, quando abbandonò il campo contro Strycova proprio sul 2-1 in suo favore nel terzo set.

E così mentre Lucic potrà riposare in attesa di conoscere il nome della sua avversaria nella giornata di giovedì – sarà una tra Angelique Kerber e Anett Kontaveit – per Maria arriva una doppia mazzata. Parigi è sfumata e ora anche Wimbledon è a rischio, con questa classifica non potrà accedere al main draw, quasi impossibile che l’All England Club conceda una wild card a una giocatrice rientrata da una squalifica per doping, l’unica strada percorribile rimane quella delle qualificazioni: la Sharapova a Roehampton per un posto a Wimbledon, incredibile ma vero.

[Q] D. Gavrilova b. [10] M. Keys 2-6 7-5 7-5 (Diego Barbiani)

C’è qualcosa di speciale nel rapporto tra Daria Gavrilova e l’Italia, in particolare con Roma. Lo si era scoperto subito, due anni fa, quando partendo dalle qualificazioni l’australiana aveva superato Belinda Bencic, Ana Ivanovic, Timea Bacsinszky e Christina McHale approdando fino alla semifinale, dove si arrese soltanto a Maria Sharapova ed ad un problema all’addome. Lo aveva ribadito anche lo scorso anno, quando venne eliminata agli ottavi ma fece comunque un’ottima figura contro Svetlana Kuznetsova dopo aver estromesso Simona Halep, fresca vincitrice del torneo di Madrid.

Quest anno la giocatrice classe 1993 ha colto un successo forse contro ogni pronostico nel match d’esordio contro la finalista della passata edizione, Madison Keys. La statunitense, ancora non al meglio della condizione dopo i problemi al polso maturati a fine 2016 ed appena al quarto torneo in stagione, aveva comunque cominciato il match ricalcando i precedenti tra le due che volevano Keys dominatrice grazie alla grande potenza di cui è dotata.

Il primo set è durato poco più di 20 minuti, con Keys che dopo aver sprecato diverse chance nei game iniziali ha preso il largo sul 2-2 e vinto 4 game consecutivi. Nel secondo è cominciata la risalita di Gavrilova, maturata anche con un calo della sua avversaria che poi, pur avendo recuperato dal doppio break di ritardo (da 2-5 a 5-5) cedeva un terzo game di battuta a zero perdendo così il parziale.

In quello decisivo invece è stata Daria a rimontare, bravissima nel tener duro contro un’avversaria più alla ricerca del punto. Per tre volte indietro di un parziale, ha sempre riacciuffato la statunitense con l’allungo poi nuovamente sul 5-5 e la chiusura con un ace al centro. L’aria d’Italia le fa proprio bene, e dire che si era pure dimenticata di iscriversi, dovendo passare dalle qualificazioni come fece nel 2015, anno in cui poi raggiunse la semifinale.

Goerges b. [13] K. Mladenovic 7-6- 7-5 (Carlo Rosati)

Primo match femminile odierno alla Next Gen Arena tra Kiki Mladenovic e Julia Goerges. Nonostante la differenza di classifica e le azioni in crescita per la francese, finalista due giorni fa a Madrid, la tedesca rimane una cliente ostica per le numerose vittorie eccellenti contro le top players. Parità negli scontri diretti giocati entrambi nel 2013, con la Goerges vincitrice su terra in Fed Cup. Ottimo inizio di match per entrambe, che mostrano grande qualità con servizi potenti, gioco aggressivo e palle corte micidiali. Un nuovo intervento per compattare il fondo di gioco conferma quanto purtroppo visto ieri. L’equilibrio vacilla all’ottavo gioco, dove Goerges si fa rimontare da 30-0, annulla una palla break e viene portata ai vantaggi dalla Mladenovic. Dopo un paio di occasioni sprecate con altrettanti errori nella conclusione del punto, Goerges crolla nella percentuale di prime e al terza palla break capitola 3-5 sull’ennesima bordata di dritto di Mladenovic, che può servire per il set. La francese però si incarta: Goerges reagisce e ottiene subito il controbreak con risposte e smorzate efficaci, pareggiando 5-5 al turno successivo. Si va così al tie break, nel quale Mladenovic incamera subito un minibreak ma non ha il cinismo per consolidarlo. La Goerges prende il pallino del gioco, si issa 5-4 e servizio ma ha il braccino, sbaglia e deve anche annullare un set point. Al secondo cambio campo, l’ennesimo errore di Mladenovic regala il set point alla tedesca, che con un serve and volley perfetto chiude il primo parziale. Nonostante una percentuale di realizzazione sulle seconde nettamente migliore (67% contro 40%), la francese paga i passaggi a vuoto nei momenti decisivi. Il secondo parziale ripropone l’equilibrio del primo: Goerges in fiducia totale con ottimi servizi a uscire e veri e propri traccianti di dritto, Mladenovic non brillante come sulla terra madrilena ma aiutata nei propri turni di battuta dai troppi errori dell’avversaria. Sul 5-5, Goerges tiene il servizio a zero con grande autorevolezza e mette pressione alla Mladenovic, che va sotto 15-40 e sente il peso di un incontro condotto in maniera poco incisiva. La francese salva il primo matchpoint con un drop shot pazzesco, ma si inchina al 29simo vincente di dritto della tedesca. Un’ottima Goerges passa al secondo turno, dove affronterà la serba Jankovic.

Risultati odierni

secondo turno

[16] M. Lucic Baroni b. [WC] M. Sharapova 6-4 3-6 1-2 rit.
[7] S. Kuznetsova b. K. Siniakova 6-1 7-6(3)
[5] J. Konta b. Y. Putintseva 6-3 6-0

primo turno

[Q] A. Kontaveit b. [Q] A. Petkovic 6-3 6-4
A. Sevastova b. I. C. Begu 6-4 6-4
E. Makarova b. R. Vinci 6-2 6-1
[Q] C. Bellis b. M. Doi 6-4 7-6(6)
[15] K. Bertens b. M. Niculescu 2-6 6-2 6-1
[Q] D. Gavrilova b. [10] M. Keys 2-6 7-5 7-5
J. Goerges b. [13] K. Mladenovic 7-6(6) 7-5
[Q] J. Ostapenko b. S. Rogers 6-3 6-4
T. Bacsinszky b. T. Babos 6-2 6-2

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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