[3] J. Sock b. D. Young 6-4 7-6(2)
Nella prima semifinale di giornata Jack Sock (ATP 21) ha sconfitto in due set la sorpresa del torneo, il connazionale Donald Young (69), capace di eliminare per via il secondo favorito Karlovic al primo turno e la giovane speranza Taylor Fritz subito dopo. Donald ha usato al meglio le sue armi cercando di far giocare più scambi possibile all’avversario e prendendo la rete appena possibile ma alla fine la maggior solidità di Sock ha avuto la meglio. Primo set che parte col brivido di due break immediati che non alterano l’equilibrio del punteggio. Da quel momento in poi però la terza testa di serie ha preso a governare con sicurezza i propri turni di battuta, conservando così energie preziose in risposta. Jack ha percorso chilometri per spostarsi costantemente sul dritto e ben presto questa fatica ha pagato perché Young non riusciva a reggere quel ritmo. Ha lottato sempre ma non è riuscito ad evitare un break nel settimo gioco che gli è costato il primo parziale.
Donald è un combattente e nel secondo set sembra aver registrato meglio il proprio gioco, non riesce mai ad essere pericoloso sul servizio avversario perché quello risolve molti punti con l’uno-due ma in compenso riesce a difendersi in battuta. Concede un’unica occasione ancora nel settimo ma è l’unico pericolo prima del tie break. Young si illude col mini vantaggio iniziale per il 2-0 ma il ritorno di Sock è impetuoso e sette punti consecutivi sanciscono la terza vittoria in carriera contro Donald e la finale. Vittoria meritata e grande inizio di stagione per Jack, una sola sconfitta in undici incontri disputati e gran signore al termine quando dichiara “lui è un giocatore abilissimo, poteva andare molto peggio. Sono stato fortunato nei momenti chiave dell’incontro”
[1] M. Raonic b. [7] J. M. del Potro 6-3 7-6 (6)
Il clou di giornata giunge alle otto di sera ora locale quando il preferito di tutti noi – e come potrebbe essere altrimenti – Juan Martin del Potro (?? ATP) scende in campo contro il favorito del torneo Milos Raonic (4), con il quale i precedenti, entrambi del 2013, erano in parità.
La solidità del canadese ha fatto la differenza nel primo set, quando Milos si è mostrato come al solito inattaccabile in battuta ma anche molto efficace sui turni avversari. Il momento cruciale nel sesto gioco. Delpo serve, manca il 30-0 con un lob al volo che termina out di qualche centimetro, mette poche prime e subisce gli attacchi a rete di Milos che si guadagna la palla break con un grandissimo dritto a sventaglio. E basta quella perché l’argentino mette lungo un approccio di rovescio per il 2-4 che lo condannerà. Del Potro mostra il consueto orgoglio difendendo il suo turno seguente da 0-40 – quattro set point annullati – ma nulla può in risposta e Raonic incamera il set con un turno a zero chiuso da un ace centrale.
Gran lotta nel secondo parziale, Milos è sicuro in battuta ma soprattutto solidissimo nel palleggio e si procura una prima occasione nel terzo gioco ma la manca fallendo una risposta possibile su una seconda timida dell’avversario. Dopo qualche gioco senza storia però il colpo riesce al canadese, il quale martella col dritto e brekka per il 6-5 con due vincenti consecutivi, l’ultimo di rovescio, che potrebbero chiudere il match subito. Ma dall’altra parte c’è un guerriero vero, Del Potro non molla e restituisce lo sgarbo per la sola volta nell’incontro grazie anche al primo doppio fallo di Raonic e ad uno stratosferico passante lungo linea di rovescio.
Il tie-break seguente è appassionante. Il canadese guadagna un vantaggio presentandosi a servire sul 5-4 ma incredibilmente, complici un altro doppio fallo e un dritto in corridoio, perde entrambi i suoi turni e si trova a fronteggiare un set point. Lo cancella con un ottimo rovescio in risposta su una solida prima e un attimo dopo l’avversario gli regala il match point con un dritto fuori di metri.
Inutile il falco chiamato da Delèpo sull’ace che manda in finale il suo avversario.
Raonic in finale contro Sock, 8-2 per il canadese i precedenti, l’ultimo a Shanghai 2016.
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