[5] E. Svitolina b. Y. Shvedova 6-4 6-3 (Carlo Rosati)
Comincia bene il Roland Garros di Elina Svitolina, fresca vincitrice di Roma, testa di serie n. 5 e leader della RACE to Singapore. La russa naturalizzata kazaka Shvedova (n. 45 WTA) è avversaria ostica, capace di un gioco potente e preciso, sebbene quest’anno abbia collezionato numerose sconfitte al primo turno dei tornei.
L’equilibrio si interrompe già al terzo game, quando la Svitolina serve meno bene e commette un paio di errori gratuiti, concedendo il break. Sotto 1-3, l’ucraina rimane concentrata e pareggia subito i conti aumentando la percentuale di prime palle e giocando più aggressiva. Sul 4-5 e servizio, Shvedova subisce un paio di risposte aggressive e perde quattro punti consecutivi, cedendo gioco e parziale al primo set point. Primo set vinto sulla efficacia del gioco dalla ucraina, capace di percentuali di realizzazione di prime (70%) e seconde (57%) nettamente migliori dell’avversaria (55 e 40%).
Inizio di secondo set molto equilibrato, le giocatrici arrivano al 3-3 senza break e con lo stesso numero di punti vinti. Il settimo game vede una dura battaglia di scambi, Svitolina si salva da una palla break grazie all’ennesimo errore non forzato di rovescio dell’avversaria e riesce a incamerare il 4-3. Sul turno di servizio successivo, Shvedova sale 30-0, ma deve subire il ritorno aggressivo dell’avversaria che grazie a diversi vincenti prima la porta ai vantaggi e poi ottiene il break alla prima opportunità. Sul 5-3 e servizio, Svitolina annulla tre palle break e chiude i conti al secondo match point, in una partita che l’ha vista eccellere per concretezza nei momenti salienti. L’ucraina sale 2-0 negli scontri diretti e accede al secondo turno dove affronterà Pironkova.
S. W. Hsieh b. [7] J. Konta 1-6 7-6(2) 6-4 (Giancarlo Di Leva)
La seconda sorpresa del torneo femminile arriva dal primo match che si è giocato sul Philippe Chatrier tra Johanna Konta (n.7 del seeding) e la trentunenne di Taipei Su-Wei Hsieh, attualmente numero 109 del mondo con la quale l’inglese aveva perso l’unico precedente nel circuito WTA risalente al 2013 sull’erba di Eastbourne.
Konta ad inizio match confermava i vari pronostici che la vedevano ampiamente favorita. La tennista inglese prendeva infatti subito il largo senza lasciare occasioni all’avversaria che nel primo set ha conquistato solo 10 punti. Dominante al servizio (93% di punti vinti con la prima) e chirurgica nelle rifiniture a rete (7 su 7) ha chiuso il set in 26 minuti.
Il terzo game del secondo set è stato il primo giunto ai vantaggi e si è chiuso a favore della tennista di Taipei dopo aver annullato una palla break e lì è cambiata la partita. Hsieh si è fatta più intraprendente, prendendo maggiormente l’iniziativa grazie anche ad un miglior rendimento al servizio (che alla fine del set sarà passato dal 29 al 69% di punti sulla prima palla). Da quel momento ci saranno occasioni di break da una parte a dall’altra (5 per parte) senza tuttavia che l’equilibrio venga rotto. Il set viene deciso dal tie break che è dominato dalla tennista di Taipei stato di grazia (7-2).
Nel terzo set Konta che va in confusione, si disunisce e perde per 2 volte il servizio (nel quinto e nel settimo gioco). Hsieh, sempre più galvanizzata dai frutti raccolti, si è portata avanti 5-3 ed ha chiuso il match al secondo match point nel decimo gioco.
Konta dovrà rimandare ancora l’appuntamento con la prima vittoria in un match dello Slam parigino: in 3 apparizioni nel tabellone principale (2015-2016-2017) è sempre uscita all’esordio. Per Hsieh, che finora aveva vinto un solo match contro una top 20 in carriera (Bammer agli Aus Open 2008) si tratta invece della vittoria più prestigiosa in carriera. Ad attenderla al secondo turno la giovane americana Towsend.
