[3] K. Pliskova b. M. Puig 1-6 6-4 6-4 (da Indian Wells, Diego Barbiani)
Karolina Pliskova se l’è vista bruttissima, eppure è riuscita a prevalere su un’ottima Monica Puig ed ad avanzare al terzo turno di Indian Wells dove la attende Irina Camelia Begu (numero 29 del seeding).
Da inizio 2017 Pliskova, ora numero 3 del mondo, sta compiendo degli interessanti progressi. Tra questi, quello di vincere partite pur in giornate negative. La sfida contro la portoricana non può definirsi positiva, perché la ceca ha perso il servizio 5 volte nei primi 5 turni di battuta. Numeri inaccettabili per una giocatrice che deve avere in quel colpo il proprio punto forte.
Come già avvenuto a Melbourne contro Jelena Ostapenko ed a Doha contro Dominika Cibulkova, però, Pliskova sta vincendo diverse partite anche nelle giornate in cui non riesce a giocare bene. Fattore che potrebbe rivelarsi importante più avanti, quando i match conteranno qualcosa più che un sedicesimo di finale in un Premier Mandatory.
Puig è stata bravissima a proporre un pressing asfissiante, a spingere bene da ogni lato ed a trovare tanta profondità che, soprattutto nel primo parziale, hanno creato tanti grattacapi alla sua avversaria. Non era entrata in partita, Pliskova, e già era sotto di un set. Il primo game della seconda frazione ha mostrato che qualche segnale di risveglio c’era, con un break a 15. Il quinto break di fila subito ha però riportato tutto in parità prima che un nuovo game in risposta le desse il definitivo vantaggio.
La campionessa olimpica non si era abbattuta ed ad inizio terzo set ha ritrovato la forza per allungare. Sul 3-0 le possibilità per Pliskova non erano finite, ma non sembravano più del 20%. Ed è su quel poco di speranza che ha costruito la rimonta, tenendo un primo game sullo 0-30 ed arrivando al break sull’1-3 dopo una lunga serie di vantaggi. Sul 3-3 Puig era salita 30-0, ma ha avvertito tanta tensione già sul 30-15. Da lì: una palla steccata da Pliskova è rimasta in campo ma era molto “sporca”, ed il risultato è stato un rovescio lungo sull’out di fondo campo; un doppio fallo sulla palla break, 4-3 Pliskova e servizio. In quel momento, per la prima volta nell’intero incontro, la ceca è passata a condurre. Non perderà più la leadership, concludendo con uno dei tanti servizi vincenti arrivati nell’ultima frangente di gara.
Al prossimo turno la attende la rumena Begu contro cui è indietro 1-0 nei confronti diretti, ma il loro unico precedente risale al torneo di Tokyo del 2011, terminato 1-6 6-3 6-4 per la tennista rumena.
[7] G. Muguruza b. K. Flipkens 6-2 6-3 (Daniele Vitelli)
Match senza storia quello tra la testa di serie numero 7 Garbiñe Muguruza e Kirsten Flipkens. La spagnola, all’esordio nel torneo direttamente al secondo turno, ha avuto pochi problemi a sbarazzarsi della belga, reduce da un primo turno duro e complicato, vinto solamente al terzo set con la stellina americana Cici Bellis, e infastidita da qualche acciacco fisico di troppo. Eppure i precedenti lasciavano supporre che potesse trattarsi di un match equilibrato, data la situazione di parità di due vittorie per parte. L’ultima sfida, giocata lo scorso anno a Maiorca aveva, inoltre, visto prevalere la Flipkens sulla più quotata avversaria. Ma, come in parte dimostra anche questa partita, quando c’è in campo la vincitrice dell’ultimo Roland Garros è difficile fare qualsiasi pronostico.
Il primo set ha un inizio praticamente a senso unico, con la belga che subisce due break nel primi turni di servizio, senza riuscire a concretizzare, a sua volta, un paio di occasioni di controbreak sul servizio dell’avversaria. La tennista iberica ha, quindi, gioco facile nel tenere i suoi game di battuta e chiudere il primo set per 6 giochi a 2. Dopo una lunga sosta, dovuta all’intervento del fisioterapista chiamato dalla Flipkens per farle un massaggio alla schiena, il secondo set inizia sulla falsariga del primo, con la Muguruza rapidamente in vantaggio per 5 giochi a 0. Qui le difficoltà nel tenere constante la concentrazione si manifestano ancora una volta nel gioco della spagnola, che subisce una piccola rimonta da parte della sua avversaria, capace comunque di giocare sprazzi del suo miglior tennis proprio a un passo dalla sconfitta. Meno sciolta nel momento di chiudere il match, Garbiñe commette qualche errore in più, favorito anche dalle variazioni di ritmo tipiche del gioco di Kirsten. Dopo aver recuperato due dei tre break di ritardo, però, la striscia della ex numero 13 del mondo si ferma al nono gioco del set, quando è costretta a cedere al secondo match point.
Ora Garbiñe ha la concreta possibilità di andare avanti nel torneo, lei che non è mai stata capace di spingersi oltre gli ottavi sul cemento di Indian Wells, raggiunti all’esordio nel 2013. Il prossimo turno, infatti, la vedrà favorita nella sfida con la giovanissima Kayla Day, diciassettenne americana autrice dell’impresa del giorno: la vittoria sulla semifinalista degli ultimi Australian Open Mirijana Lucic-Baroni.
