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Kerber sempre peggio, si rivede Kvitova, vince Venus

E. Makarova b. [1] A. Kerber 6-2 6-2 (Aldo Cutaia)

Un esordio non proprio dei più semplici per la numero 1 del mondo Angelique Kerber, che dovrà fronteggiare Ekaterina Makarova. La tedesca viene da un periodo terribile in cui ha collezionato una sconfitta dopo l’altra, anche a causa dei vari problemi fisici patiti durante l’anno. Nemmeno la russa ha brillato particolarmente finora, anche se a Roma ha raggiunto gli ottavi di finale in una superficie che non esalta le sue caratteristiche. Kerber dovrà lavorare molto negli spostamenti per arginare il tennis violento della sua avversaria.

Parte bene Makarova, che mette in campo un tennis asfissiante senza dare alla numero 1 del mondo la possibilità di imbastire il suo gioco. In un attimo è proiettata sul 3-1, ma la sua avversaria sembra non voler mollare. Infatti Kerber lotta in ogni game, ma la sensazione è che non abbia bene in testa un piano da mettere in pratica. La tedesca perde ancora il servizio e precipita sotto 5-2. Oppone resistenza nell’ottavo game e arriva anche a due palle break, senza però convertirle. Makarova chiude per 6-2.

Il secondo parziale riprende da dove era finito il primo, con Kerber riesce solo a rimandare dall’altro lato senza far muovere la Makarova. La situazione è anche peggiore quando prova a spingere, spendendo stabilmente la pallina a mezza rete. In appena 10 minuti è subito 3-0 per la russa con due break di vantaggio. La tedesca spinge bene nel quarto game arrivando a giocarsi una palla break, ma rispondendo piuttosto timidamente mette Makarova in condizione di giocare un rovescio vincente. Altra chance per la tedesca che rimedia ad una risposta corta, con un meraviglioso gancio incrociato giocato in allungo,3-1. Guizzo d’orgoglio della numero 1, che però nel game successivo va sotto 15-40. Anche stavolta Kerber gioca due punti alla perfezione, trovando prima un rovescio lungo linea vincente e dopo un dritto lungo linea risolutivo dopo esser stata tutto lo scambio a difendersi. Tuttavia alla quarta possibilità di break, Makarova gioca con pazienza e vede arrivare il gratuito della sua avversaria, che torna sotto di due break, 4-1. La russa si ritrova 15-40, ma riesce a portarsi sulla parità. Prova una sortita a rete, giocando anche una discreta volée, ma la tedesca la scavalca con il lob, palla break. La tedesca, spalle al muro, riesce a strappare il servizio all’avversaria dopo svariati tentativi. Nel momento migliore della numero 1 del mondo, sembra che la partita possa, se non girare quantomeno complicarsi per la russa, ma Kerber non riesce assolutamente a trovare continuità. Mette in fila un errore dopo l’altro e con un una smorzata a metà rete e un doppio fallo, proietta la sua avversaria sul 5-2. La russa si distrae e scivola 0-40, ma riesce si issa sulla parità giocando con più attenzione. Kerber spara uno sciagurato rovescio sui teloni sull’ennesima palla break. Ne avrà altre due ma le fallisce entrambe. Si arriva infine a match point e il dritto lungo linea di Makarova pone fine al match.

[15] P. Kvitova b. J. Boserup 6-3 6-2 (Diego Barbiani)

Il tennis riabbraccia Petra Kvitova, il tennis ritrova una grande campionessa. In un match dove a farla da padrone è stata soprattutto l’emotività del momento, con le emozioni del rientro in campo e dei primi colpi (vincenti, chiaro) di una giocatrice che è mancata a tutti. Era voluto da tutti, dalle colleghe agli addetti ai lavori.

“Ho vinto la mia battaglia più importante” aveva detto l’altro giorno, e nel suo ingresso in campo c’era lo sguardo fiero e speranzoso di una ragazza che non vedeva l’ora di riappropriarsi del suo grande amore che un pazzo, spacciatosi per controllore del gas e rivelatosi poi un rapinatore, ha quasi rischiato di toglierle.

