Interviste

Kyrgios: “Dopo gli Australian Open non volevo più giocare a tennis”

Quanto sei contento di questo match?
Quale? Il doppio o …

Scusa il singolo.
Sono ovviamente abbastanza contento del singolo (ridendo). Sapevo che sarebbe stata dura oggi e sapevo che lui avrebbe fatto di tutto per vincere, soprattutto dopo Acapulco. Le condizioni qui sono completamente diverse da come erano lì. Non penso di aver servito neanche lontanamente da come avevo fatto ad Acapulco, ho combattuto su ogni singolo punto ed ovviamente ero, beh penso lo eravamo entrambi, un po’ nervosi. Credo sia stato un bel match; lui ha giocato i punti cruciali abbastanza bene ed io ho solo servito bene. Sì è stato bello riuscire a vincere ma onestamente il doppio mi ha abbattuto; siamo stati semplicemente distrutti, è stata dura.

Hai detto che ora in campo ti trovi bene mentalmente. Puoi dirci perché è così e come sta andando?
Ogni volta che mi alleno cerco di essere positivo e di divertirmi e di non essere troppo duro con me stesso. Ero in un brutto momento, ero numero 13 lo scorso anno ma non stavo bene con me stesso totalmente. Mi stavo rinchiudendo e facendo male da solo, non ero in un bel luogo. Poi ovviamente avere la ragazza di nuovo nel tour è fantastico, potendo vederci più spesso, poi mia mamma è qui. Cerco solo di essere felice e di divertirmi nel giocare a tennis.

Hai giocato contro tutti i top ora. Che esperienza hai ottenuto, ora che hai battuto Novak già due volte, rispetto agli altri giocatori?
Ho giocato contro Zverev due giorni fa ed ho pensato che il livello di gioco fosse incredibile. Il livello è quello, non è così diverso. Cambia solo la capacità di mantenerlo per ogni singolo giorno ed è per questo che i top sono i migliori. Penso che Alexander in alcuni giorni può giocare ad un livello più alto di quello di Novak ma non lo riesce a mantenere come fa Novak e qui sta la differenza.

Sono curioso di sentire un po’ di cosa ne pensi dopo aver giocato con Nenad Zimonjic. Pensi giocherai ancora con lui? Sai tutto sulla sua storia e carriera? Ti ha dato qualche consiglio interessante?
Sì, sono stato nella locker room giusto un attimo fa con Zimo ed abbiamo parlato di giocare assieme. Entrambi non avevamo un partner questa settimana, un po’ di cose sono andate diversamente da quanto avevamo pianificato e siamo finiti a giocare assieme. Lui è un tipo in gamba, mi sono allenato con lui un paio di volte prima dei singolari e mi ha aiutato molto. Mi dava qualche consiglio qui e lì e sono stati utili. Ovviamente oggi non ha funzionato ma è stata una bella esperienza. Ho avuto la più bella vittoria della mia vita in un campo da tennis con lui battendo i Bryans. Non so come ci siamo riusciti ed ovviamento volevo fare di più stasera ma sai ci ho provato, ma ovviamente ero anche un po’ stanco. Sarei ben felice se volesse di nuovo giocare con me, mi ha aiutato un sacco.

Puoi parlarci in maniera più approfondita del periodo buio della tua vita: la sospensione e tutto. Ma ora hai Ajla più vicina a te, Lleyton Hewitt, a cui chiedere consigli. Tutto ciò ti fa apprezzare di più il tennis rispetto a tempo fa?
Sì, sai verso la fine dell’anno scorso andavo solo in giro ed ero terrorizzato dai tornei. Non volevo allenarmi, non volevo fare niente. Sì mi sono allenato fisicamente ma è stata dura perché il mio team era motivato ma io no. Dopo l’Australia è stata dura; ho pensato che tutti gli australiani ce l’avessero con me dopo che avevo perso. Anche se nessun australiano aveva fatto bene ma, lo ammetto, avevo fallito. Ero parecchio giù e non volevo più giocare. Ero pronto a prendermi una pausa e chissà per quanto tempo. Ne ho parlato al mio team dicendogli che non potevo più giocare.

Questo quando?
Dopo gli Australian Open. Me ne sono andato via per una settimana con la mia ragazza e poi Rusty mi ha richiamato, Lleyton, e voleva che giocassi per la Davis Cup. E questa è stata la cosa migliore che potessi fare, tornare e stare coi ragazzi e sono riuscito di nuovo a divertirmi facendo allenamento. Sì non so esattamente cosa sia successo ma qualcosa, sì qualcosa è cambiato ed ora mi diverto davvero, di nuovo. Credo mi abbia aiutato molto la Davis, sai avere persone dalla tua parte. Credo sia stata questa la chiave.

 

Francesca Padoin

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