[5] D. Cibulkova b. J. Ostapenko 6-4 3-6 6-3 (Francesca Padoin)
Si gioca nello Stadium 3 il terzo match della giornata che vede contrapposte la slovacca Dominika Cibulkova, numero 5 del ranking e la lettone Jelena Ostapenko, numero 64. In questo torneo la tennista slovacca ha raggiunto il suo miglior risultato nel 2014 raggiungendo i quarti, mentre la diciannovenne di Riga è alla prima esperienza nel Combined di Indian Wells ed è reduce dalla partita di due giorni fa che l’ha vista trionfare su Danka Kovinic per 6-4 2-6 7-6(3). Fra le due c’è solo un precedente nel 2016 sull’erba di Eastbourne a favore della Cibulkova, che non perde da Pechino 2016 contro una col ranking inferiore a 60 (la Cornet, 58).
Inizia bene la tennista lettone, guadagnandosi subito un break, immediatamente recuperato dalla Cibulkova nel game seguente complici 4 doppi falli dell’avversaria. Ma la slovacca è generosa e con altri due doppi falli ed un bel vincente incrociato di dritto della Ostapenko cede un ulteriore break. Entrambe faticano molto nel proprio turno di servizio e tenendo solo 15 punti la lettone cede a sua volta il turno. Al quinto game Dominika tiene finalmente la battuta, dopo aver rischiato con una palla uscita fuori di pochissimo dell’avversaria. Ulteriore break al settimo game, con due stupende risposte sulla seconda di servizio che lasciano la slovacca ferma. La Ostapenko, che è una delle 6 classe 1997-99 presenti nel main draw assieme a Bellis, Day, Kasatkina, Konjuh and Osaka, spinge molto fin dall’inizio portando spesso l’avversaria ben oltre la linea di fondo ma producendo anche un bel po’ di gratuiti soprattutto dal lato del rovescio; ma è il servizio che oggi manca ad entrambe ed una certa tattica di gioco. Si cerca di tirare forte senza costruire uno schema ma aspettando l’errore dell’avversaria. Ed è così che, recuperato il break, Cibulkova allunga e conquista il primo set con uno dritto che coglie controtempo la Ostapenko. Secondo set sulla falsariga del primo ma stavolta a favore della lettone che capitalizza quattro break sfruttando il servizio poco incisivo dell’avversaria e ne perde uno. Fiera reazione della slovacca che sul 5 a 3 che, con una serie di risposte vincenti, riesce a recuperare un break. Ma è questione di poco, nel game successivo un dritto a rete consegna il set alla Ostapenko e si va al terzo. Si inizia subito con l’allungo della Cibulkova che viene prontamente fermata nel game successivo. Ma la slovacca reagisce ed infila 5 punti di seguito ad una basita Ostapenko che da 0-40 si trova a cedere il game e richiede il coach, che è anche sua madre, Jelena Jakovleva, durante la pausa, come aveva fatto nel secondo set. Break recuperato e riperso e dopo altri 2 break e più di due ore di gioco all’ottavo game un dritto a rete su risposta profonda della Cibulkova consegna la vittoria a quest’ultima
Altri incontri (Aldo Cutaia)
Elina Svitolina si è salvata al tiebreak del terzo set contro un’ottima Qiang Wang. L’ucraina dovrà senz’altro alzare i giri del motore al prossimo turno, nel suo match con Daria Gavrilova, vittoriosa invece in due set su Yanina Wickmayer. Tutto liscio sia per Johanna Konta che per Caroline Garcia, brave a piegare in due set rispettivamente Heather Watson ed Evgenia Rodina. Le due si scontreranno al prossimo round.
È Mirjana Lucic la prima testa di serie a saltare quest’anno ad Indian Wells, nel tabellone femminile. La croata, da poco trentacinquenne, ha lasciato il passo ad una tennista più giovane di ben 18 anni. Chi non sente il peso dell’età è indubbiamente Svetlana Kuznetsova, che dispone come meglio crede di Johanna Larsson. La svedese, che può contare su buona costanza ma poca spinta, non ha il gioco per contrastare la potenza e resistenza della sua avversaria. Risolta la pratica Larsson, Sveta se la vedrà con l’azzurra Roberta Vinci.
Risultati secondo turno:
[3] Ka. Pliskova b. M. Puig 1-6 6-4 6-4
[29] I.C. Begu b. L. Chirico 6-1 7-5
[18] K. Bertens b. B. Bencic 6-2 6-2
[15] T. Bacsinszky b. M. Niculescu 7-5 6-2
[10] E. Svitolina b. Q. Wang 3-6 6-3 7-6(3)
[24] D. Gavrilova b. Y. Wickmayer 6-2 7-6(5)
[WC] K. Day vs [32] M. Lucic-Baroni 6-4 5-7 7-5
[7] G. Muguruza b. K. Flipkens 6-2 6-3
[5] D. Cibulkova b. J. Ostapenko 6-4 3-6 6-3
Kr. Pliskova b. [33] D. Kasatkina 6-0 6-3
[19] A. Pavlyuchenkova b. [Q] A. Kontaveit 6-4 6-4
[17] B. Strycova b. S. Errani 6-4 5-7 6-2
[11] J. Konta b. H. Watson 6-4 6-4
[21] C. Garcia b. [LL] E. Rodina 6-3 6-3
[26] R. Vinci b. M. Brengle 7-6(5) 6-4
[8] S. Kuznetsova b. J. Larsson 7-6(3) 6-4
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