[8] D. Thiem b. [29] M. Zverev 6-1 6-4 (Cristina Pozzoli)
Primo incontro maschile sullo Stadium 1 valido per un posto agli ottavi del BNP Paribas Open che vede di fronte Dominic Thiem, ottava testa di serie, e Mischa Zverev, numero 29 del tabellone. Scontro quasi generazionale, visto il trascorso dei due atleti e lo stile di gioco, tra il ventitreenne austriaco in piena ascesa e il ventinovenne tedesco che sta vivendo una nuova pagina della sua carriera tennistica. Un solo precedente che vede Zverev vittorioso sull’erba di Stoccarda nel 2015. Il tempo insegna e Thiem dimostra di aver imparato bene la lezione dominando in modo imbarazzante il primo parziale. Ben consapevole del tipo di avversario che si trova davanti, Thiem non si fa sorprendere dai continui attacchi, o meglio tentativi di attachi a rete del tedesco, ed è lui a prendere il campo giocando con i piedi dentro alla riga di fondo tirando missili di dritto e di rovescio che non lasciano al tedesco nemmeno il tempo di organizzare il suo gioco. Ingiocabile al servizio, con il quale concede solo tre punti in tutto il primo set, Thiem mette pressione a Zverev con risposte fulminanti e il primo set finisce 6-1 in ventuno minuti che lascia poco spazio ai commenti.
All’inizio del secondo parziale cala la pressione di Thiem in risposta e il gioco segue i servizi nei primi sei game anche se la sensazione è che sia sempre l’austriaco a fare la partita e il tedesco a giocare al limite per rimanere in scia. Thiem tira forte, la palla è pesante e Zverev non riesce a difendersi ad oltranza. Il break infatti arriva nel fatidico settimo game chiuso con l’austriaco che bombarda il tedesco a rete costringendolo alla resa. L’austriaco serve ancora in modo impeccabile e si procura cinque match point in risposta che Zverev annulla con altrettanti gioielli esibiti a rete. La fine però è solo rimandata, Thiem va a servire per chiudere la partita e non trema neanche un minimo continuando a tirare mazzate sulle righe e chiude tenendo a zero il suo servizio. Partita perfetta per l’austriaco che raggiunge il terzo turno come l’anno scorso dove incontrerà Gael Monfils.
[3] S. Wawrinka b. [28] P. Kohlschreiber 7-5 6-3 (Piero Vassallo)
Quinto confronto diretto tra lo svizzero e il tedesco, con quest’ultimo che nei precedenti quattro incontri ha vinto appena un set. Wawrinka cerca conferme dopo il buon esordio contro Paolo Lorenzi, mentre Kohlschreiber si ritrova al terzo turno grazie al ritiro di Dolgopolov nel match precedente, terminato sul 7-6 1-1 in favore dell’ucraino. Già nel secondo gioco del primo set il giocatore tedesco si trova sotto 15-40, dopo aver rimontato giocando con gran coraggio due punti delicati si ritrova a fronteggiare una terza palla break, salvando anche questa. C’è grande equilibrio per il resto del primo set, Wawrinka tiene la battuta senza affanni, Kohlschreiber ottiene pochi punti con la seconda ma non si scompone fino al dodicesimo gioco: il numero 28 del seeding gioca il suo peggior game al servizio e si ritrova sotto 0-40, stavolta la rimonta non riesce e alla quinta palla break Wawrinka riesce a mettere in difficoltà il suo avversario grazie a un dritto molto profondo che induce il tedesco all’errore, concludendo così il primo set. Kohlschreiber accusa il colpo e nel quarto gioco del secondo set cede nuovamente la battuta: sulla palla break Wawrinka è aggressivo sin dalla risposta, per poi chiudere con uno splendido rovescio incrociato. Lo svizzero diventa dominatore della partita, nel sesto gioco va vicinissimo al doppio break ma Kohlschreiber recupera da 0-40 mettendo in fila cinque punti consecutivi. Il verdetto comunque è solo rimandato di qualche minuto e al terzo match point, dopo un’ora e diciassette minuti di gioco, il numero 3 del mondo può festeggiare la qualificazione agli ottavi di finale dove affronterà il sorprendete lucky loser Yoshihito Nishioka.
[10] G. Monfils b. [20] J. Isner 6-2 6-4 (Salvatore De Simone)
Partita senza storia quella in programma in chiusura di giornata sullo Stadium 1 tra Gael Monfils e John Isner. Il francese ha avuto il controllo del match dall’inizio alla fine approfittando di una giornata sottotono dello statunitense. Ci si aspettava una sfida combattuta dato che Monfils è tutt’altro che un mostro di continuità e per via del fatto che Isner è sempre un avversario temibile sul cemento (seppur poco veloce), soprattutto se gioca in casa, ma non è andata così.
Dopo i primi due game di riscaldamento, lo statunitense regala il servizio commettendo tre errori non provocati (i primi di una lunga serie) e anche nella sua battuta successiva si dimostra poco lucido realizzando un doppio fallo che porta il francese a servire per il set con un vantaggio di un doppio break: Monfils non si fa pregare e comodamente incamera il primo parziale.
