P. Lorenzi b. R. Haase 6-4 6-3 (dal nostro inviato)
In una giornata infernale a causa del caldo, Paolo Lorenzi ha trovato un bel successo contro un avversario sempre imprevedibile come Robin Haase. Non solo, perché nel 6-4 6-3 conclusivo c’è anche il racconto di un match condotto senza grossi problemi fin dall’inizio, non fosse stato per un unico passaggio a vuoto sul 4-0 che ha visto l’olandese riavvicinarsi fino al 3-4.
Importante, in quel caso, il game tenuto sul 4-3. Ancor di più però quello sul 5-4 quando ha saputo rimontare da 0-30 e grazie a 4 punti di fila aggiudicarsi il parziale. Inutile dire che i primi 4 game hanno creato il solco decisivo, più importante semmai far notare come la vera differenza sia arrivata dai primi 2: 16 punti giocati nel primo turno di battuta dell’incontro, 12 nel secondo. 28 punti ed oltre 10 minuti di partita in cui Lorenzi, classe 1981, più “anziano” di 6 anni rispetto all’olandese, ha saputo dominare gli scambi più lunghi facendo valere una condizione fisica superiore.
Non è mai scontato questo aspetto, come poi farà notare lo stesso Lorenzi a fine partita: “È merito soprattutto del mio preparatore, ma anche io mi do sempre un regime estremamente rigido soprattutto durante i tornei. È da qualche anno che faccio un’attenzione maniacale ad ogni dettaglio, dal cibo all’andare a dormire la sera presto”. Adesso per lui ci sarà Stan Wawrinka, contro cui ha perso 2 volte su 2. L’ultima, però, risalente al 2013. Altri tempi, altro Wawrinka (ancora privo di Slam), ma anche altro Lorenzi.
F. Fognini b. K. Kravchuk 0-6 7-5 6-4 (dal nostro inviato)
La partita rocambolesca del giorno, fronte ATP, ha come protagonista Fabio Fognini. Non è una novità e probabilmente non sarà neppure l’ultima, perché col ligure in campo c’è sempre da attendersi di tutto.
Ad un passo dal baratro il ligure, che a parole sue non ha avuto neppure idea di come abbia potuto girarla, si è salvato, evitando una sconfitta che pareva ormai certa, rimontando una nuova volta anche nel terzo set da 4-3 Kravchuk e 0-40. Il vero momento di svolta però è probabilmente arrivato quando il russo si è trovato a servire per il match sul 6-0 5-3. Si notava un aumento della difficoltà, soprattutto a livello emotivo, ma un Fognini particolarmente sotto tono non aveva ancora avuto una sola palla break. Nel terzo punto, dopo uno scambio molto lungo, il russo porta all’errore l’italiano che si è sfogato lanciando la racchetta.
Da lì ha cominciato a giocare meglio, se non altro ad essere più incisivo e meno falloso. È arrivata la conquista del parziale, con Kravchuk che perdeva una nuova volta il servizio ed era sempre più in balia di difficoltà create da lui stesso. È stato bravo nel terzo set a riprendere subito un break di ritardo, ma sul 4-3 non ha potuto sfruttare neppure una delle tre chance di break. Game strano, dove Fognini ha giocato 3 gratuti di dritto consecutivi poi altrettanti vincenti fino al punto del 4-4. Kravchuk successivamente rimontava da 15-40 ma Fognini annullava la chance di 5-4 con un passante in allungo di dritto di grandissimo livello prima di strappare per la seconda volta nel set il servizio all’avversario e di chiudere il match poco più tardi, dopo circa 2 ore e 20 minuti.
Al prossimo turno Jo Wilfried Tsonga, contro cui è sotto 0-4 negli scontri diretti ma son sempre state partite molto combattute.
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