[5] R. Nadal b. D. Sela 6-3 6-4 (Aldo Cutaia)
Rafael Nadal non avrebbe potuto sperare di esordire nel Master 1000 di Miami con avversario più morbido di Dudi Sela. Il tennista israeliano è dotato di colpi molto precisi e compatti, giocati molto bene in anticipo, preferibilmente su superfici veloci. Andrà tuttavia a subire sul proprio rovescio a una mano la chela mancina di Nadal, che potrà trarre beneficio anche dalle condizioni di gioco piuttosto lente.
Nadal appare molto reattivo sin da subito ed impone un ritmo forsennato al suo avversario, che dà la sensazione di annaspare. Il break arriva nel quarto gioco, in cui Sela inanella una serie di errori di rovescio, a causa dei profondissimi dritti dello spagnolo, che lo costringe a giocare il più delle volte in controbalzo difensivo. L’israeliano non riesce poi a tamponare con il servizio, probabilmente il fondamentale meno incisivo del suo repertorio e lo scambio parte regolarmente. Nadal procede per la sua strada non concedendo nulla all’avversario, se non uno 0-30 sul 4-2, dovuto più ad una carenza di attenzione che ad un passaggio a vuoto. Il set si chiude senza scossoni sul 6-3.
In apertura di secondo set, Sela sembra meno disposto a subire rispetto al primo parziale e comincia infatti a rispondere anche in controbalzo, propositivamente, accettando di incappare in qualche errore in più.
Nadal continua a martellare anche se non riesce a raccogliere quanto vorrebbe e in due occasioni, l’israeliano, dopo esser stato gran parte dello scambio a difendersi svariati metri lontano dalla riga, ha ribaltato lo scambio, inducendo lo spagnolo all’errore.
Sela legge ora meglio il servizio dello spagnolo, coordinandosi ottimamente per la risposta in anticipo e proiettandosi a rete appena ne ha l’occasione. Ciò si traduce nel primo vero game di battuta complicato per lo spagnolo, con l’israeliano che arriva a giocarsi ben due palle break, annullate però con coraggio dal nove volte campione del Roland Garros. Rafa supera quindi il momento critico del set, coincidente con il massimo sforzo del suo avversario, che non è riuscito a concretizzare le occasioni.
Nel game successivo Sela, meno lucido, paga dazio allo spagnolo per le precedenti fatiche, perdendo il servizio ai vantaggi, complice una maggiore solidità del maiorchino.
Il match è definitivamente incanalato nella direzione di Nadal, che arriva facilmente al traguardo, chiudendo il secondo parziale per 6-4.
Buona prova di Rafa, che non ha faticato a regolare l’avversario odierno, che comunque non ha nulla da rimproverarsi. Si è infatti limitato ad alzare il livello nei punti chiave della partita, risparmiando così preziose energie, che gli saranno utili al prossimo turno contro Philipp Kohlschreiber e in previsione, contro Grigor Dimitrov.
J. Chardy b. [7] M. Cilic 6-4 2-6 6-3 (Ciro Battifarano)
I primi due Masters 1000 di stagione si rivelano un totale fallimento per il campione degli US Open 2014. Alla sconfitta con Fritz nell’esordio di Indian Wells, fa eco subito la sconfitta con Jeremy Chardy a Miami. Il francese dopo aver portato a casa il primo set, subisce il ritorno del croato nel secondo, ma la pioggia arriva in suo soccorso. Cilic al rientro in campo è il fantasma di se stesso, soprattutto al servizio, fondamentale per lui molto prezioso. Nel set decisivo, il croato perde addirittura tre volte il turno di battuta e chiude malamente la sua parentesi americana.
Le altre partite
Abbastanza sorprendentemente una giornata che doveva essere interlocutoria ha finito con lo sfoltire il numero delle teste di serie. Addirittura in otto hanno lasciato il torneo, e se per Ramos Vinolas, impegnato contro Vesely che è più a proprio agio sul cemento, e Cuevas, contro Paire può sempre succedere qualsiasi cosa, la sorpresa è relativa per altri è abbastanza inaspettata. Su tutte spicca la sconfitte di Grigor Dimitrov, che dopo il bell’inizio di stagione sembra essere di nuovo alle prese con le sue tradizionali incertezze. Il bulgaro è riuscito a far vincere la seconda partita di fila sul cemento all’argentino Pella. Fuori anche Lucas Pouille, un po’ troppo avventatamente pronosticato addirittura come prossimo vincitore slam, e Gilles Simon, che sembra avviarsi al crepuscolo. Il francese è stato travolto da Struff, non proprio Federer. Fuori anche il semifinalista di Indian Wells, Carreno.Busta, che è tornato alla normalità perdendo contro Federico Delbonis. L’altro semifinalista, Jack Sock, lo troveremo al terzo turno, ma soltanto grazie al ritiro di Nishioka, che era avanti per 4-2. Oggi sarà il turno dei finalisti dello scorso Master 1000 e non è detto che tutto possa filar liscio. Wawrinka avrà Zeballos, Federer vedrà a che punto sono i progressi di Tiafoe. In campo anche del Potro contro Robin Haase.
Risultati secondo turno:
[5] R. Nadal b. D. Sela 6-3 6-4
[26] P. Kohlschreiber b. T. Fritz 7-5 3-6 7-6(4)
N. Mahut b. [23] S. Johnson 6-4 5-7 6-4
G. Pella b. [9] G. Dimitrov 6-3 7-6(4)
[13] J. Sock b. Y. Nishioka 2-4 rit.
J. Vesely b. [19] A. Ramos Vinolas 7-6(5) 4-6 6-3
[Q] J. Donaldson b. [28] M. Zverev 6-4 6-4
[3] M. Raonic b. V. Troicki 6-3 7-5
J. Chardy b. [7] M. Cilic 6-4 2-6 6-3
F. Fognini vs J. Sousa 7-6(8) 2-6 6-3
B. Paire b. [21] P. Cuevas 7-5 6-0
D. Young b. [11] L. Pouille 6-2 6-4
F. Delbonis b. [15] P. Carreno Busta 1-6 7-5 6-2
J. Struff b. [20] G. Simon 6-1 6-1
[25] F. Verdasco vs [Q] E. Esobedo 7-6(9) 7-5
[2] K. Nishikori b K. Anderson 6-4 6-3
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