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ATP Madrid: Kyrgios, buona la prima su terra, Dimitrov e Simon avanti

[16] N. Kyrgios b. M. Baghdatis 7-6 6-4 (Carlo Rosati)

Per il primo match del 2017 sulla terra rossa, Nick Kyrgios deve vedersela col cipriota Baghdatis, al rientro dopo oltre 2 mesi di stop (uscito al primo turno la settimana scorsa a Istanbul). Dieci anni di differenza tra i due, con l’unico precedente a favore dell’australiano (Miami 2016). Kyrgios ancora a secco di successi nel 2017: a parziale scusante, dopo gli AO (sconfitto da Seppi) è sempre uscito per mano dei vincitori dei tornei cui ha partecipato.

Primo set senza sussulti, con entrambi i giocatori che tengono il servizio per giungere sul 6-6 senza palle break. Kyrgios serve con maggiore sicurezza (76% di prime palle contro 53%, 10-3 negli aces), ma Baghdatis ha migliori percentuali di realizzazione sulle prime e non si espone a molti rischi, complice la superficie non congeniale all’australiano. Il tie break è inevitabile: Kyrgios ottiene subito due minibreak e si porta 3-0. L’equilibrio è rotto, Baghdatis non reagisce e l’australiano scappa sul 5-0, per chiudere il primo parziale con un perentorio 7-1.

Il secondo parziale ripropone l’equilibrio al servizio. Sull’1-0, Baghdatis si porta 0-30, ma Kyrgios infila quattro punti consecutivi e si porta in parità. L’australiano mette a segno meno prime palle, mentre l’ex n.8 alza le percentuali di realizzazione sia sulla prima che la seconda di servizio. Sul 3-3, Kyrgios si porta sullo 0-30, ma anche qui la reazione del cipriota non si fa attendere per il 4-3, poi pareggiato 4-4 con qualche affanno dall’australiano. Al successivo turno di battuta, Kyrgios è più paziente, imbriglia il cipriota in lunghi scambi e lo porta sul 40-40: arriva la prima (e unica) palla break del match, sulla quale Baghdatis perde lo scambio sparacchiando fuori un rovescio ampiamente fuori misura. Sul 5-4 e servizio, Kyrgios riscopre il killer instinct e tiene a zero il turno, incamerando partita e incontro.

Discreto primo incontro della stagione sulla terra da parte di Kyrgios, a tratti in difficoltà fisica e al risparmio, in vista dei prossimi incontri. L’australiano incrocerà la racchetta col vincente del match di domani tra Harrison e Tomic.

[12] G. Dimitrov b. P. Kohlschereiber 7-6(7) 6-4 (Fabrizio Salvi)

Tantissima qualità espressa sulla Pista 2 intitolata ad Aranxta Sanchez Vicario, con i due tennisti che si sono esibiti in colpi di fioretto e di sciabola, quando necessario. Un incontro tra due rovesci a una mano molto ben eseguiti che non si sono risparmiati colpi spettacolari con annessi applausi scroscianti da parte del pubblico, già numeroso. Apre le danze Kohlschreiber strappando il break a Dimitrov e portandosi sul 3 a 2 grazie ad un game sciagurato del bulgaro. Il tedesco, seppur discreto combattente, non è famoso per essere un cuor di leone, tant’è che riconsegna immediatamente nelle mani del suo avversario il game e ristabilisce l’equilibrio dell’incontro. Da lì in avanti si giocherà punto su punto, con le incertezze di Dimitrov nei colpi di rimbalzo, compensate dal suo servizio, efficace e risolutivo. La stecca di Kohlschreiber col rovescio consegna il primo set point a Grigor, ma è altrettanto bravo ad annullarlo. Doppio fallo, altro set point e ancora una volta annullato. Alla fine di questo game i due si ritrovano sul 5 pari. Dopo un altro paio di giochi interlocutori, si arriva al tie-break. La scelta del bavarese di optare per la palla corta a seguire dopo il servizio, si rivela sbagliata, poiché questa finisce a metà rete e regala il mini-break che pare indirizzare questo primo set. Dopo incertezze e balbettii vari da parte di entrambi, kohlschreiber sbaglia di nuovo e alla fine Dimitrov riesce a chiudere il primo set a suo favore.

