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WTA Dubai: Bellis super contro Radwanska, altra vittoria per Kerber

C. Bellis b. [5] A. Radwanska 6-4 2-6 6-2

Compirà 18 anni il prossimo aprile, ma già è vicina alle prime 90 vittorie in carriera. Catherine Cartham Bellis, conosciuta da tutti col soprannome di “CiCi”, coglie la vittoria più bella della sua giovanissima carriera dopo quella inattesa dello US Open 2014 contro Dominika Cibulkova, allora numero 10 del seeding. Agnieszka Radwanska, numero 6 del mondo, è stata battuta 6-4 2-6 6-2 e per la terza volta su 5 tornei giocati in stagione manca l’approdo in un quarto di finale, lei che nel 2016 aveva cominciato la stagione con almeno la semifinale in altrettanti appuntamenti.

Una partita, quella odierna, dominata più nel gioco che nel punteggio, perché il set perso, che corrisponde anche al primo ceduto dalla statunitense in tutto il torneo, è scivolato via a causa soprattutto dei tantissimi gratuiti concentrati da metà parziale in poi, dal 2-1 Radwanska, concluso poi con un doppio fallo sul set point.

Quanto fatto vedere però nel primo e nel terzo parziale dimostra quanto Bellis abbia meritato. Due parziali quasi impeccabili, giocati con tanta attenzione ed una sicurezza di cui forse potrebbe anche meravigliarsi. Per Radwanska, nonostante la maggiore esperienza, c’era una difficoltà enorme nel vincere i punti. Al di là di un gioco comunque che necessita tanto lavoro “ai fianchi”, neppure il suo tennis fatto di variazioni ed imprevedibilità ha scalfito quella che era una solidissima statunitense, che ribatteva i tentativi di attacco e si faceva trovare sempre pronta nel momento di concludere.

Passavano i game, ma non quella sensazione di superiorità netta di Bellis nell’avere in mano il gioco. Questo è forse il particolare più sorprendente: Radwanska non ha mai inciso, non riusciva a trovare la strategia per togliere questa sensazione di sicurezza alla sua avversaria che grazie al break nel settimo game (dove la polacca era avanti 30-0 prima di farsi recuperare) prendeva ancora più coraggio e con ordine, ma con altrettanta decisione, confermava il vantaggio e chiudeva poi il parziale.

Nel secondo, come detto, la musica è un po’ cambiata, ma più che una crescita della numero 6 del mondo c’è stato il passaggio a vuoto della sua avversaria, quasi impercettibile se confrontato i numeri tra primo e secondo set (16 gratuiti nel primo, 18 nel secondo… ma con 2 game in meno giocati). Poi, nel terzo, il primo passaggio a vuoto di Radwanska è bastato per riportare l’inerzia sui binari californiani. Il break ripreso per l’aggancio sul 2-2 è stato anche l’unico momento del match in cui la polacca ha veramente messo in mostra il suo miglior tennis anche in risposta, poi, di nuovo, il buio. Beliis con determinazione ha ripreso il vantaggio e da lì al 6-2 è stato un personalissimo show con un tanto bel gioco, soffrendo qualcosa solo al momento di chiudere, ma approfittando anche lì della scarsa precisione della sua avversaria che sul 30-30 ha cercato un’accelerazione di rovescio (che sarebbe stata tra le pochissime vincenti messe a segno) finita ancora una volta sotto il nastro.

Tanti i problemi evidenziati da Radwanska: oltre al problema del gioco senza soluzioni offensive anche i tanti errori commessi durante tutto il match. 5 i doppi falli commessi in soli 3 game ad inizio del parziale decisivo, numerose le circostanze in cui andava a rete senza troppa convinzione e non riuscendo ad essere decisiva coi suoi colpi di volo. Bellis, quasi incredula, festeggia così il primo quarto di finale in un Premier 5 a neppure 18 anni. Domani, per lei, ancora la sessione serale contro una tra Caroline Wozniacki e Kateryna Bondarenko.

[1] A. Kerber b. M. Puig 6-2 6-3

6 mesi e 10 giorni fa Monica Puig vinceva a Rio de Janeiro quello che si rivelerà essere uno dei match più importanti della carriera. Il 6-4 4-6 6-1 inflitto ad Angelique Kerber è valso non solo l’oro olimpico, ma per una nazione come Porto Rico vuol dire rimanere scolpito nell’eternità, soprattutto se ha rappresentato la prima medaglia d’oro nella storia dell’isola centroamericana e la prima medaglia in assoluto di un’atleta femmina.

Oggi, la tedesca, ha saputo rialzare la testa e se per i numeri il 6-2 6-3 vuol dire solo 85 punti (la differenza tra quelli che si assegnano per gli ottavi, 105, e per i quarti, 190) la giocatrice di Brema ha comunque molto da sorridere. È la prima top-50 battuta dall’inizio dell’anno, la prima vittoria arrivata con una prestazione convincente e priva di cali dall’inizio alla fine.

Nel primo set sono arrivati 5 game di fila dal 2-1 Puig, un po’ troppo fallosa oggi, ma portata spesso all’errore dalla stessa Kerber, molto presente in fase difensiva e bravissima a recuperare uno 0-40 nell’ultimo game prima di chiudere il parziale. È poi girato tutto a suo favore, con il Puig che ad inizio del secondo parziale non ha approfittato di una nuova situazione favorevole con altre 2 palle break non sfruttate ed ha perso il servizio subito dopo, subendo anche dei contrattacchi micidiali come questo dopo uno scambio giocato tutto in pressione

Alla fine il sesto match vinto della sua stagione potrebbe avere un discreto peso nell’economia del suo futuro, perché in questo match si è visto ancor più di ieri la Kerber degli ultimi anni. Arrivare numero 1 del mondo così tardi come lei, a 28 anni, e senza un pedigreè alle spalle che potesse far pensare a quei risultati raccolti in 10 mesi, provocherebbe discreti contraccolpi a chiunque. Servirà tempo, la vittoria di oggi non sistema nulla ma aiuta se non altro a guadagnare vittorie e qualche granello di fiducia.

Risultati odierni:

[1] A. Kerber b. M. Puig 6-2 6-3
C. Bellis b. [4] A. Radwanska 6-4 2-6 6-2
[5] E. Svitolina b. C. McHale 4-6 6-4 6-3
A. Konjuh b. [8] E. Vesnina 3-6 6-4 7-6(4)
Q. Wang b. K. Mladenovic 6-1 6-4
L. Davis b. E. Makarova 4-6 6-1 6-3

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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