Interviste

Sharapova: “Esiste solo la partita, il resto serve ai giornalisti”

È stata una vera battaglia. Avrai bisogno di un po’ di tempo per analizzarla, ma qual è la tua prima sensazione a caldo?
Credo che avrei dovuto gestire meglio il primo set. Ero sopra di un break e ho avuto un passaggio a vuoto. Mi sono piaciuta per come ho giocato nel secondo, dentro al campo e più aggressiva. Nel terzo non sono riuscita a sfruttare le opportunità dei break point.

I tuoi turni di battuta sono stati molto lunghi. Hai avuto la sensazione di non riuscire a servire bene, macinando gioco come ti piace fare? Pensi sia dovuto alla tua lontananza dai campi di gioco?
In effetti il termine ‘macinare’ si addice alla terra. Su questa superficie è una fortuna avere turni di servizio rapidi, io invece ho dovuto combattere ogni volta. Oggi non ho servito bene specie quando ero in vantaggio. Avrei evitato molti scambi lunghi, nei quali peraltro ho vinto più punti di lei. Non c’è allenamento specifico per tali situazioni, oggi semplicemente non ho colto le occasioni per chiudere il match.

Sven ti ha detto diverse volte di non cercare le linee, come concili i consigli del tuo coach col tuo modo istintivo di giocare?
Durante i coaching metto sempre in dubbio il mio modo di giocare (ride). È lì per quello, osserva da bordo campo e ha una visione diversa rispetto a me che gioco. A volte, nel pieno dell’azione, non vedi come giochi. A volte va bene, giocare d’istinto. A volte è meglio fidarsi del tuo team, è per questo che sono lì, per aiutarti. I consigli di non rischiare erano più che sensati.

Per un secondo turno, c’era molta attesa per il vostro match. Sei stata in qualche modo distratta, e speri che questa attenzione mediatica cali nei i prossimi tornei? 
No, per me è stato solo match. Tutto fa notizia a questo livello, e non ci presto attenzione. Sono nel circuito da molto tempo, conosco il sistema, il sensazionalismo dei media intorno ai match e le rivalità. Per me è solo un match tra due atlete, e io sono una delle due.

Sei rimasta sorpresa dal suo livello?, non giocava così almeno da tre anni. Sei una lottatrice, ma alla fine hai fatto diversi errori, forse dovuto alle tre ore di gioco.
Non è stata una sorpresa, Eugenie ha sempre giocato bene contro di me. Anche al Roland Garros arrivammo al terzo set (2014, ndr), quindi non è stata una novità. Sul 4-4 al terzo e credo 40-15  per me, ho servito bene e commesso due errori. Anche nel game successivo ho avuto le mie occasioni sul 15-40. Per questi dettagli, alla fine ho perso il match.

Hai detto di essere molto carica per il tuo rientro. Sei solo al tuo sesto match, quanto influisce una sconfitta come quella di oggi sul tuo morale o riesci a trarne dei lati positivi?
Sarei preoccupata se fossi contenta di perdere un match, che sia un primo round o una finale Slam. Lo sapete, ho un forte spirito competitivo: se lavoro per così tante ore al giorno, è per vincere. Oggi non è stato così, sono delusa ma ciò servirà a migliorarmi, per vincere altri tornei e altri Slam.

Carlo Rosati

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Carlo Rosati

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