La spinta inerziale porta i suoi frutti anche alla ripresa che si apre con un break da parte di Dimitrov che pare aver scalato la montagna. 1 a 0 e successivo 2 a 0. Il meccanismo si inceppa e kohlschreiber riesce a recuperare quel break a metà set e, a differenza di quanto accaduto nel primo, riesce a confermarlo portandosi avanti per 4 a 3. Dopo aver rischiato di perdere il servizio, Grisha è riuscito a fatica a portarsi sul 4 pari, lasciando l’incombenza al tedesco. Siamo nella fase calda della partita. Dicevamo a inizio cronaca dell’attitudine non proprio coriacea di Philipp, la dimostrazione se n’è avuta nel nono gioco, quando ha letteralmente regalato il break a Dimitrov nel momento in cui sembrava essere decisamente più centrato del suo avversario. Il bulgaro è andato a servire per il match e, neanche a dirlo, grazie all’ennesimo errore di dritto del tedesco chiude con qualche patema al primo match point.

G. Simon b. [15] G. Monfils 0-6 6-0 7-6 (0) (Aldo Cutaia) 

Derby francese al primo turno dell’ ATP di Madrid tra Gael Monfils e Gilles Simon. Entrambi hanno raccolto nient’altro che una sconfitta all’esordio la settimana scorsa, rispettivamente per mano di Hyeon Chung e Bjorn Fratangelo.

Inizio shock per Gilou, che sovrastato dalla potenza del suo avversario non ha il tempo di imbastire il suo gioco fatto di scambi infiniti. Monfils prende il campo ed anche ad alte velocità, mentre Simon concede più gratuiti del solito. In nemmeno mezz’ora La Monf si aggiudica il primo set con un sorprendente 6-0, risultato insolito nei match tra questi due giocatori. L’ultimo bagel l’aveva realizzato Simon ai danni di Monfils, nei quarti di finale di Amburgo nel 2011.

Il secondo set vede un Simon più paziente e centrato. Riesce infatti a limitare il numero dei gratuiti, portando gli scambi ad allungarsi notevolmente. Ha fretta invece l’altro francese, che non sembra aver troppa voglia di manovrare da fondo. Gli errori di Monfils quindi si moltiplicano, associati anche ad una scarsa ricerca della palla con le gambe. Tanto era sembrato padrone del match nel primo parziale, quanto ora sembra in totalmente in balia del suo avversario. Serve and volley senza senso e una pioggia di dritti steccati non possono che portare ad un altro bagel, ma al contrario. 6-0 Simon.

Difficile predire cosa accadrà nel terzo set, in una partita che definire lunatica è il minimo.
Monfils si sblocca in apertura, tenendo il servizio a 30. La sensazione è che appaia ancora piuttosto sfiduciato e macchinoso negli spostamenti. Nel game successivo dimostra però quanto sia una questione prevalentemente di concentrazione, trovando il break ai vantaggi. Gli basta infatti un po’ di pazienza in più per far sbagliare Simon, sicuramente non quello delle altre stagioni, aiutato anche da due doppi falli. La Monf non si distrae al servizio e chiude il game con un divertente punto di pittino a rete, 3-0. Nel quarto game, sul 30-0 Simon, Monfils mette male un piede e inizia a zoppicare vistosamente. L’intervento del fisio interrompe il match, alla cui ripresa Monfils non sembra avere particolari problemi. Sul 4-2 si va ai vantaggi sul servizio di Monfils, con Simon che piazza uno splendido drop in demi-volée. La Monf continua però a spingere da fondo, trovando il vincente, e salendo quindi sul 5-2. Simon non molla, ma non riesce nemmeno ad aggiudicarsi uno scambio prolungato sul rovescio. Arriva l’ace sullo 0-30, e poi un errore di Monfils. Tuttavia il decimo doppio fallo lo porta a fronteggiare match point, che annulla spingendo col dritto. Si salva alla fine Gilou, complessivamente annullando due match point. Le occasioni sciupate pesano sulla mente di Monfils, che nel game successivo mette in fila una scelta sbagliata dopo l’altra. La fretta lo induce a sbagliare e a Simon basta rimettere dall’altro lato per ritrovarsi di nuovo in partita, 4-5. Monfils non ha la forza di opporsi in risposta e così Gilou approda sul 5 pari. I due giochi successivi scorrono via lisci e si arriva quindi al tiebreak.

Subito minibreak in apertura, con Monfils che fa partire un dritto in corridoio. Il fastidio della precedente caduta sembra lo stia condizionando, portandolo a ricercare il vincente il prima possibile. Simon serve bene, Monfils non si muove praticamente più ed in un attimo ci si ritrova sul 6-0 per lui. Gilles Simon chiude il tiebreak 7 a 0, di fatto ribaltando un match che aveva quasi perso. Monfils può recriminare sul mezzo infortunio patito a metà del terzo set, ma ha comunque avuto le sue possibilità di chiudere l’incontro. Simon incontrerà il vincente del match tra il giovane Ernesto Escobedo e il veterano Feliciano Lopez.

