Il 9 marzo partirà il torneo di Indian Wells, primo dei nove Masters 1000 che si giocheranno in questa stagione 2017. Come dice il nome, Pozzi Indiani, questa cittadina situata nella Coachella Valley, in California, originariamente era un fiorente villaggio indiano grazie alla presenza di sorgenti nel deserto nella vicina Palm Springs. Diventò poi una delle stazioni di stop più importanti della linea ferroviaria che connetteva a Los Angeles lungo le famose tratte dell’oro che portavano al Colorado ed in seguito abbandonata, sul finire del 1800, a causa della concorrenza con l’altra linea ferroviaria, la Southern Pacific. Dopo un nuovo impulso, dall’idea di Caleb Cook di piantare palme da dattero Saidy importate dall’Egitto, la cittadina è cresciuta e ha vissuto una seconda rinascita diventando in breve tempo un Golf Club frequentato dalle stelle di Hollywood. In seguito, verso la fine del 1900, con l’annessione di 387 acri di terra, diventa sede della Newsweek Champions Cup and State Farm Evert Cup (ora BNP Paribas Open), che è diventato il quinto torneo di tennis più importante del mondo. Inizialmente il torneo nasce a Tucson in Arizona nel 1974 e successivamente fu spostato nel 1976 a Palm Springs. Ma è grazie all’ intervento di Charlie Pasarell, ex tennista portoricano naturalizzato statunitense e numero uno della classifica americana nel 1967, che il torneo è diventato quello che conosciamo. Infatti, circa tre anni dopo la decisione di giocare la competizione a Palm Springs, una delle proposte fu quella di trasferire lo stesso in Florida ma Pasarell, all’epoca membro del consiglio dell’ATP, insieme ad un folto gruppo di tennisti come Tom Gorman, Arthur Ashe, Stan Smith, Bob Lutz, Marty Riessen, Roscoe Tanner e Dennis Ralston chiese ed ottenne di spostarlo presso il resort La Quinta (che aveva già le strutture atte ad un’ evento di tal portata) presso La Quinta, California. In quel periodo il torneo era solamente maschile ma la crescente popolarità e la capacità del direttore di gestire e pubblicizzare la manifestazione, aiutata anche dalle vittorie in quegli anni di tennisti del calibro di Jimmy Connors(1981-1984) e Yannick Noah (1982) per nominarne solo alcuni, fecero sì che il torneo si ampliasse divenendo nel 1987 la Grand Hyatt Resort Champions. Forte di ben 12 campi di cui uno centrale con capienza di 10000 posti e a seguito di grandi investimenti dopo aver firmato una partnership con Newsweek (il torneo infatti dal 1988 al 1999 si chiamerà Newsweek Champions Cup) viene creata l’azienda PM Sports Management insieme a vari esperti del settore. Scelta che fu premiata tanto che nel 1990 il torneo confermerà la sua importanza divenendo un Master Series (oggi chiamato Master 1000) e combined. Man mano che anche il circuito femminile inizia ad affermarsi, giocandosi in contemporanea al maschile dal 1996 e diventando Tier I (ora Premier), nel 1997 si delinea la necessità di ampliare maggiormente il complesso e nasce così quattro anni dopo l’odierno lndian Wells Tennis Garden, con ben 29 campi in cemento ed il secondo stadio più grande al mondo con 16.000 posti a sedere. Il torneo cambierà ancora 3 volte nome: Tennis Masters Series Indian Wells dal 2000 al 2001, Pacific Life Open dal 2002 al 2008 fino all’attuale BNP Paribas Masters dal 2009, anno in cui l’imprenditore statunitense Larry Ellison, CTO della Oracle, ha acquisito per la somma di 100 milioni di dollari l’organizzazione del torneo di tennis e ha continuato ad investire nel torneo creando nel 2013 un nuovo Stadium 2 con 8.000 posti a sedere e tre ristoranti. A giugno dell’anno scorso è stato nominato come nuovo direttore del torneo il tennista tedesco Tommy Haas, dopo le polemiche nate da una frase sul tennis femminile da parte di Raymond Moore, ex giocatore sudafricano che aveva aiutato Pasarell a mantenere in California il torneo. Sarà l’esordio in tale veste del tennista che ha giocato l’ultima volta nell’ATP 250 di quest’anno di Delray Beach perdendo al primo turno da Nikoloz Basilashvili. Dopo la striscia di successi negli anni novanta di tennisti statunitensi, Jim Courier nel 1991 e 1993, Michael Chang nel 1992, 1996 e 1997, Pete Sampras nel 1994 e 1995 e l’unica vittoria di Andre Agassi nel 2001, il detentore di titoli vinti, al momento, è il serbo Novak Djokovic che con le vittorie del 2008, 2011 e la tripletta 2014-2016 supera le quattro di Federer (2004-2006 e 2012). Dal versante femminile invece ci sono ben 8 detentrici a pari merito con due titoli vinti: Martina Navratilova(1990-1991), Mary Joe Fernandez(’93-’95), Steffi Graf(’94-’96), Lindsay Davenport(’97-2000), Serena Williams(’99-2001), Kim Clijsters(2003-2005), Daniela Hantuchova(2002-2007), Maria Sharapova(2006-2013)e Victoria Azarenka(2012-2016). Un’ultima curiosità, negli ultimi 13 anni ben 12 trofei sono stati sollevati da 3 dei Big Four, eccetto nel 2010 in cui ad alzare la coppa fu Ivan Ljubicic, all’epoca numero 26 del ranking. Andy Murray invece non è mai riuscito a vincere un’edizione del torneo raggiungendo il suo miglior risultato nel 2009, quando perse in finale da Nadal.
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