Primo game: servizio e dritto vincente, servizio vincente, servizio e dritto vincente, rovescio a pulire la riga. Basterebbe questo a dire di un match che è stato un susseguirsi di winners ed una riscoperta di alcune situazioni che tanto ci erano mancati. I suoi “pojd” (i nostri “forza!”), i suoi dritti vincenti, il suo team nell’angolo con una maglia celebrativa “Courage, believe, POJD” che è saltato in piedi mentre la ceca lasciava la racchetta dopo l’ultimo punto e li ha guardati, quasi in lacrime.

Break già al primo turno di risposta. Come? Un dritto lungolinea vincente, seguito dal primo urlo di esultanza. Come se il tempo avesse creato solo tanta attesa di rivedere tutto questo susseguirsi di avvenimenti, prima divenuti quasi la normalità ma che ora, tutti noi, avevamo una voglia matta di rivedere e risentire.

Il momento più complicato del match è stato sul 3-1 nel primo set, quando è stata chiamata ad annullare quattro palle break. Vinceva punti anche in fase difensiva, mentre alcuni colpi sembravano scricchiolare. Il servizio nel complesso è stata un’arma importantissima, ma ogni tanto (specialmente ad inizio partita) la seconda era abbastanza ballerina. Si è sempre salvata e sul 5-3 un nuovo momento della “vecchia Petra”: Boserup ha trovato due risposte vincenti consecutive e si era portata sul 40-40. Da lì un ace, un quarto set point annullato, un servizio vincente ed un dritto vincente accompagnato da un nuovo urlo irrefrenabile.

Più si andava avanti e più i brividi aumentavano. Break ad inizio del secondo set, nuovo break sul 4-2. In mezzo tante soluzioni vincenti che solo lei può trovare così, come due dritti in corsa giocati dal corridoio a baciare l’incrocio delle righe. Sul 5-2 non si aspettava altro che arrivasse il punto decisivo. Al primo match point un errore della californiana ha liberato tutta la gioia (comunque composta seppur molto toccante, in pieno stile Kvitova).

In una piovigginosa giornata parigina, questo risultato non può che rasserenare gli animi di tutti quelli che hanno seguito ed avuto a cuore la triste storia di una giocatrice amata e rispettata da tutti nel circuito.

[8] S. Kuznetsova b. C. McHale 7-5 6-4 (Piero Vassallo)

Comincia con una buona vittoria sul campo Suzanne Lenglen la corsa di Svetlana Kuznetsova a Parigi. La testa di serie numero 8 fa il suo esordio contro la statunitense Cristina McHale, battuta 7-5 6-4 in poco meno di due ore gioco. Kuznetsova in gran controllo nelle fasi iniziali di partita e subito avanti 3-0 con due break di vantaggio; un momento di distrazione le costa una mini rimonta di McHale che si porta sul 3-2, ma da qui in poi è ancora brava la russa a non concedere chance all’avversaria fino al 5-4: al servizio per chiudere i conti infatti la campionessa del Roland Garros 2009 tentenna e dà modo all’americana di rientrare nel set. Il nuovo allungo arriva però immediatamente e dopo cinquanta minuti è 7-5 in favore della numero 8 del seeding, subito avanti di un break anche nel secondo set. Il dominio di Sveta dura fino al 4-2, dopodiché McHale trova ancora la forza di rientrare e si porta sul 4-4. Ma esattamente come nel primo set Kuznetsova reagisce e con due giochi consecutivi fa suo il match, prenotando un posto per il secondo turno in cui affronterà la vincente del match tra la nostra Camila Giorgi e la francese Oceane Dodin.

