Dopo appena due settimane di tennis minore, con la terra rossa che ha appena fatto la propria prima apparizione è già tempo di uno dei tornei più “glamour” del circuito, a Binaghi piacendo. È cominciato infatti, col sorteggio del tabellone principale, il torneo di Montecarlo, il primo “1000” senza Federer, ma che vede il ritorno delle gerarchie di inizio anno. Il tabellone non è sbilanciato come quello di Indian Wells ma non si può certo dire che il fato abbia aiutato Djokovic, capitato in una metà di tabellone molto complicata. Ma andiamo con ordine.
Il numero 1 Andy Murray ha un tabellone abbastanza agevole almeno fino alle semifinali, dove potrebbe/dovrebbe incrociare Stan Wawrinka, anche se, come sempre, di Stan meglio non fidarsi. Ma in fondo non sappiamo neanche in che condizioni sia lo scozzese che giocherà il primo turno contro il vincente di Muller-Robredo, gli ottavi contro Kohlschreiber – che magari qualche fastidio potrebbe darglielo, dopo la grandissima partita di Dubai – e i quarti contro uno tra Cilic e Berdych, che sono in una parte di tabellone abbastanza agevole, con Haas, Paire e Coric.
Tutto sommato anche Wawrinka non pare abbia davanti ostacoli insormontabili. Stan inizia forse con Vesely, che l’anno scorso cominciò a spiegare quanto Djokovic fosse sul punto di “scoppiare”, e poi dovrebbe avere uno tra Cuevas e Troicki. Quarto di finale in cui, a meno di qualche improbabile exploit di Lorenzi, dovrebbe trovarsi di fronte un francese, o Tsonga o magari Lucas Pouille a cui commentatori forse un filo avventati hanno pronosticato vittorie slam per adesso abbastanza lontane.
Metà bassa del tabellone molto più intrigante, non foss’altro per l’attesissima semifinale tra Rafael Nadal, chiamato a dimostrare sulla “sua” superficie i miglioramenti intravisti nei primi tre mesi dell’anno, e Novak Djokovic, che come ricordato proprio a Montecarlo iniziò a mostrare qualche scricchiolio. Tabellone non proprio rose e fiori per i due però. Rafa inizia col vincente del derby britannico da Edmund ed Evans e poi, a meno di miracoli di Seppi, grande ottavo di finale contro Alexander Zverev, che non vedrà l’ora di prendersi la rivincita di Melbourne, ma che capita sulla superficie meno favorevole. Chi passa dovrebbe trovare ai quarti Dimitrov, anche se il bulgaro di Marrakech sembra intenzionato più a prendersi delle vacanze che a confermare le attese di Melbourne.
Ultimo quarto con Djokovic che dovrebbe avere Simon, se il francese, molto in crisi, riuscirà a superare Jaziri e poi, speriamo tutti, Fabio Fognini. In realtà l’italiano inizia contro Pablo Carreno Busta e non è detto che riesca ad arrivare fino al serbo. Pure il quarto di finale di Djokovic non è proprio banale, perché dovrebbe avere uno tra Thiem e Goffin.
Degli italiani abbiamo un po’ accennato. Lorenzi inizia contro Granollers e poi, eventualmente troverò Pouille. Arrivare a terzo turno sarebbe già un grande successo. Seppi esordisce contro Zverev il piccolo e per quanto l’incontro appare chiuso magari il tedesco finisce col pagare qualche errore di gioventù.
Come sempre resta Fognini, chiamato a dimostrare che Miami non è stato frutto del caso o di un tabellone fortunato. Carreno Busta è l’avversario ideale in fondo. Se lo battesse potremmo già essere contenti.
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