[26] M. Lucic Baroni b. [5] A. Radwanska 6-0 6-3
Prendete una giocatrice in crisi di risultati, con problemi a trovare il giusto feeling con una racchetta nuova (pare sia tornata ad usare una Babolat ma con il logo Srixon)
che ancora sta sperimentando a livello di pesi e bilanciamenti, e mettela di fronte ad una veterana con il gioco perfetto per mandarla in crisi ed avrete come risultato la dura lezione di tennis che Mirjana Lucic Baroni ha impartito ad Agnieszka Radwanska.
In Australia, 2 mesi fa, il 6-3 6-2 della croata ha segnato il match della rinascita della sfortunatissima atleta, bambina prodigio, spentasi troppo presto per tristi vicende familiari. A 35 anni Mirjana si sta regalando un inizio di stagione come non le succedeva da prima del ritiro. In Australia ha vinto il primo match dal 1998, prima di giungere poi in semifinale, a Crandon Park ha vinto l’altro giorno la prima partita dal 1999 ed ora è al quarto turno dopo aver lasciato appena 3 game alla numero 8 del mondo.
Match senza storia, dove già solo guardando i numeri del primo set si capisce tutta la fiducia con cui Lucic Baroni gioca contro una tennista che non le fa il minimo solletico da fondo campo: 16 vincenti, 2 errori gratuiti. Dovrebbe inventarsi qualcosa di magico, Radwanska, qualcosa che ha spesso dimostrato di saper fare, ma oggi per ribaltare uno scontro senza storia serviva probabilmente un miracolo. Non è bastato a creare qualche patema nella mente dell’avversaria neppure l’aver preso per 2 volte un break di vantaggio nella seconda frazione, perché dal 2-1 e servizio sono arrivati altri 4 game di fila in favore di un’avversaria davvero ingiocabile. Magrissima consolazione, per lei, il game di battuta tenuto sul 6-0 5-2, il primo dall’inizio del match.
Al prossimo turno Lucic Baroni sfiderà Bethanie Mattek Sands, la vera sorpresa della parte bassa fin qui dopo le vittorie su Elina Svitolina (numero 10) ed Anastasia Pavlyuchenkova (numero 17 del seeding). Un nuovo successo, per la croata, la porterebbe ad una sola vittoria dall’ingresso in top-20 per la prima volta in carriera.
[2] K. Pliskova b. [27] Y. Putintseva 7-5 6-3
Partita molto divertente tra Karolina Pliskova e Yulia Putintseva, soprattutto per la tenacia della kazaka nel resistere sul finire del primo set alle continue accelerazioni di una ceca che aveva notevolmente alzato il livello di pericolosità e voleva a tutti i costi prendersi il parziale senza rischiare nulla alla lotteria del tie-break dove tutti i suoi sforzi potevano divenire vani per una semplice distrazione.
Sono stati 9 i set point totali avuti dalla numero 2 del seeding dal 5-4 (servizio Putintseva): 3 nel decimo game, altri 6 nel dodicesimo. Putintseva, che aveva cominciato la frazione con un break di vantaggio raccolto nel primo game e perso nel quarto, cercava soprattutto di sorprendere l’avversaria muovendola con cambi improvvisi in lungolinea. Il rischio, però, era quello di veniva a sua volta sorpresa da una traiettoria altrettanto bella e letale
Poi, i set point: Putintseva strepitosa soprattutto nel dodicesimo game, quando era sotto 0-40 ed ha rimontato il divario annullando punto dopo punto con grande coraggio i vari tentativi della sua avversaria. Per sua sfortuna, non è riuscita a coronare le palle game per andare al tie-break e così Pliskova è tornata alla carica. Prima di chiudere il parziale, però, la ceca si è trovata costretta a subire anche un lob vincente di grande qualità
Al nono set point, il punto che ha concluso un’ora di grande tennis.
Il secondo parziale è stato relativamente più comodo, con la ceca molto brava a trovare il break sul 3-2 in suo favore ed a difendersi costantemente dai tentativi di rientro della sua avversaria che per 3 volte è passata dal 30-0 al 30-30 in risposta, senza però arrivare a palla break per riaprire il match.
Il prossimo turno, per Karolina, sarà un derby molto particolare contro Barbora Strycova. Le due sono molto amiche ed in Fed Cup hanno fatto la fortuna della Repubblica Ceca dalla finale del 2015 a quella del 2016 vincendo 14 degli ultimi 15 punti della nazionale di Petr Pala e soprattutto scendendo in campo nei doppi decisivi nella finale del 2015 contro la Russia, nel primo turno del 2016 contro la Romania e nella finale dello scorso novembre contro la Francia, portando a casa vittorie emozionanti.
[4] D. Cibulkova b. K. Flipkens 6-2 6-3
6-3 6-2 a Veronica Cepede Royg, 6-2 6-3 all’amica Kristen Flipkens, molto spesso compagna di doppio nei (pochi) tornei della categoria a cui partecipa. Il cammino di Dominika Cibulkova fin qui nel WTA Premier Mandatory di Miami è stato impeccabile, anche se la prestazione offerta contro la belga ha lasciato molte più indicazioni positive rispetto a quella contro la paraguaiana all’esordio.
Nel primo incontro ci furono tanti game combattuti, anche di 16 e 18 punti, e Cepede Royg che prima di arrendersi ha dato veramente tutto, con un punteggio finale che probabilmente non rispecchiava il reale andamento dell’incontro. Oggi invece la prestazione della neo-numero 4 del mondo è stata molto più convincente, soprattutto grazie ad un dritto molto più efficace, fin dai primi punti dell’incontro.
Spesso in comando dello scambio, nel momento in cui la difesa in diagonale di Flipkens non risultava particolarmente incisiva avveniva l’immediato cambio in lungolinea verso il colpo più debole (se messo sotto pressione) della rivale, che dal lato del rovescio gioca sempre uno slice: utile in fase di costruzione dello scambio, molto meno in quella difensiva.
Il break nel terzo, nel quinto e nel settimo game, intervallati da uno subito sul 4-1 e servizio, hanno fatto la storia del primo set, dominato senza grandi difficoltà dalla slovacca. Nella frazione successiva Cibulkova ha trovato un nuovo break ancora sull’1-1, grazie anche a questo straordinario passante di rovescio
Sul punteggio di 3-2 e servizio è giunta la pioggia che ha ritardato di un paio d’ore la fine dell’incontro. Alla ripresa delle operazioni Dominika non si è fatta distrarre dai possibili cambiamenti in campo tra giorno e sera, tra le diverse condizioni a livello atmosferico, e con una risposta vincente di dritto sul 5-3 si è garantita l’approdo agli ottavi dove sfiderà lunedì Lucie Safarova in una sfida che può divenire molto interessante.
Risultati:
[6] G. Muguruza b. (31] S. Zhang 4-6 6-2 6-2
[12] C. Wozniacki b. S. Cirstea 6-4 6-2
L. Safarova b. [WC] A. Tomljanovic 6-1 6-3
[4] D. Cibulkova b. K. Flipkens 6-2 6-3
[26] M. Lucic Baroni b. [5] A. Radwanska 6-0 6-3
[WC] B. Mattek Sands b. [17] A. Pavlyuchenkova 4-6 6-0 6-3
[15] B. Strycova b. [Q] J. Cepelova 6-2 6-4
[2] K. Pliskova b. [27] Y. Putintseva 7-5 6-3
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