Iscrivendo per la decima volta il suo nome nell’albo d’oro del torneo, Rafa Nadal salva col suo blasone un’edizione del torneo monegasco in tono minore per effetto dell’uscita anticipata delle prime tre teste di serie (Murray, Djokovic e Wawrinka) e dello spettacolo incolore offerto nelle fasi finali del torneo specie a partire dalle semifinali, complice anche l’errore sconcertante compiuto dall’arbitro Mourier che ha di fatto compromesso lo svolgimento della semifinale tra Nadal e il belga Goffin, apparso il più brillante del lotto dopo le vittorie su Thiem e Djokovic. Il tennista spagnolo ha vinto pur senza mostrare la superiorità schiacciante che in passato caratterizzava la maggior parte delle sue prestazioni sul rosso. Ha dovuto sudare più del previsto all’esordio contro il sorprendente inglese Edmund, che è apparso a suo agio sul mattone tritato ed è stato l’unico avversario a strappargli un set (6-0 5-7 6-3 al secondo turno), e stava subendo contro Goffin, che sarebbe andato avanti 4-2 nel primo set se l’arbitro non avesse deciso di salire alla ribalta.
Ma a rendere più agevole il cammino del maiorchino ci hanno pensato soprattutto gli avversari più attesi che hanno manifestato preoccupanti ritardi di adattamento sulla superficie che caratterizzerà i prossimi due mesi del calendario. Dovranno fare progressi veloci i vari Murray, Djokovic, Wawrinka, Thiem e anche la next generation capitanata da Alexander Zverev che, a dispetto delle attese, è stato l’unico avversario arresosi al maiorchino senza condizioni negli ottavi di finale cedendo nettamente (6-1 6-1). Da questa settimana il tennista tedesco non è più un teenager avendo compiuto 20 anni giovedì scorso. Col successo di ieri Nadal diventa il primo tennista nella storia ad aver vinto lo stesso torneo per dieci volte. Di fatto ha superato se stesso visto che con nove successi c’è sempre lui sia al Roland Garros che a Barcellona:
Altro record in solitario conquistato da Nadal riguarda il numero di tornei vinti sulla terra rossa nel circuito maggiore: cinquanta in cinquantotto finali disputate. Stacca così l’argentino Vilas che si era fermato a quarantanove:
Per Nadal trattasi del settantesimo torneo vinto in carriera: il primo da Barcellona 2016 che arriva dopo 3 finali perse dall’inizio di quest’anno agli Australian Open, ad Acapulco e a Miami.
Altri numeri:
4 – Le finali tutte spagnole a Montecarlo: nel 2002 si impose Ferrero su Moya mentre Nadal prima di quest’anno superò Verdasco nel 2010 e Ferrer nel 2011.
5 – Le sconfitte consecutive subite da Fognini contro lo spagnolo Carreno Busta che lo ha eliminato all’esordio.
10 – Il nuovo ranking di Goffin che torna tra i Top 10 dopo esserci stato per una settimana il 20 febbraio scorso.
12 – Gli anni trascorsi da quando per l’ultima volta un tennista non compreso tra i primi 16 del ranking giunse in finale a Montecarlo. Nel 2005 vi riuscì Nadal (n.17) che poi vinse il torneo superando l’argentino Coria. Vi è riuscito quest’anno Ramos, n.24.
14 – gli anni consecutivi, a partire dal 2004, in cui Nadal ha vinto almeno un torneo. Meglio di lui solo Federer.
15 – le vittorie di Nadal contro connazionali in altrettante finali giocate.
19 – il nuovo best ranking di Ramos, ottenuto a 29 anni.
29 – I tornei Master 1000 vinti da Nadal in quarantaquattro finali disputate. Avvicina Djokovic che è fermo a 30.
39 – Gli anni di Tommy Haas, che battendo il francese Paire all’esordio è il tennista più anziano a vincere un match nel circuito maggiore dopo Connors che nel 1995, a 42 anni, vinse ad Halle due partite prima di cedere nei quarti allo svizzero Rosset.
59 – i Masters 1000 vinti dai Fab Four (Murray, Djokovic, Federer e Nadal) a partire dal torneo di Montecarlo 2010. Da allora si sono svolti 64 tornei della specie. Solo cinque volte ha vinto un tennista alternativo: Soderling (Parigi-Bercy 2010), Ferrer (Parigi-Bercy 2012), Wawrinka (Montecarlo 2014), Tsonga (Toronto 2014) e Cilic (Cincinnati 2016).
401 – i match disputati da Nadal nei tornei Masters 1000, con un bilancio di 329 vittorie e 72 sconfitte e una percentuale dell’82,25%. Solo Federer ha giocato di più: 439 partite (341 vittorie e 98 sconfitte).
Torneo degli italiani
Paolo Lorenzi, battendo all’esordio lo spagnolo Granollers prima di cedere nettamente a Pouille, ha evitato l’onta del cappotto per l’Italia che aveva in tabellone anche Fognini e Seppi usciti entrambi mestamente all’esordio rispettivamente contro Carreno Busta e Alexander Zverev.
Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, notiamo che la performance complessiva degli azzurri dopo i primi 3 Masters 1000 disputati finora torna positivo dopo tre anni, grazie sopratutto all’exploit di Fognini che a Miami era giunto in semifinale.
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