Quanto sollevata sei di aver vinto in due set? Questo avrebbe potuto essere un match molto duro…
Sai non mi sarei abbattuta se avessi giocato tre set invece di due. Mi sentivo alla grande perché ho combattutto per ogni palla. Se lei fosse riuscita a vincere un set e fossimo dovute andare al terzo, avrei continuato a combattere e giocare su ogni palla. Se lei avesse vinto mi sarei complimentata ma tutto ciò non avrebbe cambiato il mio atteggiamento in campo.
Sembrava che fossi imbattibile. Hai servito bene e parevi mettere la palla dove volessi. È così che ti sei sentita?
A parte il servizio sul 6-5 o quello che era..aspetta..6-4 nel tie-break, quel doppio fallo ed un paio di dritti che non avrei dovuto sbagliare. Ma mi sono sentita in ottima forma, mi sentivo come se stessi dando tutto e questo è quello per cui ho lavorato, sai, i momenti che davvero contano.
Pensiamo alla finale ora. Avrai Elena Vesnina, una finale tutta russa. Cosa ne pensi? Hai visto come sta giocando questa settimana?
Non ho ancora visto una partita femminile. (ride)Non perché non mi piaccia, adoro il tennis femminile ma ho condotto un basso profilo, sai, a casa col condizionatore a guardare qualche doppio, maggiormente maschile. Non ho ancora parlato con Carlos del piano di gioco. Non ci ho ancora pensato.
L’altro giorno hai detto che due ore in più di allenamento in campo non avrebbero cambiato drammaticamente il tuo rendimento nel match a venire. Quindi, guardando alla finale, come intendi prepararti e riposarti?
Ok ma il punto è questo: domani mi sveglierò e vedrò come mi sento. Non pianifico mai oggi quello che farò domani. Tipo mi alzo e vedo se mi sento in forma per giocare molto tempo. Altrimenti andrò là fuori e magari mi allenerò per un’ora; in base a come sta il mio corpo. Non ho più vent’anni e quindi devo ascoltarlo. Ora si dice che essere trentenni è alla moda, no?(ridendo)
Puoi parlarci dell’incontro con Elena? Quanto conosci il suo gioco visto che non ci hai giocato contro molte volte?
Mi fido del mio coach. Lei gioca molto piatto ed un tennis aggressivo. Giocherò molto sulla difensiva, ma il mio spin è la chiave probabilmente.
Hai detto di star bene mentalmente in questo torneo. È stata una scelta difficile venire qui, dopo l’infortunio e tutto e dopo aver detto che non eri riuscita a prepararti molto ma che ti sentivi rilassata? È stata una scelta difficile dire ci vado e vedo cosa accade? Che aspettative avevi per questo torneo?
Sai è stata una decisione dura da fare. Cercavo sempre, quando ero infortunata, di provare ad andare e giocare. Non ero al massimo sia fisicamente che mentalmente. È davvero dura, la stagione è ancora lunga e non credevo di arrivare fin qui. Ho voluto provare qualcosa di nuovo, ho trentun’ anni e devo prendere alcune decisioni, una importante ed ero molto sicura su quella. Poi sono arrivata qui, non vedevo l’ora di partire. Quando viaggi di settimana in settimana e poi torni a casa e devi ritornare ad impacchettare tutto, è dura. Ciò accade quando qualcosa non funziona. So che col nostro programma di gioco è davvero difficile fare queste scelte e saltare dei tornei ma qualche volta lo devi fare.
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