[10] V. Williams b. Q. Wang 6-4 7-6(3) (Carlo Rosati)

Primo turno sul Suzanne Lenglen per la testa di serie n. 10Venus Williams, opposta per la prima volta alla 25enne cinese Qiang Wang n. 52 del ranking. Inizio del match abbastanza equilibrato, entrambe le giocatrici spingono bene sul dritto e la Williams mette a segno diverse risposte vincenti appena l’avversaria accorcia il servizio. Il primo scossone arriva al quinto game, Williams ha un passaggio a vuoto, commette un doppio fallo e si ritrova sotto 0-30, recupera lo svantaggio ma poi offre due palle break che la Wang sfrutta alla seconda opportunità per portarsi 3-2 e poi 4-2 sul proprio servizio. Venus ferita non ci sta, reagisce d’orgoglio e sale in cattedra, infilando quattro giochi consecutivi con il suo gioco fatto di potenza e precisione. La cinese va fuori giri negli scambi prolungati e sul 4-5 perde efficacia al servizio, cedendo game e parziale al primo set ball. Nel secondo set la musica non cambia, Williams mette subito sotto pressione la cinese e la obbliga a un tour de force per tenere il primo turno di servizio. A sorpresa, nel terzo game Venus si incarta, sul 30-30 commette il settimo fallo (a zero) e sbaglia grossolanamente il punto successivo sparando in rete un colpo da metà campo. Wang approfitta, tiene il servizio successivo e consolida il break 3-1, controllando il prosieguo del set fino al 5-3 dove si procura addirittura due set points che Venus annulla, evitando il doppio break. Wang si ritrova così a servire per il set, ma butta via quanto raccolto fino ad allora perdendo il game con troppi errori gratuiti: dopo un’ora e 25 minuti di gioco e sul 5-5, Venus sembra finalmente poter mettere le mani sull’incontro. Il tie break è inevitabile per via del ritrovato servizio dell’avversaria, ma l’americana impone la sua personalità negli scambi prolungati, allungando 4-2 al cambio campo e chiudendo al primo dei tre match points 7-3.

Una Venus a corrente alternata passa al secondo turno, dove incontrerà la nipponica Nara vincitrice in tre set contro l’americana Anisimova.

Altri risultati:

Bell’inizio per Dominika Cibulkova, che offre la miglior prestazione da febbraio, prima delle difficoltà e degli infortuni che si sono susseguiti e l’hanno portata a fine maggio con pochi punti raccolti e ed un rendimento che la vedrebbe a margine delle prime 20 del mondo. La slovacca ha liquidato 6-2 6-1 Lara Arrabuarrena in un match cominiciato sul Suzanne Lenglen a causa dell’enorme ritardo accumulato sul campo-1.

Parita condotta perfettamente dopo un primo game durato 22 punti e portato a casa annullando tre palle break. Poi, immediato l’allungo sul 3-0 controllato con grande agio fino al 6-2 conclusivo, frutto di un nuovo break proprio nell’ottavo game. Il set successivo ha visto un inizio equilibrato, prima che nuovamente la numero 7 del mondo prendesse il largo e concludesse con grande agio un esordio che poteva nascondere qualche insidia.

Bell’inizio anche per Timea Bacsinszky, reduce da una semifinale e da un quarto di finale a Parigi, ma anche per Jelena Ostapenko, considerata una possibile out-sider della zona di tabellone ora priva di Angelique Kerber e Roberta Vinci. Sfugge all’ultimo invece la vittoria ad Amanda Anisimova: la quindicenne americana è stata sconfitta da Kurumi Nara in rimonta.

Risultati

E. Makarova b. [1] A. Kerber 6-2 6-2
[15] P. Kvitova b. J Boserup  6-3 6-2
M. Brengle b. J Goerges 1-6 6-3 13-11
[10] V. Williams b. Q. Wang 6-4 7-6(3)
[8] S. Kuznetsova b. C. McHale 7-5 6-4
[30] T. Bacsinzsky b. S. Sorribes Tormo 6-1 6-2
J. Ostapenko b. L. Chirico 4-6 6-3 6-2
S. Rogers b. M. Erakovic  7-6(4) 6-4
K. Nara b. [WC] A. Anisimova 3-6 7-5 6-4
L. Tsurenko b. [Q] K. Kozlova 6-4 6-0
C. Buyukakcay b. [22] M. Lucic-Baroni 6-3 6-3
[Q] B. Mattek-Sands b. E. Rodina 7-5 6-2
A Sasnovich b. Golubic V. 4-6 7-5 6-3
[6] D. Cibulkova b. L. Arruabarrena 6-2 6-1
M. Puig b. [31] R. Vinci 6-3 3-6 6-2
O. Dodin b. C. Giorgi 6-2 6-3

 

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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