WTA: le big a Charleston, Kerber a Monterrey per il numero 1

Settimana di soli tornei WTA: lo storico Family Circle Cup a Charleston ed a Monterrey. Due tornei di diverso valore ma che grazie ad alcune presenze e combinazioni sono sullo stesso livello di importanza.

WTA Charleston: chi ci sarà

Torneo Premier. Punti assegnati: 1, 30, 55, 100, 185, 305, 470)

A Charleston, Carolina del Sud, si disputa il Family Circle Cup, torneo storico del circuito femminile con la prima edizione datata 1973. Fino al 2000 si è giocato poco distante, a Sea Pines Plantantion nella città di Hilton Head Island (poco meno di 40.000 abitanti) ad eccezione del 1974-1975 quando è andato in scena ad Amelie Island in Florida, poi il trasferimento sui campi in terra verde attuali e che lo scorso anno videro trionfare una delle tante assenti di questo inizio di 2017: Sloane Stephens.

La statunitense ha subito di recente un nuovo intervento alla caviglia del piede sinistro, ad Indian Wells era nelle vesti di presentatrice di un programma per Tennis Channel e girava per l’impianto con un vistoso tutore e senza appoggiare la gamba interessata. Non è in campo dalle ultime Olimpiadi e questi 470 punti le costeranno parecchio in termini di ranking.

Il torneo è comunque ben frequentato perché vedrà al via almeno tre giocatrici attesissime: Caroline Wozniacki, la finalista di Miami, e Venus Williams, semifinalista in Florida. Dovevano essere 3 delle prime 5 giocatrici della Race WTA, ma Johanna Konta ha dato forfait all’ultimo minuto. Madison Keys è la prima testa di serie, mentre la vincitrice di Indian Wells e finalista qui nel 2016, Elena Vesnina, numero 4.

Uno dei due tornei Premier della stagione con tabellone a 64 posti (l’altro è Birmingham) ed 8 bye, che comporta 16 teste di serie invece di 8 (le prime 8 cominceranno al secondo turno). Ecco l’elenco completo coi migliori risultati raggiunti sulla terra:

1) Madison Keys, finalista nel 2015
2) Johanna Konta, all’esordio nel torneo (forfait)
3) Venus Williams, campionessa nel 2004
4) Elena Vesnina, finalista nel 2016 e nel 2011
5) Caroline Wozniacki, campionessa nel 2011
6) Samantha Stosur, campionessa nel 2010
7) Kiki Bertens, semifinalista al Roland Garros 2016
8) Anastasija Sevastova, 1 titolo WTA sulla terra (2010)
9) Daria Gavrilova, semifinalista a Roma 2015
10) Irina Camelia Begu, semifinalista a Roma 2016
11) Mirjana Lucic Baroni, 2 titoli WTA sulla terra
12) Yulia Putintseva, ai quarti di finale al Roland Garros 2016
13) Shuai Zhang, quarti di finale a Roma 2014
14) Lauren Davis, quarti di finale a Charleston 2015
15) Lucie Safarova, finalista al Roland Garros 2015
16) Katerina Siniakova, finalista a Bastad 2016

WTA Charleston: il tabellone

Possibili quarti di finale:

1) Keys vs 7) Bertens (0-1 nei precedenti)
4) Vesnina vs 5) Wozniacki (2-6 nei precedenti)
3) V. Williams vs 8) Sevastova (1-0 nei precedenti)
9) Garilova vs 6) Stosur (1-0 i precedenti)

Madison ha dimostrato, ad Indian Wells prima ed a Miami di poi, di essere rientrata dopo i 4 mesi di stop per infortunio al polso nel momento migliore, vincendo già diverse partite. L’inciampo in Florida contro Lara Arruabarrena può essere ancora catalogato come problema di percorso ed a Charleston il tabellone tende a darle una mano almeno fino alla semifinale: Shelby Rogers o la qualificata Veronica Cepede Royg all’esordio, una tra Zhang Shuai, Misaki Doi, Naomi Osaka o Johanna Larsson (in ordine crescente di pericolosità) agli ottavi. Tendiamo a ribaltare il pronostico rispetto alla testa di serie perché la cinese fin qui ha avuto una stagione un po’ più opaca dell’incredibile 2016 e sulla terra non ha mai trovato grandi risultati in tutta la sua carriera. Con Osaka potrebbe esserci una nuova sfida affascinante, ma la giapponese in California è stata spazzata via senza grandi difficoltà ed il ricordo è ancora molto fresco. Non di meno, Larsson è forse quella che può sfruttare qualche arma in più per crearle qualche grattacapo (una traiettoria molto lavorata col dritto, una buona mano a rete) ma in concreto i pericoli sembrano pochi. Così come sembra difficile che si riproponga nei quarti di finale la sfida contro Kiki Bertens che vide l’olandese imporsi al Roland Garros 2016. Quest ultima è in grande difficoltà di risultati e non sta sfruttando il ranking alto che si ritrova proprio dalo Slam parigino. L’alternativa concreta sarebbe Mirjana Lucic Baroni, che all’esordio sfiderà l’amica Aleksandra Krunic ed anche se la serba ha un tennis piuttosto brillante dovrebbe pagare in termini di leggerezza contro l’aggressività e la potenza della sua avversaria.

