[9] R. Federer b. [17] J. Sock 6-1 7-6(4) (da Indian Wells, Diego Barbiani)
Roger Federer torna in finale ad Indian Wells dopo l’assenza forzata del 2016. Lo svizzero ha superato 6-1 7-6(4) il beniamino del pubblico locale Jack Sock e sfiderà in un incontro tutto di marca rossocrociata Stan Wawrinka.
Una partita un po’ a due volti per il numero 9 del seeding, più che altro perché dopo un primo set di assoluto livello ha abbassato forse un po’ troppo i giri del motore, permettendo a Sock di rischiare pochissimo nei propri turni di battuta, concedendo una sola palla break in tutta la seconda frazione e mantenedosi avanti coi turni di battuta, fattore che ha contribuito nelle fasi decisive a prendere coraggio ed a cercare maggiore pericolosità variando attacchi di dritto a discese a rete continue.
Nel primo parziale il gioco di Federer era probabilmente tre categorie sopra l’avversario, che trovatosi sotto 4-1 frutto del break ottenuto sul 2-1, sembrava già senza più idee di gioco e si muoveva sul campo consegnandosi sistematiche all’avversario. Numerosi i vincenti del numero 9 del mondo che hanno strappato applausi al pubblico, neppure troppo diviso tra il tifo per l’ultimo statunitense rimasto nel tabellone ed il grande campione recente vincitore dell’Australian Open.
In 20 minuti il primo set era già andato in archivio. Il secondo ha avuto 30 minuti in più di “vita” ma non c’è stato modo di allungare l’incontro al set decisivo. Sock ha avuto più fortuna al servizio, alzando le percentuali e trovando maggiormente modo di concludere il punto in proprio favore. A parte il turno di servizio sul 2-2, dove è arrivata l’unica palla break concessa della frazione, l’americano non ha mai perso più di due punti, spesso quando era su situazioni di 40-0 o 40-15. Federer era diventato giocabile, questo sì, ma teneva testa senza grandi difficoltà all’avversario. L’unico momento in cui poteva aprirsi un varco, per il numero 17 del seeding, è stato sul 5-4 in suo favore, dove Federer non stava incidendo nello scambio ed il passante di rovescio, con Sock già piazzato a rete, sarebbe stato preda della voleè dell’avversario. Un piccolo aiuto, un nastro che ha deviato la traiettoria, lo ha portato di nuovo in una situazione di controllo.
Nel tie-break Sock è partito più forte, pressando sul punteggio di 1-1 e trovando un minibreak di vantaggio. Sul 3-2, però, di nuovo un nastro favorevole allo svizzero ha portato in corridoio un dritto in fase di palleggio e sul 4-4 un nuovo errore da fondo campo, stavolta in lunghezza, gli è costato il punto decisivo. Sarà dunque finale tutta svizzera, con Federer avanti 19-3 nei precedenti, mai sconfitto sulle superfici veloci.
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