Roland Garros

Al secondo turno ci sarà Seppi-Fognini

Sei partite, cinque vittorie: il lunedì del Roland Garros sorride agli italiani scesi in campo dopo Francesca Schiavone. Sorprendenti le vittorie piuttosto facili di Napolitano e Bolelli, mentre Fognini, Seppi ed Errani hanno fatto pesare la loro maggiore esperienza a questi livelli. Fognini è quello che ha rischiato di più, nonostante due set e un break di vantaggio, ma alla fine è riuscito a rimediare al pasticcio. Domani è un altro giorno, ma dopo lo 0/2 di ieri c’è di che sorridere.

La giornata era cominciata benissimo per i colori azzurri grazie ai successi di Simone Bolelli e Stefano Napolitano rispettivamente contro il giocatore di casa Nicolas Mahut e contro la testa di serie numero 32 Mischa Zverev. Entrambi provenienti dalle qualificazioni, Bolelli e Napolitano hanno trvato due vittorie diverse nelle modalità, nel punteggio e nel significato ma entrambe preziosissime. Precipitato fuori dalla top 400 dopo il lungo stop dovuto all’intervento al ginocchio sinistro, Bolelli ha preso parte alle qualificazioni grazie al ranking protetto, si è guadagnato il main draw battendo Garin, Marterer e Cecchinato e all’esordio nel tabellone principato ha dominato Nicolas Mahut, che nello Slam casalingo ha ottenuto molti più dolori che gioie. Partita senza storia con il bolognese sempre avanti nel punteggio e mai in vera difficoltà contro un avversario naufragato nei suoi tanti errori gratuiti (trentacinque per Mahut, soltanto sedici per Bolelli che ha chiuso in attivo il bilancio): un 6-4 6-2 6-2 in un’ora e quarantasette minuti che promuove l’azzurro al secondo turno dove lo aspetta un incrocio proibitivo contro Dominic Thiem.

Qualche speranza in più potrà coltivare invece Stefano Napolitano: sarà dura contro un giocatore da terra battuta come Diego Schwartzman, ma c’è possibilità di fare partita. Nel frattempo il ventiduenne di Biella si gode il primo successo in assoluto nel circuito professionistico e quale occasione migliore se non un torneo del Grande Slam? Contro Mischa Zverev l’azzurro ha accusato inizialmente la tensione dell’esordio su un palcoscenico tanto prestigioso, ha giocato un primo set con il freno a mano tirato, poi però sotto 2-0 nel secondo si è liberato di tutte le paure e i colpi hanno cominciato a “suonare” in modo diverso. E così mentre il tedesco accusava la stanchezza e si muoveva sempre peggio, Napolitano disegnava il campo mostrando anche di non aver alcun timore nel venirsi a prendere i punti a rete. La maggiore freschezza atletica si è fatta sentire sul finale del secondo set, grazie al break ottenuto nel dodicesimo gioco Napolitano ha pareggiato i conti mentre la faccia sofferente di Zverev non lasciava presagire niente di buono. E infatti, nonostante un break di vantaggio nel terzo set, la mobilità del tedesco si è fatta sempre più limitata, Napolitano invece ha preso sempre più fiducia e ha spaccato la partita: con un parziale di sei giochi consecutivi si è portato avanti di un set e arrivati alle due ore e mezza di gioco Zverev ha definitivamente mollato la partita. Il break decisivo è arrivato nel sesto gioco del quarto set, non ha nemmeno avuto bisogno di servire per il match, ci ha pensato Zverev con un doppio fallo a spedirlo dritto al secondo turno, celebrato con grande compostezza da un ragazzo che sembra ben consapevole di avere grandi margini di crescita.