In semifinale Keys potrebbe avere Elena Vesnina o Caroline Wozniacki. La sorpresa potrebbe essere Lauren Davis, una delle protagoniste nelle seconde file di questa stagione. La russa ci ha perso a Dubai in un match in cui era avanti 5-1 40-40, la danese a Doha ha sofferto tantissimo per almeno un set la precisione dei suoi lungolinea.

Vesnina avrà all’esordio una tra Asia Muhammad e Fanni Stollar (l’ungherese è piuttosto pericolosa per il gioco super-aggressivo che propone, ma è al secondo torneo WTA in carriera dopo il secondo turno a Budapest lo scorso febbraio). Davis aprirà contro Maria Sakkari per poi avere al secondo turno Jelena Ostapenko, favorita contro Ana Bogdan. Wozniacki, reduce dalla terza sconfitta su 3 finali in stagione, esordirà al secondo turno contro Louisa Chirico o Annika Beck. Non dovrebbero esserci difficoltà neppure agli ottavi, dove grazie al forfait di Johanna Konta il tabellone si è ulteriormente aperto grazie alla presenza di una nuova lucky loser, Grace Min, che affronterà al primo turno l’azzurra Sara Errani (unica italiana presente).

Venus Williams è leader del terzo quarto e forse, più che Lucie Safarova agli ottavi, il problema sarà vedere come il corpo reagirà a 4 settimane di tennis consecutive tra Indian Wells e Miami, anche se verosimilmente Charleston rappresenterà l’ultimo torneo prima di una lunga pausa e la statunitense cercherà un ultimo sforzo. L’esordio contro Lesia Tsurenko (favorita su Laura Siegemund) non dovrebbe presentare troppe difficoltà. Interessante invece l’ottavo perché oltre a Safarova, reduce dall’ottimo Miami è presente pure Bethanie Mattek Sands (anche lei ai quarti a Miami). Sevastova esordirà contro Andrea Petkovic o, verosimilmente, Arruabarrena che su terra (pur essendo questa una terra più particolare) si trova più a suo agio. Nell’ottavo ci sarebbe Putintseva, favorita sia contro Magda Linette (che però ha vinto il precedente di Tokyo 7-5 al terzo set) che Marina Erakovic o Ons Jabeur.

Johanna Konta come detto ha dato forfait all’ultimo ed al suo posto ci sarà la testa di serie numero 9 Daria Gavrilova. L’esordio della lucky loser sarà contro Alison Riske o Kayla Day, che tanto bene aveva fatto ad Indian Wells e può sfruttare le traiettorie mancine, mentre agli ottavi potrebbe non avere vita facile contro Katerina Siniakova o Monica Puig, oltre che Daria Kasatkina, tutte giocatrici che devono riscattarsi dopo un ultimo periodo opaco. Nei quarti di finale dovrebbe esserci Samantha Stosur o in alternativa Irina Camelia Begu. Difficile vedere un exploit da parte delle altre giocatrici, prima tra tutte Jelena Jankovic.

WTA Charleston: le giocatrici da tenere d’occhio

Mona Barthel → non è stata nominata come possibile sorpresa del primo quarto del tabellone, eppure la tedesca ha avuto un ottimo inizio di stagione rientrando in top-100 dopo i gravi problemi avuti nel 2016. Bel gioco ma con poca continuità, eppure in grado di avere risultati un po’ su tutte le superfici. Su un terreno veloce e scivoloso, le sue accelerazioni potrebbero trovare vantaggio ed un eventuale secondo turno contro Lucic Baroni potrebbe diventare una sfida da elmetti in testa, ma anche abbastanza equilibrata

Fanny Stollar → è al secondo torneo WTA in carriera, ma perché non pensare possa far valere la spregiudicatezza di una debuttante? I vantaggi per lei sono tanti: nulla da perdere (le qualificazioni sono passate), nessuna che la conosce, Vesnina che potrebbe ancora risentire dell’exploit di Indian Wells (difficile, vista l’esperienza).

Safarova → la ceca sta scalando il ranking e l’eventuale approdo in semifinale a Miami l’avrebbe riportata nelle prime 20. Charleston potrebbe completare questo percorso visto che su questi campi ha già ottenuto una finale nel 2012 (fu sfortunata a trovare Serena Williams, ma il risultato resta). Mentre per la sfida contro Venus molto dipenderà dalle condizioni della statunitense.

