[12] V. Williams b. [1] A. Kerber 7-5 6-3 (Diego Barbiani)
Venus Williams colleziona il quattordicesimo successo in carriera contro una numero 1 del mondo, il primo contro Angelique Kerber. La tedesca disputa un match a tratti di buonissimo livello, migliore di tanti altri fin qui in stagione dove le difficoltà sono state evidenti e pesanti nell’ottica del risultato finale, ma ancora una volta non riesce a mettere insieme i (pochi) tasselli del quadro fuori posto venendo poi travolta dalla sua avversaria nell’unico vero frangente negativo del suo incontro, che ha poi avuto un peso specifico importantissimo nell’economia dello stesso.
Sono stati 2 i turni di servizio che la tedesca ha strappato alla sua avversaria nel corso della prima frazione, purtroppo per lei non è mai arrivata la conferma di tale vantaggio. Prima sull’1-0, poi sul 3-2. Nella seconda occasione il game è stato molto lungo e ricco di chance per entrambe, con Kerber che è quella che ha più da recriminare per un nastro beffardo colto dalla statunitense sulla prima delle 3 palle game avute.
Il dritto dal centro del campo in lungolinea di Venus faceva spesso molto male, preciso e letale. L’obiettivo della tedesca invece era quello di muovere il più possibile la numero 12 del seeding per impedirle di colpire bene, comunque rispetto alle precedenti uscive rischiava molto di più sia col dritto che con la prima di servizio. Sono arrivate appaiate nelle fasi finali del set e Venus sul 5-5 ha tenuto un turno di battuta pur essendo costretta ai vantaggi. Kerber, invece, sul 5-6 ha vanificato tutti gli sforzi con due doppi falli consecutivi, il secondo ed il terzo del suo parziale dopo quello commesso sulla terza palla break concessa sul 3-2.
La numero 1 del mondo ha pagato tanto questo risultato per certi aspetti forse ingiusto, e nonostante un nuovo break in suo favore ad inizio del set successivo non è stata in grado di organizzare una reale reazione, perdendo subito la battuta e subendo poi 3 game di fila quasi senza incidere, con l’unico lampo sul 3-1 40-0 Williams dove ha messo a segno 3 vincenti di fila. Le emozioni sono state tutte per il finale di gara, dove Kerber ha prima tenuto il servizio sul 5-2 annullando (alla grande) tre match point e provando in tutti i modi a darsi una chance nel turno di battuta seguente.
Venus, però, sul 5-3 ha servito in maniera eccezionale, guadagnandosi il posto in semifinale e permettendo alla sorella Serena di ritrovare il numero 1 del mondo, almeno per una settimana, il 24 aprile prossimo.
[10] J. Konta b. [3] S. Halep 3-6 7-6(7) 6-2 (Diego Barbiani)
Un crollo verticale di Simona Halep ha consentito il rientro nel match di Johanna Konta che un’ora più tardi ha visto realizzarsi la sua rimonta per approdare nella terza semifinale stagionale e la seconda in un Premier Mandatory dopo quella di Pechino dello scorso anno.
Festeggia la britannica, che continua la sua corsa in Florida, torneo che già lo scorso anno l’aveva vista grande protagonista con l’approdo ai quarti di finale e la sconfitta in un match comunque tiratissimo contro la dominatrice della prima fase della stagione scorsa: Victoria Azarenka. Festeggia perché con questa vittoria si trova appena 20 punti sotto Elina Svitolina, disperatamente aggrappata alla top-10, gruppo che potrebbe perdere già stanotte nel caso Venus Williams batta Angelique Kerber.
Il match era cominciato molto bene per la rumena, con un break nel quarto game favorito anche da 2 doppi falli della rivale. Era in comando dell’incontro, quando una volta concluso il parziale in suo favore ha perso molta della sua aggressività e precisione. Konta ha subito reagito, conquistando un immediato break e sfiorando il secondo sul 3-0 15-40. Gravissimo l’errore sulla seconda chance, con una voleè sbagliata che bastava appoggiarla al di là della rete, con l’avversaria già rassegnata a bordo campo.
Halep ha poi immediatamente approfittato per prendersi il turno di battuta perso e, sul 4-4, il break che sembrava condurla verso la prima semifinale dal torneo di Wuhan dello scorso settembre. Ed invece i 6 mesi saranno destinati a crescere. Non c’è stata l’occasione del match point: Konta, costantemente in pressione sul punteggio di parità (30-30 ed i tre ‘deuce’) ha approfittato del rovescio frettoloso della rivale per pareggiare i conti.
A spostare definitivamente l’equilibrio è stato il tie-break, brutto in termini di qualità e con entrambe vittime della tensione. Due doppi falli di Halep nelle fasi iniziali hanno permesso a Konta di rimanerle in scia, ma dal 5-3 sopra la rumena si è di fatto consegnata a forza di errori e gioco passivo. La britannica, sul 6-5, ha sbagliato anche lei col dritto, ma un briciolo di precisione in più le ha garantito al terzo set point di chiudere i conti.
Cahill, ieri protagonista assoluto del successo della rumena su Stosur, oggi ha cercato ancora una volta di motivare la sua giocatrice dicendole di mettere la partita su un piano più fisico e di continuare a muovere l’avversaria, ma la fase finale della precedente frazione è rimasta nella testa della numero 3 del seeding che già nel primo game ha rischiato di crollare, salvandosi da 4 palle break concesse. Evento solo ritardato, perché sul 2-2 Konta ha operato il definitivo sorpasso.
Halep ormai aveva tirato i remi in barca, subendo un nuovo break sul 2-4. Konta, al primo match point ha concluso la partita. In semifinale avrà una tra Venus Williams o la numero 1 del mondo Kerber.
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