Interviste

Nadal: “Non sono certo di andare a Roma”

È stato un gran match.
È stato un match duro sin dall’inizio, in altura è difficile fare il break ad un giocatore come Thiem. Rispondere è difficile. Sin dall’inizio ho giocato con molta pressione. Per fortuna ho recuperato il break e mi sono un po’ calmato. Ho giocato un buon primo set, poteva succedere di tutto, ma penso che ho giocato molto bene i punti importanti. Ho salvato un po’ di set point giocando dei buoni colpi col dritto.
Sapevo che l’inizio del secondo set sarebbe stato molto importante. Quando giochi un primo set come quello è normale che il tuo livello si abbassi un po’. Ho giocato bene bel secondo set, ho cominciato col break cosa che è stata molto buona per il prosieguo del match.

Tre tornei vinti su terra, numero della race. Ti aspettavi questi risultati alla fine della scorsa stagione?
Di solito non mi aspetto niente. Faccio la mia strada e le cose succedono. Sono consapevole che se sto bene posso giocare bene, ne ho la capacità. E posso raggiungere i miei obiettivi. Gioco i tornei senza pensare a tante cose, cerco di focalizzarmi sul match. Non penso alla race o cose del genere. Cerco di dare il meglio ad ogni torneo consapevole che se sei sulla buona strada, come quest’anno, ho fiducia e sicurezza in me stesso.
Ma a dicembre o gennaio non mi aspettavo di giocare male, perché sapevo che stavo facendo bene nell’off season. Mi aspettavo di giocar bene. Le cose stanno funzionando e sono molto contento per questo.

Adesso sei davanti a Roger nel ranking. Sarai più tranquillo a Roma?
Per cercare di vincere il Roland Garros non serve essere numero 4, 1 o 5, serve giocare molto bene. Se sono numero 4 e gioco male non ho chanches. Se sono numero 5 e gioco bene, avrà le stesse chanches che se fossi 4 o 1. Adesso sono contento, nella mia carriera essere 4 o 5 non cambia nulla. Sono contento di aver vinto questo torneo, dopodomani penserà a Roma. Questo è quello che penso adesso. È un periodo molto emozionate della stagione, questi tornei me li sto davvero godendo. Spero sia lo stesso a Roma.

Hai qualche problema al ginocchio sinistro? Ci è sembrato non camminassi molto bene per via della tua gamba sinistra.
No, fisicamente mi sento bene. Dopo una dura settimana sono un po’ stanco e mi sento un po’ dolorante. Per questo non camminavo perfettamente non per via di un infortunio. Ho 31 anni…

Ti è passata per la testa l’idea di non andare in Italia?
È difficile scegliere un’opzione o un’altra, se andare o non andare in Italia. Se non vado non è detto che poi sarò in condizioni migliori al Roland Garros. Non andare non significa che non sarà in forma al Roland Garros. Non importa cosa scegli, cosa fai… Lo scorso anno forse ho fatto un po’ di errori, è stato un errore andare a Roma. Ma il mio polso si è infortunato qui, allora sono andato a Barcellona per un controllo. Mi hanno detto che ogni cosa era a posto, che il mio polso era a posto. Hanno detto che potevo andare a Roma. E ho preso la decisione sbagliata.
Oggi la situazione è diversa, non ho problemi, non ho infortuni. È un torneo su terra molto importante. Sto giocando con piacere. Penso che sia logico andare a Roma, cercare di dare il 100%.  Ho un po’ di giorni di riposo, è difficile pensarci adesso. Ho appena finito un gran match, la sola cosa che oggi mi interessava era vincere questo trofeo. Sono molto contento di averlo fatto. Domani penserò ad altro. Penserò cosa succederà a Roma.

Quanto è importante secondo te avere un torneo così importante in Spagna?
Penso che siamo molto fortunati. CI sono molti posti nel mondo in cui pagherebbero un sacco di soldi per avere un torneo come questo che abbiamo a Madrid. Dobbiamo essere molto soddisfatti. La città ha fatto un grande sforzo ma credo che il ritorno economico di quanto produce il torneo, hotel, sponsors, ogni cosa, superi i costi. Ma ovviamente la città sostiene il torneo. Dobbiamo essere grati a Madrid, a tutti gli sponsor che sono qui e che ci sostengono ogni giorno. Penso che dopo i tornei dello slam ci siano pochi tornei davanti a questo, generalmente parlando. Spero che la comunità di Madrid, gli sponsor, continuino a sostenere questo torneo. E spero che il torneo continuerà a cresce anche quando noi non saremo più qui a giocare.

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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