Nel secondo quarto di finale andato in scena sulla “Pista Rafa Nadal”, Andy Murray e Albert Ramos-Vinolas si sono trovati di fronte per seconda volta in sette giorni e hanno dato vita
ad un’altra battaglia, terminata ancora al terzo set ma questa volta è stato il numero uno ad imporsi 2-6 7-5 7-6 dopo che Ramos-Vinolas ha fallito l’occasione di servire per il match sul 5-4 del terzo set. In semifinale Andy Murray sfiderà Dominic Thiem, quarta testa di serie del torneo. La partita si è aperta con Murray al servizio e dopo i primi due game senza nulla da sengnalare, Ramos-Vinolas ha messo a segno due break consecutivi salendo 4-1. Molto attento, concentrato e preciso con i suoi colpi, Ramos ha beneficiato dei regali del numero uno del mondo, oltremodo falloso e poco incisivo al servizio, con il quale ha ottenuto solo 14 punti sui 26 giocati mettendo in campo un misero 35% di prime palle. Da parte sua lo spagnolo ha controllato bene i suoi turni di battuta senza concedere palle break e il 6-2 finale si legge nei 21 errori non forzati del britannico a fronte di solo 8 vincenti.
Nel secondo set Murray è partito con un piglio diverso, più sicuro al servizio e meno falloso negli scambi senza però riuscire mai a comandare il gioco per merito di Ramos-Vinolas sempre molto mobile, incisivo con il dritto e solido al servizio. L’equilibrio è durato fino al 3-3 poi sono ritornati i gratuiti di Murray che nel settimo game si trovato 15-30 e con un doppio fallo ha regalato due palle break al suo avversario. Nel momento più difficile però è arrivata la reazione del numero uno al mondo che si è salvato con un doppio schema servizio-dritto vincente e una smorzata ben giocata. Ancora sull’orlo del baratro nel nono game sotto 0-40, Murray si è tolto dai guai giocando il serve&volley su tutti i punti e poi ancora avanti tutta sul servizio di Ramos, ha chiuso 7-5 alla prima palla break (e set point) concessa dallo spagnolo.
Le difficoltà al servizio e gli errori per Murray si sono ripresentati puntuali nel set decisivo e ne ha subito approfittato Ramos-Vinolas per mettere a segno il break nel game d’apertura e consolidare il vantaggio salendo 2-0. Lo scozzese si è risvegliato immediatamente tenendo il suo turno di battuta e, dopo il cambio di campo in cui Ramos-Vinolas ha chiesto l’intervento del medico per farsi medicare un piede, Murray ha cambiato marcia infilando un parziale di otto punti a uno con cui ha completato la rimonta portandosi in vantaggio 3-2. Tutto da rifare con i servizi a scandire il ritmo dei giochi successivi fino al nono game in cui Murray ha subito il break, vittima ancora degli errori con il dritto che hanno colpito Ramos-Vinolas nel game successivo con i quali ha restituito subito il servizio. Arrivati al tie-break è stato Murray ad avere più coraggio, trovando due risposte vincenti di rovescio con cui si è procurato due mini-break dopo aver messo a segno il primo punto con il servizio. Ramos-Vinolas si è rifatto sotto ma Murray ha allungato ancora salendo 6-3 e chiudendo la partita alla seconda occasione utile comandando l’ultimo scambio sul quale è arrivato l’errore dello spagnolo.
