Oggi è il numero 1 del mondo, ma undici anni fa Andy Murray aveva appena iniziato a muovere i primi passi tra i grandi del tennis. Vincitore degli US Open junior nel 2004 e già finalista in un torneo ATP un anno dopo – sconfitto da Federer a Bangkok – il giovanissimo britannico si ritrova nella top 60 nel febbraio del 2006.
Al torneo di San Jose – scomparso nel 2013 – prendono parte ottimi giocatori quali Andy Roddick, Lleyton Hewitt, Tommy Robredo e James Blake. Murray, ancora diciottenne, parte a fari spenti e durante il suo percorso elimina Mardy Fish all’esordio, poi il taiwanese Jimmy Wang, nei quarti lo svedese Robin Soderling e arriva in semifinale contro il numero 1 americano Roddick.
Lo scozzese centra il primo grande exploit della carriera ed elimina il due volte finalista di Wimbledon con un doppio 7-5, confermandosi un giocatore dal sicuro avvenire con il successo in finale su Lleyton Hewitt, battuto 2-6 6-1 7-6(3). Un successo indimenticabile anche per il romantico bacio all’allora fidanzata Kim Sears, divenuta anni dopo sua consorte e mamma della primogenita Sophia.
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