Interviste

Pouille: “Tsonga è più esperto di me ma io sono pronto per la finale”

Lucas Pouille ha raggiunto la sua prima finale all’Open 13 di Marsiglia battendo in semifinale Richard Gasquet e per conquistare il titolo dovrà superare un altro connazionale, Jo Tsonga che in questo periodo sembra molto in forma. Ma il vincitore dell’ultima edizione di Rotterdam la sua terza corona nella città provenzale se la dovrà sudare perché l’avversario non è certo di quelli comodi. Pouille infatti è un tennista dal gioco piuttosto completo in grado di variare molto, di aggredire in modo asfissiante e di dare problemi a chiunque: ne sa qualcosa Rafael Nadal, che proprio dal giocatore nato a Grande-Synthe è stato eliminato agli Us Open 2016 in una partita conclusa al quinto set. Tsonga è più abituato di lui a disputare finali ma Pouille ha mostrato in quest settimana, soprattutto ai quarti contro la giovane promessa Medvedev e nella semifinale, di avere il tennis per trionfare nel torneo francese; dunque, nonostante la maggiore esperienza del collega nelle paritte importanti, è pronto per l’ultimo att: come ci ha detto in una conversazione dopo il match vinto contro Gasquet.

D: Richard ha detto che si sentiva un po’ stanco. Pensi che la sua stanchezza sia stata importante oggi?
R: “Beh sai, io ero concentrato solo su me stesso. Non saprei dire; certo lui ha giocato un match molto duro ieri contro Monfils e inoltre ha giocato diverse settimane di fila. Però credo che sia stato importante vincere il primo set e che nel secondo lui abbia sentito un po’ di stanchezza”.

D: Quale pensi sia stato il colpo più importante oggi per la tua vittoria?
R: “Ho servito molto bene. E poi il fatto di essere riuscito ad essere aggressivo”.

D: Tu, rispetto a Gasquet e a molti altri, vai spesso a rete. Pensi che questo fattore abbia fatto la differenza oggi?
R: “Sì, Richard non va molto a rete ma gioca dal fondo perché d’altronde si muove molto bene dalla linea ribattendo palla su palla. Da parte mia andando a rete mi do più chance di far punto in maniera diversa e lo considero necessario se voglio migliorare il mio tennis”.

D: Tsonga, il tuo avversario in finale, è un tennista dal gioco molto diverso rispetto a quello di Gasquet perché molto più aggressivo. Pensi che dovrai giocare in modo diverso rispetto ad oggi?
R: “Sì, Jo gioca molto d’attacco. Penso che la prima cosa sia quella di rispondere bene, poi di farlo muovere molto e da parte mia cercare di essere ancora più aggressivo per non permettergli di fargli giocare i suoi colpi potenti; è fondamentale che io serva bene”.

D: Lui ha già vinto due volte qui a Marsiglia mentre per te è la prima finale. Pensi che la sua maggiore esperienza possa essere un fattore di svantaggio per te?
R: “Onestamente non lo so. Certo lui è più abituato di me per quanto riguarda i match importanti. Ma io sto giocando bene, scenderò in campo tentando di dare il meglio. In ogni caso penso che sarà un grande match”.

Salvatore De Simone

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