A seguire Rafa Nadal ha raggiunto la prevista semifinale all’Open Banc Sabadell, di cui detiene il titolo, battendo 7-6(1) 6-2 il sudcoreano Hyeon Chung con un’altra prestazione delle sue fatta di concentrazione, forza e niente affidato al caso. Nadal ha aperto le danze al servizio e dopo due agili turni di battuta da parte di entrami, Chung si è fatto aggressivo e, giocando sempre con i piedi vicino alla riga senza mai indietreggiare, ha iniziato a comandare il gioco impostando gli scambi sulla diagonale destra mettendo in seria difficoltà Rafa con il rovescio. Sono arrivati da lì infatti i due errori dello spagnolo con cui ha ceduto il servizio nel terzo game. Per niente intimorito davanti al titolare dello stadio in cui giocava, il coreano ha continuato a spingere, bravo anche ad alzare un ottima difesa quando era Nadal a prendere in mando le operazioni caricando il dritto. Capita l’antifona però Rafa ha alzato il livello del suo gioco e, ruggendo come una tigre, ha iniziato ad impossessarsi del campo togliendo ossigeno al suo avversario con continue discese a rete finalizzate con tempismo perfetto. Contro break nel quinto game, servizio in cassaforte in quello successivo e Rafa è passato in vantaggio 4-3. Chung però è stato lì e ha pareggiato i conti ma Rafa non ha abbassato la guardia, anzi, ha caricato sempre più il dritto colpendo senza pietà. L’altro non è stato da meno e, senza più concedere niente al servizio, ha ribattuto colpo su colpo allo spagnolo. Scambi tiratissimi hanno portato all’undicesimo game in cui è stato Rafa ad andare in sofferenza costretto a tirare fuori dal cilindro una palla corta con cui ha salvato una palla break. A sancire il totale equilibrio è arrivato l’immancabile tie-break durante il quale è continuato il ritmo altissimo degli scambi ma ha fatto fatto la differenza l’enorme esperienza del campione in carica del torneo che ha giocato ogni punto come fosse l’ultimo chiudendo 7-1. Con un set di vantaggio, Rafa ha sciolto il braccio dilagando nel secondo. Break in apertura e secondo break nel quinto game e il 6-2 è arrivato veloce. In virtù di questo risultato, Chung risalirà da numero 94 a numero 77, ancora lontano però dal suo best ranking che l’ha visto numero 51 a fine 2015. Domani Nadal è atteso da un compito piuttosto semplice, a prescindere da chi vinca tra Kachanov e Zeballos.
In apertura di giornata Dominic Thiem, in versione rullo compressore, ha battuto 6-1 6-2 Yuichi Sugita, primo lucky loser a spingersi fino ai quarti di un torneo ATP dopo l’expliot di Pouille dello scorso anno che, partendo nella stessa situazione, raggiunse la semifinale agli Internazionali di Roma. Grazie a questo risultato il giapponese farà un bel salto salendo a numero 73 della classifica ATP a coronamento della sua migliore prestazione in carriera in cui si è preso la soddisfazione di battere due top player come Gasquet e Carreno Busta.
A Dominic Thiem sono bastati 22 minuti per chiudere il primo set e 52 per mettere fine alla partita. Dopo il consueto avvio lento che gli è costato il servizio nel game di apertura, Thiem ha messo in campo un gioco devastante con il quale ha travolto il giapponese. Alternando colpi pesantissimi carichi di top a slice di rovescio, l’austriaco ha trovato angoli e profondità impressionanti aprendosi autostrade nelle quali infilare un vincente dopo l’altro. Inattaccabile al servizio dopo l’iniziale messa a punto, tra botte di prima e kick esasperati di seconda, Thiem ha fatto ancor meglio in risposta lasciando solo quattro punti a Sugita sui suoi turni di battuta. Il secondo parsiale è stato la fotocopia del primo. Thiem ha iniziato a basso regime e si è trovato sotto 0-2, poi ha rialzato il ritmo e non c’è pù stata storia. Per l’austriaco è la seconda semifinale stagionale in un ATP 500 dopo quella raggiunta a Rio de Janeiro dove ha colto l’ottavo titolo in carriera.
In chiusura di giornata è arrivata la vittoria di Horacio Zeballos che ha battuto Karen Khachanov 6-4 6-1. Dopo un primo set giocato in grande equilibrio durante il quale Zeballos ha salvato una palla break nel settimo game è iniziata la resa del giovane russo che ha ceduto il servizio nel decimo e decisivo gioco dando il via alla resa con la quale ha pagato la fatica mentale spesa per superare Goffin negli ottavi. Da quel momento Khchanov è sparito dal campo subendo due break consecutivi con cui si è trovato 0-5 in un baleno nel secondo parziale. Salvata l’onta del bagel, con lo sguardo che non lasciava presumere una possibile reazione, Khchanov ha lasciato il pass per la semifinale a Zeballos nella quale sarà chiamato a dura prova contro Rafa Nadal.
Risultati quarti di finale
[4] D. Thiem b. [LL] Y. Sugita 6-1 6-2
[1/WC] A. Murray b. [10] A. Ramos-Vinolas 2-6 7-5 7-6(4)
[3] R. Nadal b. [Q] H. Chung 7-6(1) 6-2
H. Zeballos b. K. Khachanov 6-4 6-1
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