Qualche infortunio di troppo aveva impedito a Rafa Nadal di chiudere il 2004 nei piani più alti della classifica, ma il maiorchino all’epoca diciottenne aveva fatto in tempo a vincere il suo primo titolo ATP – a Sopot – e a risultare decisivo nella finale di Coppa Davis contro gli Stati Uniti. Il 2005 però è l’anno della consacrazione, dopo un gennaio stentato Rafa inizia a mietere i primi successi sulla terra rossa: San Paolo, Acapulco, il primo Masters 1000 a Monte Carlo e in mezzo anche una finale sul veloce a Miami, persa contro Roger Federer dopo essere stato a un passo dalla vittoria.
Risultati che gli permettono di scalare prepotentemente la classifica: alla vigilia del torneo di Barcellona Rafa occupa l’undicesima posizione ed è in procinto di fare il suo ingresso in top 10. Cosa che puntualmente accade grazie al suo primo trionfo in terra catalana: batte uno dopo l’altro Gilles Muller, Dominik Hrbaty, Agustin Calleri, Radek Stepanek e il 24 aprile supera in finale il vincitore dell’edizione del 2001 Juan Carlos Ferrero col punteggio 6-1 7-6(4) 6-3. Il giorno dopo il ranking ATP lo vede al settimo posto, per la prima volta tra i migliori dieci, un club che da allora non ha più lasciato.
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