Nella seconda frazione sembra che la partita possa diventare un po’ più incerta, almeno nei primi giochi; ma al quinto game Isner di nuovo perde la concentrazione e di conseguenza il servizio facendosi recuperare dal 40-15 senza che Monfils faccia nulla di straordinario: fa tutto il numero 22 del ranking sbagliando a man bassa. Basta solo questo break al francese per portarsi a casa l’incontro: il massimo brivido che corre è quello di non sfruttare il primo match point a disposizione ma nel secondo non trema e con un servizio vincente passa al prossimo turno dove se la vedrà con Dominic Thiem.
Ha deluso John Isner che oggi è stato poco incisivo con le sue armi migliori, la battuta (tanto che l’avversario spesso e volentieri ha risposto abbastanza facilmente anche sulle prime dello statunitense) e il diritto, con il quale ha commesso una caterva di errori. Ottimo al contrario Gael Monfils, il quale è rimasto concentrato per tutta la durata del match e ogni tanto ha esaltato il pubblico con qualche colpo spettacolare come è solito fare senza però eccedere nelle sue consuete ‘follie’. Ora lo aspetta però un turno molto più difficile perché Thiem sembra in forma e probabilmente darà più filo da torcere al francese in un match che potrebbe essere molto avvincente.
Gli altri incontri
Il ribaltone arriva nel primo pomeriggio californiano allo Stadium 3. Gli spettatori comodamente seduti per l’inizio della sessione pomeridiana, invece di una veloce anteprima assistono ad una tragedia. Succede che Tomas Berdych (14 ATP) riesca nell’impegnativa impresa di farsi battere dal ventunenne giapponese Nishioka (70), dopo aver vinto in scioltezza il primo set con il punteggio di 6-1 ed essersi trovato avanti 5-2 e servizio nel secondo. A Tomas basta perdere quel turno perché il suo equilibrio si incrini, spreca un match point in risposta nel gioco seguente e da quel momento diventa irriconoscibile. Non centrerebbe neanche un campo di polo, si fa portare al tie break e lo perde.
Incredibilmente Berdych spreca l’occasione di indirizzare l’incontro al terzo restituendo immediatamente il break iniziale concesso da Nishioka. Il mancino del sol levante ci mette del suo, non sbaglia mai e corre come un forsennato rimandando lunghe parabole sulle quali l’avversario perde i riferimenti abituali del suo gioco e accatasta errori a non finire, molti dei quali con l’amato dritto. Mentre il campo viene diviso a metà dall’ombra una strana smorfia simile ad un rictus attraversa il volto del ceco, che perde per la seconda volta consecutiva la battuta. Ci sarebbe tempo per recuperare ma Tomas non c’è più con la testa e continua a sparacchiare a caso. Annulla un match point con un ace in un nono gioco condito da due doppi falli ma dopo la pausa tutto si decide. Un dritto sballato, uno smash che quasi rimbalza prima della rete e un rovescio scentrato decretano la parola fine prima che Nishioka la scriva con un ace. Ora per lui Stan Wawrinka, sempre più difficile.
Giornata di relax invece per lo spagnolo Pablo Carreno Busta (23 ATP), che passa il turno usufruendo di un W/O del connazionale Bautista Agut (17). Affronterà nell’ottavo che non ti aspetti il serbo Dusan Lajovic (106 ATP), che ha negato la prova del nove a Vasek Pospisil (126). Il canadese, autore della maggior sorpresa del torneo con l’eliminazione di Murray, ha perso al terzo dopo essersi imposto nel tie-break del primo parziale ed aver sprecato un vantaggio importante nel secondo. Ma è nel decider che Pospisil la combina grossa. Si porta in vantaggio nel momento ideale con un break all’ottavo gioco, perde il servizio che gli avrebbe dato il 6-3 e gli ottavi, spreca un match point nel decimo e viene punito. Ingannevole il punteggio col quale David Goffin (12 ATP) batte Albert Ramos Vinolas nel loro primo incontro in carriera. Il belga ha sempre comandato il gioco, soprattutto grazie al naturale anticipo e ad un dritto down the line che ha funzionato a dovere. Il mancino Albert di contro non è mai riuscito a trovare la regolarità necessaria per girare lo scambio, che durava troppo poco, a suo favore. David se la vedrà ora con Cuevas, vincitore di Fognini. Primo incrocio per i due nel circuito.
Risultati terzo turno:
[Q] D. Lajovic b. [Q] V. Pospisil 6-7(4) 6-3 7-5
[21] P. Carreno Busta b. [16] R. Bautista Agut rit.
[11] D. Goffin b. [22] A. Ramos Vinolas 7-6(4) 6-4
[27] P. Cuevas b. F. Fognini 6-1 6-4
[3] S. Wawrinka b. [28] P. Kohlschreiber 7-5 6-3
[LL] Y. Nishioka b. [13] T. Berdych 1-6 7-6(5) 6-4
[10] G. Monfils b. [20] J. Isner 6-2 6-4
[8] D. Thiem b. [29] M. Zverev 6-1 6-4
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