L’esperienza è stato il fil rouge dei successivi tre match: Santiago Giraldo, 107 ATP, non doveva essere un problema per Andreas Seppi nel match d’esordio a Parigi, con il suo gioco lineare ma falloso, infatti, il colombiano si abbina bene alle doti di contro-attaccante di Seppi, che non a caso ha vinto entrambi i due match precedenti tra i due. L’altoatesino è partito come nel più classico dei match d’esordio, discontinuo al servizio e non in confidenza con il campo, cosa che lo porta a molti errori nel primo set pur non cercando un gioco particolarmente aggressivo. In principio entrambi cercavano di muovere l’avversario, Seppi lo faceva con maggiore profondità e con una posizione di campo più avanzata ma sbagliava quasi ad ogni tentativo di aprirsi il campo; così scivolava subito dietro di un break, lo recuperava andando 3-3 ma di nuovo concedeva il vantaggio che risultava determinante per il set. Il secondo set offriva, in avvio gli ultimi scampoli di equilibrio: dall’1-1, infatti, Seppi si scioglieva definitivamente diventando padrone del campo e la partita assumeva le fattezze di un allenamento sostenuto. L’italiano firmava otto game consecutivi che gli portavano il pareggio nel conto dei set e il margine di due break nel terzo. Seppi si rilassava leggermente andando 3-2, ma un nuovo aumento di intensità lo portava al sicuro, avanti di un set e, di nuovo, 3-0 al quarto; da questo momento è pura gestione fino al 6-2 finale che vale il prossimo turno e con esso il probabile derby con Fognini, Tiafoe permettendo.

Molto bene anche Sara Errani, che rimane l’ultima delle ragazze azzurre al Roland Garros (ed è solo lunedì) superando la giapponese Misako Doi. La romagnola ha avuto problemi solo nel primo set, soprattutto quando ha perso il servizio sul 4 pari. La Doi non è riuscita ad approfittarne e il set si è chiuso al tiebreak. Sara è andata sul 4 a 0 rapidamente e altrettanto rapidamente è stata raggiunta sul 4 pari. Ha tenuto finalmente un servizio e si è portata sul 6-4 non riuscendo a chiudere ancora col servizio. Sara ha mancato un altro set point, stavolta sul servizio dell’avversaria ed è riuscita finalmente a chiudere alla quarta occasione.
Secondo set senza storia, perché dopo essere stata raggiunta sull’uno pari, la Errani ha vinto cinque game di fila e l’incontro. Per Sara si profila un secondo turno molto complicato, visto che dovrà affrontare Kristina Mladenovic.

La quinta vittoria è arrivata con Fabio Fognini, unica testa di serie italiana nel tabellone maschile, che ha vinto in 5 set contro il giovane statunitense Frances Tiafoe, classe 1998 ma ormai avviato a diventare un habitué dei tabelloni principali negli Slam. Fognini ha giocato per due set un match molto ordinato, prima di prendersi una lunga pausa che poteva costargli il match. Ma Tiafoe ha giocato solo sei match in uno Slam fino ad ora, e si è visto. Bravissimo a recuperare i primi due se nei quali in sostanza non ha mai avuto chance di breakkare, Tiafoe non è riuscito a dare continuità al suo buon momento e si è fatto breakkare all’inizio del quinto set, pregiudicando una rimonta che sarebbe stata davvero clamorosa. Fognini, avanti 6-4 6-3 2-0, ha perso 12 dei successivi 14 game, eppure è riuscito a non scomporsi più di tanto, nonostante i soliti battibecchi col pubblico e gli inspiegabili blackout che gli sono costati match più alla portata di questo. A scomporsi è stato lo statunitense, che proprio sul più bello ha cominciato a sbagliare tutto lo sbagliabile, rimediando un 6-0 nell’ultimo set quasi impronosticabile vista la fiducia con cui aveva vinto terzo e quarto. Tutto è bene quel che finisce bene, insomma: preso il break a inizio dell’ultimo set, Fognini si è via via rilassato ed è tornato a giocare il tennis sicuro prima che la burrasca emotiva rischiasse di rovinare tutto. Al prossimo turno occorrerà più attenzione, però: ad attendere Fognini ci sarà Andreas Seppi, che è avanti negli head-to-head (5-4), ma ha perso gli ultimi 4 incontri, tutti sulla terra, l’ultimo dei quali avvenuto nel 2010. Insomma, non c’è granché da fidarsi.

[28] F. Fognini b. F. Tiafoe 6-4 6-3 3-6 1-6 6-0
[Q] S. Bolelli b. N. Mahut 6-4 6-2 6-2
[Q] S. Napolitano b. [32] M. Zverev 4-6 7-5 6-2 6-2
[Q] S. Errani b. M. Doi 7-6(7) 6-1
A. Seppi b. S. Giraldo 4-6 6-1 6-2 6-2

(a cura di Piero Vassallo, Evaristo Desio, Adriano Spataffi ed Isaia Panduri)

Redazione

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