[Q] A. Rodionova b. S. Errani 6-2 6-2 (Piero Vassallo)
In appena un’ora di gioco si consuma il crollo di Sara Errani: l’azzurra cede 6-2 6-2 alla qualificata australiana Anastasia Rodionova e saluta la terra verde di Charleston. Una sconfitta grave anche sul fronte classifica: nel 2016 era giunta in semifinale, oggi si ferma al secondo turno e ciò significa perdere 155 punti e sprofondare oltre la posizione 120 del ranking WTA. L’agile vittoria all’esordio contro Grace Min sembrava un ottimo modo per iniziare la stagione sulla terra, invece non c’è serenità per Sara che in questo 2017 non ha ancora vinto due partite di fila e per risalire la china avrà bisogno di prendere parte alle qualificazioni dei tornei più importanti. C’è poco da salvare nel match di oggi, in cui Rodionova ha pressocché dominato per tutta la breve durata dell’incontro. Errani ha provato a reagire, a scuotersi ma la sensazione è che al momento nulla vada per il verso giusto e così per la giocatrice australiana è stato tutto abbastanza facile. Era dal 2012 che non vinceva due partite consecutive nel main draw di un evento WTA, l’ultima volta proprio a Charleston: con questo risultato rientrerà nella top 400 della classifica e ottavi di finale da disputare contro Annika Beck o Caroline Wozniacki. Per Sara Errani invece è ancora un torneo da dimenticare, e adesso la situazione si fa sempre più nera.
S. Rogers b. [1] M. Keys 4-6 6-1 6-1 (Diego Barbiani)
La numero 1 del seeding è fuori, eliminata in tre set dalla beniamina del pubblico di casa. Shelby Rogers, nativa di Charleston, approda agli ottavi di finale sulla terra verde dove è nata e cresciuta grazie al grande successo per 4-6 6-1 6-1 ai danni di Madison Keys, sconfitta all’esordio per la prima volta in stagione dopo Indian Wells e Miami.
Avrebbe potuto esserci un risultato ancor più netto nel punteggio finale se solo Rogers, lo scorso anno ai quarti di finale del Roland Garros, non si fosse distratta sul finire del primo set quando era avanti 4-2. Perfetta invece negli altri 2 parziali dove ha concesso appena un game alla numero 10 del mondo.
Grazie a questo risultato la parte alta si apre completamente: una tra Rogers e Naomi Osaka (vincitrice su Shuai Zhang, numero 13 del seeding) è ai quarti contro Mirjana Lucic Baroni o Kiki Bertens. La vincente chi uscirà tra le avversarie appena sotto: le sorprese Fanny Stollar e Jelena Ostapenko si sfidano per un posto ai quarti contro Anastasia Rodionova (a proposito di sorprese, numero 669 del mondo) e Caroline Wozniacki o Annika Beck.
L. Siegemund b. [3] V. Williams 6-4 6-7(3) 7-5 (Diego Barbiani)
Esce subito di scena una delle protagoniste più attese di tutta la settimana: Venus Williams. La statunitense è stata sorpresa da un’arrembante Laura Siegemund che conferma la grande sintonia trovata sui campi in terra lungo tutto il 2016, stagione in cui si è messa in mostra per la prima volta al grande pubblico nonostante non sia proprio giovanissima. Sulla terra (rossa) la prima finale WTA in carriera, a Stoccarda, ed il primo titolo in assoluto, a Bastad. Oggi sulla terra (verde) di Charleston arriva uno dei successi più importanti perché coglie lo scalpo di una Williams, Venus. La tedesca, inoltre, avrà avuto grande soddisfazione di come ha tenuto il capo per le oltre tre ore di gioco, lei che all’esordio aveva completato un’altra battaglia durissima contro Lesia Tsurenko, in cui ha prevalso 6-7(7) 6-2 7-6(6) in tre ore e venti minuti diventando la quinta partita più lunga della stagione.