WTA Monterrey: il tabellone

(Torneo International. Punti: 1, 30, 60, 110, 180, 280)

A Monterrey, in Messico, si disputa invece un WTA International che mesi fa si è aggiudicata Angelique Kerber. La tedesca proprio sui campi in cemento del Club Sonoma si giocherà le residue chance di rimanere numero 1 al mondo anche nella settimana del torneo di casa a Stoccarda, con inizio il 24 aprile. Dopo tutto quello che la tedesca ha fatto negli ultimi 14 mesi, non poter mostrarsi da leader della classifica di fronte al proprio pubblico sarebbe una botta psicologica comunque non da poco, fermo restando che potrebbe comunque riprendere quella posizione già nella settimana tedesca. Il tabellone però comincerà subito con un’avversaria che storicamente le ha dato poche soddisfazioni: Francesca Schiavone.

Ecco le prime 8 teste di serie:

1) Angelique Kerber, finalista a Monterrey nel 2013
2) Anastasia Pavlyuchenkova, 3 titoli a Monterrey
3) Caroline Garcia, finalista nel 2015
4) Carla Suarez Navarro, 1 titolo WTA sul cemento
5) Timea Babos, vincitrice a Monterrey nel 2012
6) Ekaterina Makarova, 1 titolo WTA sul cemento
7) Alizé Cornet, 2 titoli WTA sul cemento
8) Christina McHale, 1 titolo WTA sul cemento

Ed i possibili incroci ai quarti:

1) Kerber vs 6) Makarova (7-4 i precedenti)
4) Suarez Navarro vs 7) Cornet (4-4 i precedenti)
3) Garcia vs 8) McHale (1-3 i precedenti)
2) Pavlyuchenkova vs 5) Babos (0-0 i precedenti)

Angelique Kerber, dicevamo, non ha un esordio semplice a causa di tutto quello che Schiavone, in particolare gli ultimi 2 precedenti. Al secondo turno una sfida molto più agevole, eventualmente, contro Elisa Kostova o Mandy Minella. Nei quarti potrebbero esserci delle insidie ulteiori nell’eventualità che trovi Ekaterina Makarova, comunque sconfitta nelle ultime tre sfide. Molto dipenderà dallo stato di forma e dall’eventuale pressione che potrà avvertire.

Carla Suarez Navarro, senza vittorie dall’Australian Open, aprirà contro Alison Van Uytvanck. Chi potrebbe approfittarne di questo spicchio molto incerto è Eugenie Bouchard che ancora attende la prima vittoria dal secondo turno dell’Australian Open ma l’esordio contro Sara Sorribes Tormo è da sfruttare per non ricevere ulteriori critiche. Alizé Cornet, rientrata a Miami dopo un mese e mezzo, potrebbe approfittarne per trovare la seconda semifinale in stagione dopo Brisbane.

Caroline Garcia, superata all’esordio la wild-card locale Renata Zarazua, avrebbe Madison Brengle (o eventualmente una qualificata). Proprio da Brengle la francese perse una partita rocambolesca a Stoccarda nel 2015 non sfruttando 10 delle 11 palle break avute, con Brengle invece capace di fare 2/2 ed imporsi al terzo set. Nei quarti di finale un eventuale successo su McHale sarebbe ottimo per il morale, visto il difficoltoso inizio di 2017.

Pavlyuchenkova, regina a Monterrey dal 2010 al 2013 ad eccezione del 2012, aprirà contro la tedesca Maria. Ai quarti di finale una tra Timea Babos, campionessa proprio nell’edizione saltata dalla russa, e Cici Bellis, che rientra in competizione dopo l’infortunio che l’ha tenuta fuori da Miami.

WTA Monterrey: le giocatrici da tenere d’occhio

Nina Stojanovic → la Serbia con Ana Ivanovic ritirata e Jelena Jankovic ormai piuttosto in difficoltà ha bisogno di ricambi o a breve non avrà giocatrici in top-100. Stojanovic può essere la giocatrice con più probabilità di entrarci nel giro di breve, visto l’ottima continuità avuta nel cirucito ITF a fine 2016 ed il bell’inizio di 2017 coi quarti di finale a Shenzhen. L’esordio sarà contro la vincitrice del 2016, Heather Watson, che però non è particolarmente in forma (scivolata ben oltre le prime 100). Interessante, anche se potenzialmente chiusa dal divario, la sfida al secondo turno contro Makarova.

Cici Bellis → l’ottimo torneo di Dubai l’ha lanciata ad un passo dalle prime 50 del mondo ed ad Indian Wells ha forse raccolto meno di quello che meritava. Qui a Monterrey, però, le possibilità di far bene ci sono e perché no, completare un nuovo percorso di grande interesse sfruttando un tabellone non impossibile e che la vedrà affrontare una testa di serie alta solo nell’eventuale quarto di finale (Pavlyuchenkova).

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