La sorpresa degli ottavi al Dubai Duty Free Tennis Championships porta la firma di Evgeny Donskoy o forse meglio dire di Roger Federer che magari ha pensato di mettere qualche minuto in più sulle gambe e ha prolungato il match contro il numero 116 del mondo, arrivato dalle qualificazioni, finendo col perderlo. Anche Donskoy, come mille prima di lui, ha pagato lo scotto dell’esordio con la leggenda, cominciando a giocare praticamente nel settimo game, quando il primo set era praticamente già finito. Una volta smagatosi – e complice un Federer che faceva fatica a rimanere con la testa del match, fino a prendersela con dei riflettori un po’ come fosse Galliani – Donskoy non correva più rischi col proprio servizio, tenuto sempre con grande sicurezza. Era invece Federer a dover salvare un set point al decimo game, aiutato da un dritto lunghissimo del russo. Il tiebreak sembrava scritto soprattutto quando Federer andava a servire sul 6-4. Lì Donskoy sparava una fucilata in risposta che annullava il primo match point. Il secondo lo annullava col proprio servizio e sul terzo ancora era Federer a fare un vero e proprio scempio. A questo punto non si poteva più esimere Donskoy dal chiudere il set e trascinarlo al terzo. Federer ha continuato abbastanza svogliato e neanche l’omaggio del sesto game di Donskoy è stato sufficiente, perché al momento di servire per il match, Federer è riuscito a farsi brekkare. E visto che non era troppo contento ha continuato l’incredibile serie negativa provando a regalare il match ad un Donskoy sempre più incredulo.
Federer ha forse pensato che fosse davvero troppo per l’affettuoso pubblico di Dubai e in dirittura d’arrivo ha recuperato, a zero, il break di svantaggio. Nel tiebreak sembrava decidersi a mettere un po’ d’attenzione ma dal 5 a 1 ha perso sei punti di fila e il match.
Inutile commentare oltre, la partita è solo da dimenticare, perché lo svizzero non ha offerto uno spettacolo edificante. Buon per Donskoy che potrà dire di avere un H2H positivo con Roger Federer. Ma non è stata una cosa seria.
In precedenza l’olandese Robin Haase aveva battuto in rimonta 3-6 6-3 6-4 il ceco Tomas Berdych, quinta forza del torneo. Partito subito bene al servizio, Berdych ha vinto il primo set grazie all’unica palla break offerta dall’olandese nell’ottavo game. Nel secondo parziale, scappati veloci i primi game, l’olandese ha iniziato a prendere le misure in risposta togliendo sicurezza al ceco e, dopo aver fallito due palle break nel quarto game, è andato a segno nel sesto chiudendo a sua volta 6-3. Nel terzo parziale Berdych si è fatto incastrare dal gioco di Haase, che ha messo in campo una solida resistenza riuscendo a trasformare situazioni difensive in offensive. Senza riferimenti, il ceco ha iniziato a tentennare al servizio senza essere più decisivo in risposta. Il break per l’olandese era nell’aria ed è arrivato al nono game. Andato a servire per il match, Haase si è fatto sorprendere da tre fucilate di Berdych che gli sono valse tre palle del controbreak. L’olandese però è rimasto lucido e le ha annullate con grande intelligenza e, dopo aver fallito il primo match point, ha messo a segno due ace consecutivi con cui ha chiuso la partita.
Nessun problema per il numero uno del mondo, Andy Murray, che ha vinto 6-2 contro lo spagnolo Guillermo Garcia Lopez. Costretto subito a fronteggiare una palla break nel game d’apertura, Murray ha avuto bisogno dei consueti due game d’ambientamento per trovare il ritmo e procurarsi il break nel quarto game. Da quel momento in poi è andato via come un treno chiudendo il primo parziale 6-2. Senza pietà Murray si è avventato sul secondo set senza concedere a Garcia Lopez neanche un game.
