Quell’11 marzo di dieci anni fa, Guillermo Canas nemmeno avrebbe dovuto esserci in campo. Ricordate la storia? L’argentino fu pizzicato positivo in seguito a un controllo antidoping avvenuto nel torneo di Acapulco e squalificato per due anni a partire dal giugno 2005. Avrebbe dunque potuto far ritorno in campo soltanto nell’estate del 2007. Invece il Tas gli ridusse la squalifica di 9 mesi e lui poté riprendere l’attività dal settembre del 2006, addirittura vincendo il Challenger di Belem.
Ma ce n’era addirittura un altro di motivo per il quale Canas non avrebbe dovuto essere in campo quel giorno: nelle qualificazioni perse contro il tedesco Waske e fu ripescato soltanto come Lucky Loser. Quando si dice il destino…
Federer invece era all’apice della sua gloria. Con il decimo Slam appena conquistato in Australia e l’ultima sconfitta che risaliva addirittura al lontano torneo di Cincinnati, quando dovette arrendersi al secondo turno a un giovanotto di belle speranze, un certo Andy Murray. Dopodiché, 7 tornei vinti a cavallo tra 2006 e 2007 (Us Open, Tokyo, Madrid, Basilea, Masters Cup, Australian Open e Dubai) con 41 vittorie consecutive, a soli 5 successi dal record di un altro argentino, Guillermo Vilas.
Va da sé, i pronostici della vigilia erano tutti per il fuoriclasse svizzero e non avrebbe potuto essere altrimenti. E invece… Invece il match racconterà tutta un’altra storia. Canas è letteralmente indemoniato, mentre Federer in una di quelle (rare in quel periodo) giornate in cui niente sembra filare per il verso giusto. Il servizio va a corrente alternata, il dritto non va proprio. Il break è nell’aria e arriva puntuale nel quinto gioco: 3-2 Canas.
Ma la reazione arriva immediatamente e Federer si riporta al comando sul 4-3. La svolta dell’incontro arriva sul 5-4 in favore dell’elvetico, che non sfrutta due palle del set e si ritrova anziché 6-4 in suo favore sul punteggio di 5-5. La partita, incredibilmente, finisce lì. Nel gioco successivo Canas breakka Federer e chiude poi senza problemi il set sul 7-5.
Nel secondo set ci si attenderebbe la reazione del numero uno del mondo, ma è ancora una volta l’argentino a mettere la freccia e scappare prima sul 3-1, poi sul 5-2. Paura di chiudere? Nessuna. L’ennesimo dritto sbagliato di Federer certifica la sorpresona: 7-5, 6-2 Canas e addio record di Vilas per Federer.
Potrebbe ripartire subito lo svizzero, dal successivo torneo di Miami. Ma chi trova sulla propria strada? Proprio lui, ancora Canas! Rivincita? Nemmeno per sogno. Stavolta la sfida sarà più combattuta, ma per la seconda volta consecutiva sarà l’argentino a spuntarla: 7-6 (2), 2-6, 7-6 (5).
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