[5] R. Nadal b. F. Fognini 6-1 7-5
E così Rafa ci riprova. Per la quinta volta in carriera Nadal giocherà la finale del Masters 1000 di Miami, uno dei pochi titoli che ancora mancano alla sua pluridecorata carriera. Le speranze e i sogni di Fabio Fognini si infrangono contro il numero 5 del seeding, che impiega un’ora e mezza esatta per battere il tennista ligure per l’ottava volta in carriera su undici confronti diretti.
Niente da fare per l’azzurro, la speranza di battere Rafa come accaduto per tre volte nel 2015 è risultata debole sin dall’inizio, con un primo set consumato in 25 minuti tra tanti errori e pochi spunti positivi. Sono stati proprio i gratuiti di Fabio a spianare la strada a un Nadal “normale”, bravo a mantenere un’ottima percentuale al servizio ma aiutato anche dall’impalpabilità di Fognini in risposta. Due break consecutivi – di cui il secondo subito dopo essere stato avanti 40-0 – hanno portato il set tra le mani di Nadal, mentre Fognini alle prese con un fastidio al braccio destro ha cercato di scuotersi in avvio del secondo parziale. Non ci è riuscito subito: ha dovuto annullare una palla break nel primo gioco e recuperare da 0-40 nel terzo, poi ha trovato più continuità, gli errori sono diminuiti a favore dei vincenti.
Di vere occasioni per mettere paura a Nadal però non ce ne sono state, forse una sola, uno spiraglio sul 4-3 30-30: un passante di rovescio fuori non di molto che poteva significare palla break, quella che Fognini non ha visto per tutta la partita. La sesta del set è stata invece quella buona per Nadal, omaggiato da due ingenuità del numero 1 azzurro: una palla corta out sul 30-30 e un doppio fallo sul punto successivo, con lancio di racchetta a segnare una resa arrivata pochi secondi dopo con un altro turno di servizio impeccabile di Nadal.
Al di là del rammarico per una semifinale senza storia, Fognini può lasciare la Florida con un grande risultato, 360 punti preziosi e tanta fiducia per la sfida di Davis e l’inizio della stagione sulla terra; Nadal invece giocherà domenica la quaratatreesima finale in un Masters 1000, la quinta a Miami dove curiosamente arriva in fondo ogni tre anni: perse da Federer nel 2005, da Davydenko nel 2008 e da Djokovic nel 2011 e 2014. Per conquistare il titolo numero 70 potrebbe dover battere lo stesso Federer, in quello che sarebbe il terzo “Fedal” in pochi mesi, nella location che diede inizio alla loro rivalità nel lontanissimo 2004. Il tutto a patto che Nick Kyrgios non metta i bastoni tra le ruote allo svizzero, ma per scoprirlo basterà aspettare solo poche ore.
Coco Gaugg e Zheng Qinwen sono giunte in finale nel match che metterà in palio…
C'è anche Flavio Cobolli al Fan Village delle Nitto ATP Finals di Torino. Ventiduenne romano…
Finisce malissimo l'avventura alle WTA Finals di doppio per sara Errani e Jasmine Paolini, che…
Finale rocambolesco per il girone verde, che aveva visto ieri pomeriggio il forfait di Jessica…
Jannik Sinner da una parte, Carlos Alcaraz dall’altra. Questo il verdetto del sorteggio dei gironi…
Elena Rybakina è riuscita nell'unico vero compito rimastole: lasciare Riyad con buone sensazioni in vista…