Al termine di una giornata che sembrava impossibile da condurre in porto, il WTA Premier di Doha ha le sue finaliste: a contendersi il titolo domani saranno Karolina Pliskova e Caroline Wozniacki, entrambe vincitrici di 2 partite nel complicatissimo venerdì degli Emirati.
La ceca ha concluso il proprio match contro Dominika Cibulkova poco prima delle 11 di sera ora locale, mentre la danese, che alle 8 di sera aveva cominciato il suo match di quarti di finale contro Lauren Davis, è stata costretta ad essere di nuovo in campo 2 ore dopo il termine della sua partita per sconfiggere Monica Puig.
Gli organizzatori non hanno potuto rinviare le 2 semifinali a domani e far disputare la finale di domenica un po’ per tradizione (in un paese arabo la domenica è un giorno lavorativo) ed un po’ perché proprio di domenica prende il via il WTA Premier 5 di Dubai, anch’esso con la finale da giocare al sabato. Se avete presente quello che succede a fine settembre con il trittico Tokyo-Wuhan-Pechino, con la finale in Giappone che si gioca di domenica ed il torneo successivo (Premier 5, come Dubai) con la finale al sabato, saprete anche che chi arriva in fondo al primo torneo arriva poi stremata in quello successivo.
Ad inizio giornata, con ancora 3 quarti di finale su 4 da giocare, la più svelta è stata Puig che, partendo dal 2-1 nel terzo set contro Daria Kasatkina, ha annullato il miniparziale di 3-0 della sua avversaria chiudendo al terzo match point per 4-6 7-5 6-4. Poi, mentre Karolina Pliskova e Shuai Zhang completavano il primo set, sul campo 1 anche a causa del ritardo nell’asciugare il campo si è cominciato con più ritardo. Tempismo pessimo, perché mentre la ceca conduceva 6-2 1-0 e servizio sulla cinese, la danese aveva appena completato un game (dopo quello vinto ieri) ed è tornata la pioggia. Uno scroscio inizialmente breve, poi mentre stavano asciugando ne è arrivato un secondo molto più forte e duraturo.
Si è potuto ricominciare solo verso le 19:30 ora locale, con Pliskova e Zhang ancora in campo per prime mentre sull’1, ancora, si stavano verificando dei ritardi. Karolina ha impiegato appena 10 minuti per concludere la sua partita 6-2 6-0 contro una Zhang in totale confusione. Wozniacki, invece, è venuta a capo di un primo set giocato molto male a causa, ancora, del tempo. Se la pioggia era sparita, era tutto merito del fortissimo vento che spirava sui celi dell’Emirato. In questo modo, però, la partita non riusciva a decollare per via delle strane traiettorie che prendeva la pallina a seconda delle continue folate.
Il solo primo set è durato un’ora e venti e se l’ex numero 1 del mondo si è aggiudicato questo importantissimo snodo è stato grazie al bel recupero sul 5-4 Davis 40-15 dove, soprattutto nel primo caso, ha giocato un rovescio lungolinea ad occhi chiusi che ha preso in controtempo l’avversaria. Nella seconda frazione tutto molto facile, con il punteggio finale che l’ha vista concludere vittoriosa per 7-5 6-1.
La prima semifinale, tra Pliskova e Dominika Cibulkova, è stata ancor più danneggiata dal vento. Le folate entravano nello stadio e, causa tribune piuttosto alte, l’effetto che si creava era quello di un mulinello che faceva, anche qui, decollare tutti i tentativi di chi accelerava dal lato alla sinistra della giudice di sedia, mentre chi stava dall’altro lato poteva spingere più forte possibile perché si trovava controvento.
Nonostante il 3-0 nei precedenti in favore della slovacca, la partita perdeva tantissimi fattori (come la capacità della stessa Cibulkova di far muovere la sua avversaria) e dava modo a Pliskova di far valere, per la prima volta nei loro confronti, tutta la propria potenza. Soprattutto con gli ace, la ceca è stata devastante. 21 servizi “puliti”, tanti altri quelli non risposti. In una situazione del genere Cibulkova aveva pochissime chance e la sua partita era fatta tutta di sacrificio e cinismo non appena si presentava la minima occasione.
Se sul 4-2 0-30 del primo set non ha molto da recriminare, perché la sua avversaria ha sempre giocato ben trovando le righe, sul 4-3 si è fatta aggredire per la prima volta nell’incontro perdendo poi la battuta alla terza occasione concessa, che ha fatto da preludio al nuovo break sul 4-5 in favore della numero 3 del mondo. Il secondo parziale ha visto nuovamente la numero 5 partire meglio, con un vantaggio di 4-0 che però si è ridotto fino al 4-3. Due turni di servizio a zero e la partita che si avviava così al terzo set. Tanto equilibrio fino al 3-3, poi la svolta: come già accaduto in Australia, Cibulkova ha mancato la chance di prendere un break fondamentale nel settimo game del terzo set (allora fu contro Ekaterina Makarova al terzo turno) e subito dopo ha ceduto la battuta, con Pliskova che ne ha approfittato per chiudere 6-4 4-6 6-3 alla prima occasione ed a guadagnare l’accesso alla seconda finale del suo 2017, confermandosi terza forza del ranking ed allungando su Simona Halep e la stessa Cibulkova.
Nell’ultimo match, infine, Wozniacki ha avuto la meglio su Monica Puig con un 6-1 6-2 in meno di un’ora, risparmiando energie per la delicata finale di domani. I precedenti la vedono avanti per 3-0, ma sono tutti piuttosto datati e tutti finiti al terzo set: 5-7 6-3 6-3 a Miami 2013, 6-7 6-3 6-3 a Monterrey 2014, 6-1 3-6 6-2 ad Istanbul 2014. Tre anni più tardi, gli equilibri sembrano essersi assottigliati ancor di più.
Riepilogo
semifinali:
C. Wozniacki b. M. Puig 6-1 6-2
[2] K. Pliskova b. [3] D. Cibulkova 6-4 4-6 6-3
quarti di finale:
M. Puig b. D. Kasatkina 4-6 7-5 6-4
C. Wozniacki b. [Q] L. Davis 7-5 6-1
[2] K. Pliskova b. S. Zhang 6-2 6-0
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