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Federer: “Quando ti senti male non sai mai bene cosa fare”

Ti sei mai trovato in una posizione come quella di Nick? 
Si, un anno fa ero a Miami, avevo una sensazione di malessere e non potevo giocare contro del Potro. Quando sei infortunato è più facile, quasi, perché sai che non puoi giocare. Mentre quando ti senti male non capisci bene magari a volte hai appena perso tanta energia durante la notte e non ti senti bene per questo. Lui sa come sta, quanto è malato e cosa sta succedendo. Vuole essere sicuro in questo momento, e lo capisco. È difficile per il giocatore, ed è difficile per i tifosi, per l’avversario. Ma io sono l’ultimo che può lamentarsi visto quello che sto passando. Nel complesso, si tratta di una situazione difficile, e lo sport è così. Penso che i fan lo sanno. È questo che sono venuto a spiegare. Il tennis va avanti, lo sai.
Gli auguro, naturalmente, di star bene presto.

Cosa cambia nella preparazione per le semifinali? La rende più facile? Farai più allenamenti o cosa?
Mi stavo effettivamente scaldando questa mattina qui in questo campo, e poi, quando sono tornato negli spogliatoi, ho scoperto che non dovevo giocare. Potrei tornare ai campi di allenamento e parlare con l’allenatore in seguito. Ma voglio anche rilassarmi e passare un po’ di tempo con la famiglia.

Parlaci un po ‘di come è nata quella canzone.
In Australia abbiamo avuto uno dei giorni di riposo e siamo usciti con Tommy, Grigor e David Foster. Per divertici un po’ abbiamo canticchiato e allora ho pensato: cantiamo! Io in realtà non so le parole molto bene, quindi stavamo leggendo su iPhone. Poi abbiamo pensato che era troppo divertente per non metterlo sui social media e così l’abbiamo messo. Le persone si sono divertiti tantissimo, ridevano di noi, e ho pensato che fosse eccezionale. Qui ci siamo rivisti e abbiamo pensato che avremmo potuto farlo di nuovo, ma questa volta tipo su un playback. Così sembrano un bel suono e non canti di cani e gatti come in in Australia!

Redazione

La redazione di Ok Tennis è formata da rappresentanti di tutte le minoranze tennistiche esistenti al mondo. Inoltre, è conforme alla Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen emanata il 26 agosto 1789.

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