UP
Laura Siegemund
Un circuito WTA senza padrone favorisce tanti exploit e tante belle storie, l’ultima è quella di Laura Siegemund che vendica la sconfitta dell’anno prima e si prende il titolo a Stoccarda. Erano presenti otto top 10 su dieci più la rientrante Sharapova e invece sulla Porsche ci finisce la ventinovenne tedesca, battendo Kiki Mladenovic in una finale incerta e decisa nel tie break del terzo set. Nel torneo di casa Siegemund si esalta alla grande, col suo gioco estremamente intelligente e un atteggiamento che non la rende simpaticissima alle colleghe. Fatto sta che con il titolo più importante della carriera tornerà in top 30 e sarà una giocatrice da seguire da qui al Roland Garros.
Lucas Pouille
Dopo la brutta sconfitta in semifinale a Monte Carlo, Lucas Pouille aveva bisogno di un buon risultato per risollevare le sue quotazioni. Il francese non ha deluso le attese, a Budapest era la testa di serie numero 1 e ha fatto valere la sua classifica. Ha salvato match point contro Jiri Vesely all’esordio, poi è andato via liscio battendo Klizan, Lorenzi e Bedene senza perdere più un set, un percorso non difficilissimo ma la crescita passa anche da come si affrontano match del genere. Sarà interessante vederlo all’opera nei grandi appuntamenti pre-Parigi, con tanti big in difficoltà potrebbe rivelarsi lui l’outsider del momento.
Maria Sharapova
Ha monopolizzato l’attenzione già alla vigilia del torneo ed era inevitabile fosse così: Maria Sharapova è tornata in campo quindici mesi dopo la sua positività al Meldonium ed è stata l’indiscussa protagonista di Stoccarda. Ha battuto Vinci, Makarova e Kontaveit prima di sbattere sul muro Mladenovic e dover quindi rinunciare al sogno del ritorno da trionfatrice. Con Serena in pausa forzata (e chissà se definitiva), Azarenka e Kvitova ancora sulla via del recupero, il circuito WTA aveva bisogno di una presenza di spicco e da questo punto di vista il rientro di Masha è manna dal cielo.
DOWN
Agnieszka Radwanska
In tanti auspicavano un ottavo ad alta tensione tra Radwanska e Sharapova, soprattutto dopo le parole del manager della russa Max Eisenbud sulla polacca, ma l’incrocio non c’è stato. Demerito di Aga, sempre più in caduta libera in un 2017 che fino ad ora è stato pieno di brutte figure, l’ultima è il 6-2 6-4 subito da Ekaterina Makarova che l’ha esclusa subito dal Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda. Se la scelta di cambiare racchetta si era rivelata un autogol clamoroso, il ritorno al vecchio modello al momento non è bastato a invertire la tendenza e adesso arrivano i tornei in cui lei si trova meno a suo agio.
Alexander Zverev
Il tedesco è senza dubbio un giocatore dal futuro luminoso e non sarà qualche battuta d’arresto a far cambiare opinione su di lui. La sconfitta subita contro il coreano Chung, altro appartenente al gruppo della Next Gen, era inattesa visto che tra i due Sascha ha un valore sicuramente più alto ma dimostra come il percorso di crescita sia ancora molto lungo, soprattutto su una superficie come la terra rossa dove sicuramente raccoglierà meno che sul veloce.
Italia è in semifinale di Coppa Davis grazie al successo del doppio azzurro composto da Jannik Sinner…
L'Italia ha chiuso la serie contro la Slovacchia grazie al secondo singolare di giornata, dominato…
Inizia nel modo migliore la finale della Billie Jean King Cup 2024 per l'Italia, che…
20 anni di successi: il video tributo del mondo del tennis a Rafa Nadal
Si conclude a Malaga, davanti al pubblico di casa, la carriera di Rafa Nadal. L’ultimo…
È una Billie Jean King Cup davvero speciale per la Slovacchia, partita per Malaga per…