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WTA Dubai: Kerber lotta ma si arrende a Svitolina (ed alla schiena)

[5] E. Svitolina b. [1] A. Kerber 6-3 7-6(3)

Come a Pechino, e come anche ad inizio anno a Brisbane, Elina Svitolina prevale contro Angelique Kerber. Per l’ucraina il 6-3 7-6(3) raccolto in un’ora e tre quarti vale la prima finale in carriera in un Premier 5, portandola ad un solo successo dal diventare la prima tennista ucraina nella storia ad entrare in top-10.

Una partita che difficilmente verrà messa al livello dei 9 precedenti tra le 2 giocatrici a causa della giornata molto negativa della tedesca, vittima di problemi fisici alla parte bassa della schiena che al primo importante banco di prova della sua settimana non le hanno permesso di interpretare la partita come sperava. Anzi, l’atteggiamento fin troppo aggressivo della tedesca era una chiara indicazione che qualcosa non stava funzionando come nei giorni scorsi.

I 20 errori gratuiti maturati nel primo set non sono un numero che si vede normalmente associatp da una giocatrice che dovrebbe fare della costanza la propria arma migliore. Oggi, però, una condizione fisica andata peggiorando nel corso del match l’ha costretta a forzare più del dovuto ed a cercare la chiusura del colpo sempre con troppa fretta. La svolta, probabilmente, è arrivata sul 3-3 40-15, quando ha ceduto 4 punti di fila che hanno riportato la sua avversaria avanti di un break dopo quello conquistato nel terzo game e perso una manciata di minuti più tardi. Dalla fine del settimo al termine dell’intero parziale sono arrivati 12 punti ad 1 per Svitolina, con Kerber che non riusciva a colpire la palla come voleva e, scomposta, la faceva terminare a metà rete.

Questa tendenza è andata accentuandosi nel secondo parziale, quando comunque era riuscita a partire con un break di vantaggio, ma nella circostanza erano molti i demeriti della sua avversaria. Nei 3 game successivi è calata ancor di più, costretta poi a chiamare il fisioterapista per un medical time out. Al rientro in campo solo le difficoltà della sua avversaria nel chiudere l’incontro le hanno permesso di rifarsi sotto. Correva male, spesso rinunciava ad andare sulla palla. Eppure quando l’ucraina si è portata al servizio per chiudere il match non è riuscita a farlo suo. Kerber ha provato a dare tutto quel poco che aveva, continuando a forzare oltre i suoi standard ma riuscendo a non muoversi troppo lungo il campo. Qualche buona soluzione, ma anche l’evidente tensione della numero 13 del mondo, ed ecco il sesto break del parziale.

In questa nuova (ed inattesa) fase dell’incontro gli equilibri erano cambiati, ma soprattutto per colpa di Svitolina che si è fatta sopraffare dalla paura di non chiudere finendo per essere lei quella che rincorreva, Kerber invece faceva quel che poteva muovendosi in maniera molto controllata e giocando sempre in spinta, ma gestendosi meglio, fiutando probabilmente le fatiche della sua rivale che dal 5-2 si è ritrovata sotto 5-6 e servizio per la numero 2 del mondo. Non poteva però durare la tattica della tedesca, che di fatti non è riuscita a chiudere il parziale e nel tie-break, alla lunga, ha ceduto all’incapacità di giocare come avrebbe voluto.

Svanisce la sua possibilità di tornare numero 1 del mondo in questa settimana, potrà riprovarci ad Indian Wells, con 2 settimane di riposo che non potranno che farle del bene.

[10] C. Wozniacki b. A. Sevastova 6-3 6-4

Non c’è stata la passeggiata che lo scorso settembre aveva regalato la semifinale dello US Open a Caroline Wozniacki. Il diverso contesto, forse una maggiore libertà nella testa di Anastasija Sevastova hanno permesso di vedere più lotta ed un incontro rimasto gradevole fino alla fine.

Non è cambiato il risultato finale, ma questo è solo merito di una giocatrice, la danese, che da 2 settimane sta giocando un tennis molto solido e regolare, riavvicinandosi pian piano alla top-10. Non sarà un traguardo raggiungibile in caso di vittoria domani, ma verrebbero messi diversi presupposti per renderlo fattibile dopo la trasferta Indian Wells-Miami.

Il primo set è stato deciso dall’unica palla break che le 2 giocatrici hanno visto. Sul 4-3 per la danese, Sevastova ha sentito un po’ di più la pressione ed ha finito per capitolare. Nel secondo l’allungo della numero 16 del mondo sul 3-2 non è stato decisivo perché la lettone, che non ha sfruttato la chance di rientrare subito nel sesto game mancando un vantaggio di 0-40, ha capitalizzato la chance sul 3-4, perdendo però un nuovo turno di battuta nel nono game.

Seconda finale consecutiva per Wozniacki, non capitava dall’accoppiata US Open-Tokyo 2014.

Diego Barbiani

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