La giornata si è aperta con il lottatissimo derby spagnolo tra Roberto Bautista Agut, sesta testa di serie e Fernando Verdasco, vinto da quest’ultimo 6-4 3-6 7-5. Nel primo set i servizi non sono stati decisivi e i due si sono scambiati break a ripetizione. I lunghi scambi da fondo hanno decretato l’esito del parziale con entrambi a cercare di prendere in mano gli scambi con il diritto ed è stato Verdasco a comandare più spesso chiudendo 6-4. Nel secondo set sono entrati in gioco i servizi, entrambi si sono salvati nel terzo e quarto game finchè Bautista Agut, approfittando di un calo di rendimento di Verdasco, è riuscito a strappargli il servizio nel sesto game, che ha deciso il parziale in suo favore. Nel terzo set è stato Verdasco ad allungare per primo procurandosi il break nel quarto game e salendo poi 4-1. Bautista si è rifatto sotto recuperando lo svantaggio ma è stato ancora una volta Verdasco ad essere più aggressivo in risposta ed è stato ripagato con l’ultimo break che gli ha regalato la vittoria.
Sul campo 1 intanto il tedesco Philipp Kohlschreiber ha battuto con un doppio 6-4 il ventunenne russo Daniil Medvedev. I servizi hanno deciso l ‘andamento di gran parte del primo set fino a quando il russo, in vantaggio 4-3, non è riuscito a trasformare due palle break giocate molto bene dal tedesco. Medvedev si è innervosito e Kohlschreiber ha colto l’attimo mettendo ulteriore pressione al suo avversario e, con tre risposte fulminanti, non si è lasciato scappare il break che l’ha portato a servire per il set tenendo a zero il suo turno di battuta. Nel secondo set Kohlschreiber ha concesso solo due punti sul suo servizio e si è giocato solo sul servizio di Medvedev, incaponito a tirare sempre più forte per sfondare il tedesco che invece ha giocato in appoggio procurandosi un vantaggio dopo l’altro fino a quando, nel nono game, ha fatto il break e ha chiuso il match tenendo ancora a zero il suo servizio.
Tutto facile per Lucas Pouille, settima testa di serie che ha battuto 6-1 6-4 il qualificato rumeno Marius Copil. Travolto nel primo set, Copil è rimasto attaccato al punteggio nel secondo set senza però riuscire a mettere a segno l’affondo decisivo, cosa che invece ha fatto Pouille nel quinto game permettendogli di chiudere il parziale 6-4.
Vittoria anche per Gael Monfils, l’altro francese in tabellone e testa di serie numero 4, a cui sono serviti tre set per avere la meglio sul britannico Daniel Evans chiudendo il match 6-4 3-6 6-1. Il break messo a segno da Monfils nel game d’apertura ha deciso il primo parziale giocato per il resto in sostanziale equilibrio. Partito ancora con un break di vantaggio nel secondo set, il francese però non è riuscito a mettere le mani definitivamente sul match travolto dalla reazione di Evans che si è fatto più aggressivo iniziando a giocare ad un ritmo altissimo. Monfils è andato in crisi con il servizio, ceduto tre volte di fila e, nonostante sia riuscito ha riprendersene uno, non gli è bastato per riportare il conto in parità. Nel set decisivo, il francese si è trovato 3-0 approfittando di un calo di tensione di Evans dovuto alle energie psico-fisiche spese fino a quel momento e gli è bastato tenere alta l’attenzione per chiudere 6-1.
A chiudere i match di giornata, la vittoria del bosniaco Damir Dzumhur che, dopo aver battuto Wawrinka al primo turno, si è qualificato ai quarti grazie alla vittoria 6-3 6-4 contro lo spagnolo Marcel Granollersin in una partita decisa dalla resistenza ad oltranza su scambi infiniti.
Domani, con inizio alle 12.00 (ora italiana) si apriranno i quarti di finale con Robin Haase contro Damir Dzumhur, seguiti dal match tra Gael Monfils e Fernando Verdasco. In sessione serale, Andy Murray se la vedrà con Philipp Kohlschreiber, seguito da Lucas Pouille contro la sorpresa Evgeny Donskoy.
Risultati:
[1] A. Murray b. G. Garcia-Lopez 6-2 6-0
[Q] E. Donskoy b.[3] R. Federer 3-6 7-6(7) 7-6(5)
[4] G. Monfils b. D. Evans 6-4 3-6 6-1
R. Haase b. [5] T. Berdych 3-6 6-3 6-4
F. Verdasco b. [6/WC] R. Bautista Agut 6-4 3-6 7-5
[7] L. Pouille b. [Q] M. Copil 6-1 6-4
P. Kohlschreiber b. D. Medvedev 6-4 6-4
D. Dzumhur b. M. Granollers 6-3 6-4
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