Ti sei sentito mai in pericolo in campo? Sembrava fossi abbastanza in controllo del match.
Non so se mi sono sentito minacciato ma ero consapevole che lui è capace di fare dei gran colpi nei momenti giusti. Lui è un gran giocatore però sì mi sentivo in fiducia. Poi c’è stata la chiamata sulla linea all’inizio del secondo set che mi ha confuso un po’ ma penso di essermi ripreso in fretta e ho semplicemente continuato a giocare ed a lottare. Sono contento della mia performance e queste condizioni si adattano bene al mio gioco ottenendo maggior rimbalzo col dritto.
Prima volta che vi scontrate in questo tour e ciò ha generato un sacco di interesse. Sei riuscito comunque a divertirti giocando? Anche per il fatto che siete buoni amici.
Penso di essermi divertito, sì. Penso ci siano stati dei punti in cui tutti si sono divertiti. Lui ha giocato dei colpi spettacolari ed il pubblico ha apprezzato. C’era un bel po’ di pressione nell’aria ovviamente. Ho pensato che entrambi sembravamo molto nervosi, giustamente, c’era un sacco di aspettativa per questo match. Lui mi batterà un sacco di volte in carriera, come io batterò lui. È andato tutto come doveva andare.
Il possibile incontro con Novak fa tornare in mente il fatto che tu hai battuto sia lui che Rafa che Roger al tuo primo incontro. Se dovessi dire, domanda difficile eh, quale dei tre sia il più complicato da battere chi sceglieresti?
Già è una domanda difficile. Sai la prima volta che ho battuto Rafa era sull’erba, la superficie su cui si trova meno a suo agio; poi Federer sulla terra, la superficie che meno preferisce. Sono tutti dei gran campioni e tre dei maggiori di tutti i tempi. È difficile. Non voglio risponderti perché so che poi il giorno dopo si dirà di tutto su quello che ho detto. Non saprei, è davvero dura da dire.Cioè fra i tre quello che mi piace di più è ovviamente Roger, il più grande di tutti I tempi. Non risponderò alla domanda comunque. Tutti quei match sono stati difficili. Il 7-6 con Roger potrebbe essere andato diversamente, Rafa mi ha battuto a Roma.
Ok, mettiamola così: quale aspetto del loro gioco vorresti prendere come spunto per migliorare?
Chiederei solo a Rafa come riesce a giocare ogni singolo punto come se fosse l’ultimo. Penso che questa sia una cosa su cui bisognerebbe fare attenzione. Lui è così forte che in realtà non riesci realmente ad apprezzare come si impegni al massimo per ogni singolo punto. Che sia in vantaggio o svantaggio. Questa è una qualità che non ho.
Hai una lista di coach ora? Lleyton Hewitt ne fa parte?
No non penso Lleyton ne faccia parte. Ma mi aiuta quandone ho bisogno, lui aiuta tutti i giocatori australiani. Penso che noi abbiamo bisogno di gente come lui. Ognuno lo adora ma non gli chiederei mai di farmi da coach. Lui ha una famiglia, ha avuto una gran carriera e non voglio mettergliela lì tipo:”Vorresti girare il mondo con me?” Non credo proprio lo farò. Noi due abbiamo un ottimo rapporto ma non riuscirei a vederlo come coach. Il nostro rapporto
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