Per Venus si sono visti subito due particolari: il complicato passaggio da cemento a terra, superficie che non ha mai particolarmente amato in carriera e che a 37 anni la porta a faticare ancora di più sotto questo aspetto; il fatto che il servizio non l’abbia praticamente mai aiutata. Forse il suo corpo, dopo le settimane in campo tra Indian Wells, dove ha raggiunto i quarti di finale, e Miami, dove è approdata in semifinale, ha risentito dello sforzo profuso e chiedeva una pausa. Eppure ha dato tutto per rimettere in piedi una sfida cominciata bene e che si è, da metà primo set, complicata in maniera enorme.
Siegemund rimontava da 2-4 nel primo set e con 4 game di fila portava a casa il parziale, poi sul 3-3 nel secondo metteva a segno un nuovo break in suo favore e sul 5-4 e servizio ha avuto il primo match point. Venus ha reagito ed al tie-break dal 3-2 per l’avversaria ha infilato una serie di 5 punti per portare tutto al set decisivo.
Nonostante le tante difficoltà, sembrava aver trovato il modo di girare la partita, soprattutto quando era riuscita a portarsi 3-1 nella frazione decisiva. Ecco però che è stata la sua avversaria, questa volta, a rientrare. Dall’aggancio sul 3-3 c’è stata una lunga serie di break e controbreak: 5 in tutto, 3 per la tedesca e 2 per la statunitense. Pesa moltissimo quello che Venus ha subito sul 5-4 e servizio, perché si era portata fino al 40-15 prima di cedere per la nona volta la battuta. Non basta, però, per un nuovo 40-15 è stato fatale alla campionessa di questo torneo nel 2004 che al terzo match point ha ceduto per la decima volta il servizio, regalando il match alla tedesca. Gioia enorme per Siegemund, che non ha mai smesso di credere di poter rimediare al secondo set sfuggitole di mano quando tutto sembrava ormai fatto. Al prossimo turno una tra Lucie Safarova e Bethanie Mattek Sands.
[Q] F. Stollar b. [4] E. Vesnina 7-6(7) 7-6(3) (Diego Barbiani)
Fanny Stollar, 19 anni da compiere il 12 novembre, alla quarta partita nel circuito maggiore ha sconfitto Elena Vesnina, numero 4 del seeding e finalista sulla terra verde di Charleston nel 2016 e 2011, nonché recente vincitrice di Indian Wells.
Partita meravigliosa da parte di entrambe, la più bella vista fin qui nel torneo della Carolina del Sud, vissuta lungo due ore di colpi vincenti ed incredulità generale nel vedere come l’ungherese, nonostante pagasse in termini non solo di ranking (n.282 contro n.14) ma soprattutto di esperienza, sapesse cancellare entrambi i fattori e lottare alla pari contro un’ottima Vesnina. Ed è proprio questo il punto da sottolineare più e più volte: la russa ha giocato bene, a tratti molto bene. Stollar, però, ha portato a termine la partita che potrebbe voler dire tanto per lei, sia in termini di fama che di rispetto da parte delle altre avversarie che andrà ad affrontare d’ora in avanti.
Passata dalle qualificazioni, ieri si è imposta 6-3 7-5 ai danni di un’altra qualificata, Asia Muhammad. Non molto alta, ha però un’efficacia straordinaria col servizio. In oltre due ore di partita ha messo a segno 13 ace ed appena 1 doppio fallo. Molti di questi servizi poi sono arrivati in momenti crucuiali, quando una diciottenne come lei poteva avvertire il braccio tremare. No. 2 di questi sono arrivati per salvare altrettante palle break delle quattro concesse sul 5-5 nel primo set, 1 sul 6-6 al tie-break, dopo essersi vista arrivare una super risposta di Vesnina nel punto precedente, ed un altro sull’8-7 a mettere il sigillo su un set di un’ora e sette minuti, al quinto set point a disposizione.
