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ATP Madrid: Nadal per la “manita”, Thiem per diventare grande

Due settimane dopo rieccoli l’uno contro l’altro: dopo essersi giocati il titolo a Barcellona, Rafael Nadal e Dominic Thiem vanno in scena anche nella finale del Masters 1000 di Madrid. Per lo spagnolo è la numero numero otto nel torneo madrileno, è già il più vincente della storia con i suoi quattro successi ottenuti nel 2005 – quando si giocava ancora sul veloce indoor – 2010, 2013 e 2014 e ora punta alla “manita” nonché al terzo titolo consecutivo sulla terra dopo Monte Carlo e Barcellona, un tris inedito sfiorato nel 2011 quando perse proprio in finale alla Caja Magica contro Novak Djokovic. Risultati che confermano un Nadal ritrovato dopo due anni e mezzo insufficienti, con Murray e Djokovic irriconoscibili Rafa non sembra avere rivali credibili sulla terra rossa e complice la decisione di Federer di non giocare tornei in primavera eccetto forse il Roland Garros, lo spagnolo è ora il numero 1 della Race e vincendo la finale odierna scavalcherebbe lo svizzero anche nel Ranking diventando numero 4. Non solo: un altro titolo a Madrid significherebbe toccare quota trenta Masters 1000 in carriera, riagganciando Djokovic che lo aveva sorpassato un anno fa dopo il successo a Miami. Proverà a rovinargli la festa Dominic Thiem, che a ventitre anni e mezzo gioca la prima grande finale della sua carriera: nonostante la semifinale al Roland Garros di un anno fa, l’austriaco non era mai andato oltre i quarti in un 1000 e ora sogna il primo titolo “pesante” dopo aver fatto molto bene nei tornei minori. Può essere anche l’occasione per migliorare il suo best ranking, vincendo infatti diventerebbe numero 6 del mondo mentre nella Race è comunque certo del terzo posto, alle spalle dei due dominatori del circuito in questi primi cinque mesi.

IL CAMMINO VERSO LA FINALE

Thiem ha potuto usufruire di un ottimo tabellone: dopo un bye al primo turno ha esordito contro il lucky loser Jared Donaldson, battuto facilmente 6-3 6-4. Al terzo turno il match più complicato: 4-6 6-4 7-6(9) in due ore e trentacinque minuti contro Grigor Dimitrov, unica testa di serie affrontata fino ad ora. Nei quarti ancora un lucky loser, stavolta il croato Borna Coric vincitore a sorpresa sul numero 1 del mondo Andy Murray: 6-1 6-4 facile in favore dell’austriaco. Infine semifinale inaspettata contro l’uruguaiano Pablo Cuevas, eliminato con un doppio 6-4.

In crescendo il torneo di Nadal: l’infezione all’orecchio lo ha costretto a rimandare l’esordio a mercoledì e ha impiegato quasi tre ore per battere Fabio Fognini 7-6(3) 3-6 6-4 nel peggior match giocato dallo spagnolo in questa settimana. Al terzo turno dura lezione a Nick Kyrgios, battuto 6-3 6-1 senza affanni; nei quarti invece grande prova di forza contro David Goffin, a cui non è bastato giocare un primo set straordinario: 7-6(3) 6-2 per il maiorchino. Nella semifinale di ieri invece il ritorno alla vittoria contro Novak Djokovic dopo quasi tre anni e sette sconfitte consecutive: 6-2 6-4 a un serbo sempre più in crisi.

I PRECEDENTI

  • Roland Garros 2014, 2°turno: Nadal b. Thiem 6-2 6-2 6-3
  • ATP 250 Buenos Aires 2016, Semifinale: Thiem b. Nadal 6-4 4-6 7-6(4)
  • Masters 1000 Monte Carlo 2016, 3°turno: Nadal b. Thiem 7-5 6-3
  • ATP 500 Barcellona 2017, Finale: Nadal b. Thiem 6-4 6-1

Sarà il quinto confronto tra i due giocatori, che si sono sempre affrontati sulla loro superficie preferita. La prima sfida risale al Roland Garros del 2014, quello che ad oggi è l’ultimo Slam vinto da Nadal: lo spagnolo vince con un netto 6-2 6-2 6-3 nel match di secondo turno contro un Thiem che all’epoca è ancora un giovane promettente senza esperienza. Nel febbraio del 2016 il secondo confronto, che coincide con l’unica vittoria dell’austriaco: 6-4 4-6 7-6(4) nella durissima semifinale di Buenos Aires, successo che certifica la grande forza di Thiem sulla terra battuta. Pochi mesi dopo di nuovo faccia a faccia, stavolta agli ottavi del torneo di Monte Carlo: Nadal si prende la rivincita grazie al successo per 7-5 6-3 e finirà per vincere il torneo; infine il precedente freschissimo di Barcellona giocato appena due settimane fa con il dominio di Rafa nella finale del torneo catalano.

 

 

Piero Vassallo

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