Le altre partite (Cristina Pozzoli)

La sorpresa della giornata si traduce nella sconfitta di Jack Sock, testa di serie numero 14, battuto al tie break del terzo set dall’imprevedibile Nicolas Mahut che quando riesce a mettere in campo il suo tennis di attacchi e volèe, sorretto dal fisico, rende vita dura a chiunque e spesso la spunta.
Tomas Berdych, testa di serie numero 11, ha battuto con un doppio 6-4 il qualificato Denis Istomin. Due break, entrambi nel quinto game dei due parziali, hanno fatto la differenza per il ceco che ha servito in modo impeccabile. Dieci ace, il 72% di prime palle messe in campo con le quali ha raccolto 29 punti su 34 giocati e appena due punti concessi sulle 13 seconde palle servite senza avere avuto mai la necessità di salvare il servizio ai vantaggi. Al prossimo turno Berdych incontrerà Robin Haase che ha eliminato Daniel Evans con un netto 7-5 6-2. Subito avanti di un break nel primo game del match, Haase ha restituito il servizio nel decimo game del primo parziale mettendo però subito a segno il contro break. Nel secondo set, Haase si è portato in vantaggio di due break nel primo e terzo game, mettendo in cassaforte il risultato. Solo un pizzico di esitazione nell’ottavo game durante il quale, chiamato a servire per chiudere la partita, ha sprecato un vantaggio di 40-0 prima di chiudere al quarto set point dopo aver annullato tre palle break. Anche in questo caso è stato il servizio a fare la differenza in negativo per Evans che, pur servendo il 74% di prime palle ha raccolto solo il 62% di punti con un rendimento disastroso con la seconda.
Una lotta all’ultimo sangue ha caratterizzato il match tra le wild card Guillermo Garcia-Lopez e Marius Copil, vinta da quest’ultimo grazie ai due tie-break incamerati nel primo e terzo set, inframezzati dal 6-4 del secondo nel quale, dopo un grande equilibrio scandito dai servizi, Garcia-Lopez ha strappato la battuta al suo avversario nel decimo e decisivo game. Per il resto, due break e due contro break hanno portato il primo e terzo parziale al tie-break, giocati entrambi in grande equilibrio con il rumeno sempre in vantaggio che non ha mai concesso set point, nel primo caso o match point nel secondo al suo avversario. Al prossimo turno però per Copil l’ostacolo sarà proibitivo perchè dovrà vedersela con il numero uno del mondo, e del seeding, Andy Murray. Con lo stesso punteggio si è conclusa l’altra lotta di giornata che ha visto Pablo Cuevas spuntarla su Tomaz Bellucci. Il ventenne Jared Donaldson, in tabellone come lucky loser, ha avuto la meglio 7-5 6-3 sul qualificato Adrien Mannarino e al prossimo turno sarà dura lotta contro Dominic Thiem, ottava testa di serie.
Ancora lontano dalla sua miglior condizione, Marcel Granollers ha lasciato il pass, sconfitto con un doppio 7-5 dal tedesco Florian Mayer che al secondo turno se la vedrà con David Goffin, testa di serie numero 9. Un ritrovato David Ferrer, almeno sotto al punto di vista del carattere ha superato in rimonta il qualificato Mikhail Kukushkin. Dopo aver perso il primo parziale 6-2, “Ferru” non ha mollato (e quando mai?) andando a prendersi il secondo set el tie-break e chiudendo il terzo parziale 6-4 con il consueto indomito spirito.

Risultati

[12] G. Dimitrov b. P. Kohlschereiber 7-6(7) 6-4
G. Simon b. [15] G. Monfils 0-6 6-0 7-6(0)
[WC] M. Copil b. [WC] G. Garcia-Lopez 7-6(6) 4-6 7-6(9)
R. Haase b. D. Evans 7-5 6-2
F. Mayer b. M. Granollers-Pujol 7-5 7-5
[11] T. Berdych b. [Q] D. Istomin 6-4 6-4
P. Cuevas b. T. Bellucci 7-6(2) 4-6 7-6(6)
N. Mahut b. J. Sock 6-4 0-6 7-6(4)
D. Ferrer b. [Q] M. Kukushkin 2-6 7-6(1) 6-4
[LL] J. Donaldson b. [Q] A. Mannarino 7-5 6-3
[16] N. Kyrgios vs M. Baghdatis 7-6(1) 6-4
[10] J.W. Tsonga vs [Q] An. Kuznetsov
[Q] E. Escobedo vs F. Lopez

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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