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Nadal: “Ricordo bene la mia prima vittoria ATP”

Volevo chiederti, Andy Murray è il numero uno al mondo. Quali sono le sue doti speciali che lo hanno fatto diventare numero uno, sei sorpreso che lo sia?

No, certamente non è una sorpresa, no? È stato molto vicino ad esserlo per un paio di anni. Ha qualità in tutto. Ha talento sul rovescio, sul diritto, servizio, a rete, si muove bene, ha tutto. Ha avuto la capacità di essere forte mentalmente, in particolare nell’ultimo anno, quindi merita di essere lì.

Oggi hai giocato la tua millesima partita. Come è stato il tuo approccio? Ricordi il primo match?

No, lo stesso come tutte le altre partite. È solo un buon numero. Mille partite sono tante ovviamente, è una buona notizia, perché vuol dire che sto avendo una lunga carriera. Questo è importante, soprattutto visto che negli anni ho dovuto sentire che avrei avuto una carriera breve. Quindi è importante per me. Durante la partita ho avuto belle sensazioni perché ho fatto una buona rimonta. La prima partita la ricordo bene perché fu a Maiorca, a casa. La mia prima vittoria in ATP. Bellissimo.

Kohlschreiber ti ha sconfitto una sola volta ad Halle qualche anno fa. Oggi è partito fortissimo. Ha fatto qualcosa di diverso?

Stava facendo tutto alla grande. Questo è lo sport, l’ho detto centinaia di volte, è facile, e se qualcuno sta giocando come giocava lui oggi nel primo set, quello che posso fare è perdere il set, perché sta giocando troppo bene. Tutto qui. La partita è lunga e la cosa positiva è che ho retto bene la pressione questo pomeriggio dopo un primo set così.. Ho tenuto bene i primi game del secondo e poi penso di aver fatto due ottimi set.

Cosa hai pensato alla fine del primo set? Hai cambiato strategia? Cosa ti passava esattamente per la testa?

No, quello che dovevo cambiare era la dinamica della partita. Era ovvio che i punti fossero stati troppo veloci. Riusciva a rispondere velocemente colpendo ogni palla molto forte. Quindi avevo bisogno di allungare gli scambi più che di essere più aggressivo. Voglio dire, non è questione di essere più o meno aggressivi, dipende anche la posizione che hai in campo. Sono entrato di più in campo sulle risposte, ho provato ad alzare le traiettorie sul suo rovescio. Questa mattina mi sono allenato bene, ma nel primo set non avevo molte possibilità di colpire la palla. Quindi avevo bisogno di questo no? È quello che è successo. Sono stato capace di farlo accadere e quindi di avere più possibilità sul mio diritto, più che sul rovescio. Penso di aver servito bene nel secondo e nel terzo. Grazie.

Matteo De Laurentis

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Matteo De Laurentis

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