Prima abbiamo parlato di quanto è stata importante per te quella vittoria. Cosa hai fatto e quanto sei contenta del modo in cui hai giocato?
Tutto sommato sono molto soddisfatta. Credo di aver cominciato un po’ sottotono perché le condizioni erano molto differenti. Faceva freddo, molto vento, forte, da un lato all’altro. L’atmosfera era diversa dallo scorso match. All’inizio mi sentivo un po’ fuori partita, ho fatto un paio di errori. Poi mi sono ricomposta e ho trovato il ritmo e direi che mi sono sentita bene in campo.
Sembra che quando tu sia in fiducia i colpi vengano naturali, il modo in cui colpisci la palla, la velocità della racchetta. Quanto ha sbloccato il tuo gioco la vittoria con Maria? Oggi hai dominato in un certo senso.
Grazie. Certamente quella vittoria mi ha dato fiducia, anche quella al primo turno. Il fatto che mi sia sentita meglio in allenamento arrivando a questa settimana mi ha dato fiducia in campo. Penso che oggi sia stato molto importante muovere bene i piedi, velocemente e accelerare, come hai detto tu. Quando c’è vento credo che il modo migliore per controllare la palla sia lavorarla molto. In particolare dal lato del vento a favore avevo la sensazione che quando la toccavo volasse, per cui dovevo accelerare e dare molto spin. Mi ha anche aiutato pensare ad alcuni aspetti tecnici durante la partita in modo da non pensare al risultato. Mi ha fatto restare concentrata. L’ho fatto bene.
Se pensi a un paio i mesi fa, sei sorpresa dall’esplosione del tuo gioco? Sembrate due giocatrici diverse.
Un po’ si. Sono contenta di esserci riuscita in più partite perché è diverso dal farlo una volta sola, ovviamente per vincere un torneo devi riuscirci tutte in una volta. Penso di essere molto felice di questo. Si sono un po’ sorpresa. Ma non devo ancora montarmi la testa e continuare a lavorare.
Svetlana Kuznetzova è molto forte sulla terra battuta. Parlaci del suo gioco e delle difficoltà che ti porrà.
Sta giocando bene in generale in questo momento e penso abbia finito l’anno davvero bene. Sarà una battaglia. Mi sono allenata con lei in passato e l’ho incontrata anche in partita. Mi sono divertita perché lei recupera tutto ma cerca anche i vincenti. Abbiamo sempre lottato. Mi voglio divertire. Divertirmi e provarci come sempre.
Ovviamente la grande domanda che circola, che tutti si fanno dopo aver visto queste due partite, è dove fosse Genie Bouchard negli ultimi mesi, anni? Tu sei colei che può rispondere meglio di chiunque altro. Cosa puoi dirci?
Penso siano diversi fattori. In primo luogo non ero in grado di giocare gran tennis ogni settimana, questo è un dato. Tutti hanno alti e bassi. Io ho avuto più bassi di quanto volessi. Mentalmente non ero nella posizione giusta, lasciando che le voci e le pressioni mi influenzassero. Alcune cose mi hanno danneggiata diverse volte negli ultimi due anni. È stato un percorso duro, sicuramente. Come ho detto, queste sono tre partite. Ne voglio fare altre cinquanta quest’anno. Ho davanti a me una lunga strada, di sicuro.
Il 2014 ti sembra tanto tempo fa o pensi di essere vicina alla persona che eri allora?
Sembra lontano nel passato. È un numero a cui non voglio più pensare, perché tre anni dopo devo ancora rispondere a domande su di esso. Capisco il perché, ma non voglio più essere quella giocatrice, voglio essere migliore di quella. Non voglio più pensare ai risultati del passato, non penso più al 2014.
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