L’unico rimpianto della russa è forse quello di non aver tenuto uno dei due break avuti ad inizio frazione, prima sull’1-1 poi sul 2-2. Poi è stato un continuo testa a testa che non voleva saperne di sciogliersi. 9 le palle break consecutive annullate dall’ungherese, 5 sul 3-3 e 4 sul 5-5. In quasi tutte, dove non arrivava il servizio, cominciava a guidare lo scambio col rovescio, prendendosi i suoi rischi ma dimostrando che la soluzione lungolinea è nelle sue corde da sempre, quasi da poterlo giocare ad occhi chiusi. Vesnina, dopo i 2 set point annullati sul 5-6, è risalita nel tie-break da 2-5 ma sul 5-5 ha subito una delle tante risposte vincenti dell’avversaria, una delle poche però effettuate di dritto. Non è mai riuscita a mettere nuovamente la testa avanti ed ad avere lei, il set point, finendo per cedere al sedicesimo punto.
Altro dettaglio, il terzo, che ha consentito a Stollar di arrivare al successo: la risposta. Impressionante il numero, la continuità e la precisione con cui giocava. Non erano tutte semplici: su alcune Vesnina giocava delle seconde prive di mordente, ma in altre la palla aveva tutt’altro livello. Eppure quella che tornava indietro era ingiocabile o proprio irraggiungibile.
Sarebbe stato probabilmente un match perfetto se avesse conservato il break maturato ad inizio seconda frazione con quell’autorevolezza da veterana, eppure il modo con cui ha chiuso vale comunque una menzione d’onore. Nessuna palla break concessa nel secondo set fino al 4-3, quando si è trovata sotto 0-40, eppure anche lì grazie a due servizi vincenti ed un ace ha confezionato la rimonta senza mai far giocare la sua avversaria. Nel momento di chiudere non è stata lei a sentire la tensione del momento, ma al contrario è Vesnina ad aver alzato ancora il livello e quando si è trovata sotto in risposta 6-5 40-0 ha trovato altri vincenti come un lungolinea di dritto al termine di uno scambio perfetto sul quinto match point cancellato, trovando poi la parità dei game con un nuovo dritto a pizzicare la riga esterna.
Come se nulla fosse Stollar è ripartita nel secondo tie-break del match: un nuovo rovescio lungolinea vincente sullo 0-1 poi soprattutto una voleè bassa sul 3-2 a darle il primo (e fondamentale) minibreak di vantaggio. Sul 5-3 Stollar la russa ha sbagliato la prima palla corta dell’intera partita ed al sesto match point (il primo del tie-break), l’ungherese ha potuto sfogare tutta la propria gioia. Sarà interessante vedere chi andrà ad affrontare nell’ottavo di finale, perché contro Maria Sakkari si creerà un match tra outsiders, ottima prova del 9 dopo la splendida prestazione fornita oggi da una giovanissima, ma arrembante, Fanny Stollar.
Risultati odierni:
[1] M. Keys vs S. Rogers
N. Osaka b. [13] S. Zhang 6-4 6-4
[11] M. Lucic Baroni b. M. Barthel 6-3 6-2
[7] K. Bertens b. K. Bondarenko 6-2 7-5
[Q] F. Stollar b. [4] E. Vesnina 7-6(7) 7-6(3)
J. Ostapenko b. M. Sakkari 6-2 4-6 6-2
[Q] A. Rodionova b. S. Errani 6-2 6-2
A. Beck vs [5] C. Wozniacki
[8] A. Sevastova b. A. Petkovic 6-3 6-4
[LL] O. Jabeur b. M. Linette 6-4 6-3
[15] L. Safarova b. [WC] B. Mattek Sands 6-3 6-3
L. Siegemund b. [3] V. Williams 6-4 6-7(3) 7-5
K. Kucova vs [10] I. C. Begu
D. Kasatkina b. M. Puig 6-0 6-7(3) 6-2
[9] D. Gavrilova b. A. Riske 6-3 6-1
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