[Q] M. Vondrousova b. [WC] A. Hesse 6-1 6-0 (Diego Barbiani)
Come mai una vittoria di una qualificata numero 96 del mondo contro la numero 215 (in tabellone grazie ad una wild-card) fa notizia? Perché ad ottenerla non è una giocatrice qualunque, ma una delle più grande speranze del tennis femminile a livello mondiale. Classe 1999, aveva cominciato l’anno al numero 420 e con oggi è quasi certa di ritrovarsi (almeno) nei pressi delle prime 80.
Mancina, potente, capace di variare perfettamente l’atteggiamento in campo durante lo scambio e passare da difensiva ad offensiva e viceversa. 8 game persi fin qui nel suo primo torneo dello Slam: 6-0 6-1 nel primo turno di qualificazioni, 6-0 6-1 nel secondo, 6-1 6-4 nel terzo, 6-1 6-0 oggi, nel primo match del tabellone principale. 38 minuti il primo match, 57 il secondo, 55 oggi. Per una ragazza che ad inizio anno giocava i tornei ITF da 15.000 dollari sembra quasi impossibile ma Vondrousova non può più pensare di essere lì per caso.
Ad aprile il primo titolo WTA, dieci giorni fa un altro titolo pesante a Trnava, un ITF da 100.000 dollari. Nella Race è vicinissima alle prime 30 del mondo, ha già esordito e vinto in Fed Cup un match in singolare (semifinale contro gli Stati Uniti, quando la nazionale di Petr Pala era costretta alla vittoria per mandare tutto allo spareggio) e sta continuando a mantenere un ritmo altissimo.
Oggi ha giocato con una maturità degna di chi aveva alle spalle centinaia di match contro avversarie inferiori a lei. L’unico dato negativo, proprio a volerlo trovare, è il servizio. Eppure dei 5 doppi falli commessi molti sono arrivati in situazioni di punteggio estremamente comode. Ha cercato pochi vincenti da fondo, o almeno ha lasciato molta più impressione la capacità di gestire il punto mettendosi a fondo e lasciando il pallino del gioco all’avversaria. Hesse spingeva, cercava di muoverla, ma non faceva una piega e riprendeva tutto. Per vincere un singolo “15” Hesse doveva giocare strettissima con gli angoli, o tirare sulle righe sperando l’altra non ci arrivasse.
Tantissime smorzate vincenti, ed anche quando non otteneva il punto direttamente sapeva già come posizionarsi per recuperare il colpo successivo. Sul match point, infatti, aveva già i piedi almeno un metro e mezzo dentro al campo per riprendere abbastanza comodamente un disperato tentativo di contro smorzata della francese, arrivandoci senza grandi difficoltà e rigiocando la palla sul lungolinea scoperto.
Dopo essere andata a valanga su quattro giocatrici oltre la top-100, ora inizieranno i match più complessi. Al prossimo turno una tra Daria Kasatkina e Yanina Wickmayer, con la vincente che potrebbe regalarsi Simona Halep (dipenderà molto dalle condizioni della rumena). L’asticella si alza, e con essa anche l’interesse di vederla all’opera con giocatrici di alta classifica.
E. Bouchard b. R. Ozaki 2-6 6-3 6-2 (Isaia Panduri)
Eugenie Bouchard, la cui partecipazione al torneo è stata in dubbio per via del misterioso infortunio di Norimberga, è al secondo turno del Roland Garros ma ha quasi rischiato di prendere un bagel da Risa Ozaki, classe 1994 come lei, ma alla seconda partecipazione in uno Slam. Recuperato uno dei tre break che hanno deciso il primo set, Bouchard ha cominciato a muoversi un po’ meglio, anche se è sembrato che effettivamente qualcosa non andasse. Ad ogni modo Ozaki ha giocato sempre peggio, mentre Bouchard, senza strafare, dopo aver perso il primo set per 6-2 ha vinto dodici game su diciassette e portato a casa la partita. Al secondo turno ci sarà una testa di serie, Sevastova, e il compito dovrebbe essere parecchio più ostico per la canadese.
[3] S. Halep b. J. Cepelova 6-2 6-3 (Diego Barbiani)
Simona Halep c’è, e forse questa è la notizia migliore per tutto il torneo. La rumena, in bilico per tutta la scorsa settimana a causa del problema alla caviglia rimediato durante la finale di Roma, ha esordito con un match abbastanza agevole contro Jana Cepelova, che pure l’aveva sconfitta due anni fa sull’erba di Wimbledon.
