Se non fosse stata lontana dai campi per oltre un anno, si potrebbe parlare di una vittoria di “routine”. Ma nulla può essere definito in tal modo quando si parla di Maria Sharapova Comunque, per il ritorno al Foro Italico dopo un anno di forzata assenza, alla siberiana tocca subito l’onore del centrale. È una giornata calda e assolata e cominciare il match poco prima delle 14:30, con una pesante afa a gravare sulla pelle, non aiuta di certo a produrre bel gioco. Eppure il pubblico non manca: Roma è pronta a riabbracciare la tre volte campionessa del torneo (2011-12, 2015), in tabellone grazie a una discussa wild card, da poco rientrata nel circuito e in classifica dopo la squalifica per doping (questa settimana il computer la colloca alla posizione numero 211 del ranking).
La sfida con Christina McHale, numero 58 WTA, spesso a proprio agio da queste parti (quarti nel 2015, ottavi nel 2014 e nel 2016, sempre partendo dalle qualificazioni), non è di quelle proibitive, ma a Maria occorre qualche decina di minuti per carburare. La statunitense va due volte avanti di un break (3-1 e 4-3) dinanzi a un’avversaria che stenta a entrare in partita. Poi le classiche urla di accompagnamento ai colpi si fanno via via più convinte e il ritmo diviene troppo sostenuto per la ragazza del New Jersey. Sei giochi di fila per ristabilire le distanze, aggiudicandosi il primo set e ipotecando il secondo, ed ecco che la russa, pur senza troppo brillare, ottiene la quinta affermazione in altrettanti confronti diretti e passa al round successivo con un agile 6-4 6-2. Ritroverà Mirjana Lucic-Baroni, già battuta la settimana scorsa in quel di Madrid, in vista di un possibile terzo turno con la numero uno del mondo Angelique Kerber.
Al termine dell’impegno sul campo, gli usuali “capricci” da diva. La conferenza stampa è annunciata e rinviata più di una volta, cosicché il luogo deputato a ospitarne le dichiarazioni si riempie, si svuota e si riempie di nuovo. Infine, in una sala gremita, eccola apparire, tra i fotografi che si accalcano per guadagnarsi l’angolazione migliore e flash a iosa stile Hollywood. Lei affronta la situazione con la consapevolezza e il portamento della star navigata e si accomoda sfoderando un gran sorriso che mette tutti a tacere. Insomma, se ancora il livello di gioco necessita di una messa a punto, in questo senso nulla è cambiato dal pre-squalifica.
«Penso che il mio ruolo, il mio lavoro, il motivo per cui vengo in conferenza stampa e in un torneo come Roma siano essere una tennista, cercando sempre di migliorare e lavorare duro», spiega Maria a chi le chiede lumi sull’atteggiamento non proprio “cordiale” con le colleghe nel backstage. «Questo è il mio obiettivo ed è ciò che mi interessa. Voglio essere una professionista dentro e fuori dal campo. Andare alla mia conferenza stampa, fare il mio lavoro, essere sicura che il mio fisico sia pronto per il prossimo match: ecco tutto. Ho una famiglia e una splendida vita fuori di qui».
Domani la federazione francese comunicherà la propria decisione riguardo l’eventuale wild card da assegnarle per il Roland Garros, ma la siberiana non ha alcuna intenzione di seguire la diretta Facebook allestita per l’occasione. «Dato che dovrò giocare di nuovo, sarò concentrata sul mio match. No, non mi hanno già dato nessuna indicazione. Come reagirei se mi assegnassero solo un invito per le qualificazioni? Nulla sarebbe una delusione dopo essere stata fuori gioco per quindici mesi».
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