Non è ancora la miglior Halep, quella vista tra Madrid e Roma, ma match di questo tipo l’aiutano ad entrare nel torneo con un atteggiamento positivo, come quello visto per un set e mezzo. Sette i game consecutivi vinti dall’1-2 al 6-2 2-0, momento nel quale ha cominciato a perdere lucidità.
Forse l’autonomia (prima che il dolore si faccia sentire) non le permette di reggere ancora a lungo, ma per sua fortuna è riuscita sempre ad impedire che la slovacca si portasse avanti nel punteggio. Il game tenuto sul 4-3 ha poi dato la spinta decisiva a trovare un nuovo break (il settimo complessivo del set, il quarto in suo favore) quando Cepelova serviva per rimanere in partita. Al prossimo turno Tatjana Maria.
Altri risultati:
Comodo rientro alle gare per Agnieszka Radwanska, assente da Stoccarda per un infortunio al piede e che ha liquidato con un netto 6-1 6-1 la wild-card locale Fiona Ferro. Molto bene anche Anastasija Sevastova, una delle favorite del terzo quarto del tabellone, che ha lasciato 6 game ad Annika Beck mentre spicca l’eccellente momento di Petra Martic, che nel 2012 colse il quarto turno e l’ultima vittoria Slam al Roland Garros risaliva al 2013. 6-2 7-5 a Kateryna Bondarenko a classifica che la rivedrà vicina alla top-200 dopo essere scivolata al 662 ad inizio aprile a causa di 10 mesi di stop per infortunio.
A proposito di risultati a sorpresa: Tsvetana Pironkova rompe un digiuno di quasi 6 mesi con la vittoria inaugurando il suo quarantaseiesimo Slam consecutivo con un 6-0 6-4 (da 1-4 e 4 chance di 1-5) contro Mona Barthel, una delle più in forma del 2017. La bulgara difende qui più della metà dei punti del suo ranking attuale, avendo raggiunto i quarti del 2016.
Avanza in 3 set Alizé Cornet, mentre Carla Suarez Navarro recupera da 1-4 e supera 6-4 6-2 Maria Sakkari.
Risultati primo turno:
[5] E. Svitolina b. Y. Shvedova 6-4 6-3
[17] A. Sevastova b. A. Beck 6-2 6-4
E. Bouchard b. R. Ozaki 2-6 6-3 6-2
[Q] P. Martic b. K. Bondarenko 6-2 7-5
[12] M. Keys b. A. Barty 6-3 6-2
[21] C. Suàrez Navarro b. M. Sakkari 6-4 6-2
[26] D. Kasatkina b. Y. Wickmayer 7-5 6-4
[Q] M. Vondrusova b. [WC] A. Hesse 6-1 6-0
T. Maria b. Y. Y. Duan 6-4 6-1
[3] S. Halep b. J. Cepelova 6-2 6-3
[WC] C. Paquet b. Kr. Pliskova 6-7(4) 6-2 6-2
[28] C. Garcia b. N. Hibino 6-2 6-2
[20] B. Strycova b. A. Riske 6-3 6-0
A. Cornet b. T. Babos 6-2 6-7(5) 6-2
[Q] A. Van Uytvanck b. N. Osaka 6-3 7-5
[9] A. Radwanska b. [WC] F. Ferro 6-1 6-1
S.W Hsieh b. [7] J. Konta 1-6 7-6(2) 6-4
T. Townsend b. [Q] M. Kato 6-4 6-0
T. Pironkova b. M. Barthel 6-0 6-4
S. Cirstea b. S. Peng 6-3 6-1
Come sempre, a Natale si è tutti più buoni. Per cui, senza troppo indulgiare oltre,…
di Salvatore Sodano C'era un ragazzo che come me… amava i Beatles il Rock&Roll… e…
Iga Swiatek è stata protagonista di intervista con Anita Werner a 'Fakty po Faktach" (Il…
La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) e l’ITF (International Tennis Federation) sono liete di…
Sei mesi da numero uno. Jannik Sinner inizia oggi la ventiseiesima settimana consecutiva in vetta…
Simona Halep non è stata fin qui la sola giocatrice a esprimersi sul caso di…