Finisce il cammino di Roberta Vinci nel WTA Premier di Brisbane. La tarantina è stata fermata ai quarti di finale da Karolina Pliskova, che coglie così il primo successo nei confronti diretti con l’azzurra. Niente da fare neppure per Angelique Kerber, che cede il passo ad una straordinaria Elina Svitolina, avversaria ora proprio della ceca.
Passa in semifinale anche Garbine Muguruza con un bel successo contro Svetlana Kuznetsova, mentre si interrompe la marcia della numero 2 del seeding Dominika Cibulkova che nulla ha potuto contro una super Alizé Cornet, alla vittoria più importante dal primo turno di Madrid 2015 quando superò Simona Halep.
[3] K. Pliskova b. [8] R. Vinci 3-6 6-2 6-2
Si interrompe ai quarti di finale il bel cammino di Roberta Vinci a Brisbane, esattamente come avvenuto nel 2016. Lì ci fu dall’altra parte della rete una giocatrice in grande spolvero come Victoria Azarenka, oggi una che ha fatto progressi enormi negli ultimi mesi ed è riuscita a rompere il tabù con l’azzurra, ottenendo la prima vittoria in carriera.
Una partita a due volti, perché per tutto il primo set Roberta ha fatto valere alcuni dei punti di forza necessari per contrastare l’avversaria odierna, un servizio efficace per quanto non potete come quello della ceca, ed un dritto capace di muoverla in ogni lato per farle perdere campo colpo dopo colpo.
Il break decisivo della prima frazione è giunto sul 2-1 per l’azzurra, bravissima poi a risalire da 0-40 sul 4-2. Nel secondo set però la ceca ha trovato il coraggio per farsi più offensiva e prendere maggiormente l’iniziativa, cosa ancora mai successa nei 5 set giocati in carriera con la tarantina. Ed i benefici si sono subito visti, compreso un progressivo innalzamento del livello del servizio. Vinci si è un attimo intimorita e tanto è bastato, sul 2-1 per la ceca, a sbagliare qualcosa di troppo e permetterle di prendere il margine necessario a giocare, se possibile, con ancora più decisione.
Lo stesso coach di Roberta sentiva che qualcosa stava cambiando e cercava di spronarla a rimanere aggressiva, a servire una seconda più solida e non pensare alla possibilità che Pliskova potesse avere di aggredirla fin dai primi colpi.
Questo ha portato ad una piccola reazione ad inizio del set decisivo, quando si è portata avanti 2-0 annullando 4 palle break, ma da lì si è progressivamente spenta, demoralizzata anche da un’avversaria che ormai in risposta aveva il pieno controllo delle operazioni.
[6] E. Svitolina b. [1] A. Kerber 6-4 3-6 6-3
È la quarta circostanza, in nove scontri diretti, che Elina Svitolina riesce a battere Angelique Kerber. Oggi l’ucraina ha portato a casa la partita grazie ad un livello di tennis nelle fasi decisive del terzo set che è stato fenomenale.
La tedesca, come già intravisto ieri contro Ashleigh Barty, non è ancora a pieno regime: nel primo set i tanti errori le sono costati 2 break, uno dei quali decisivo per la numero 13 del mondo, e nel secondo ha approfittato di un passaggio a vuoto importante della sua avversaria per riequilibrare l’incontro.
Quando però nel set decisivo ha avuto un break di vantaggio, in una fase tra l’altro dove stava cominciando ad esprimersi a livelli anche piuttosto interessanti, ha avuto a sua volta un game al servizio piuttosto brutto, facendosi subito riacciuffare. Svitolina non chiedeva altro, ingaggiando poi un braccio di ferro fatto di vincenti e trame di gioco molto ben costruite.
Il fatto che Kerber non fosse ancora letale si è visto in 2 passaggi: il game sul 5-3 nel secondo set e sul 3-2 Svitolina nel terzo. In entrambi i casi da 40-0 si è fatta riprendere più per demeriti suoi, trovando poi la chiusura al quarto tentativo. I 2 game dal 3-3 al 5-3 Svitolina nel terzo set, invece, sono stati ricchi di tanto bel gioco, con entrambe a sfidarsi (quasi) a chi giocava il vincente più bello. Kerber trovava grande profondità col dritto, Svitolina cercava di respingerla più indietro. L’ucraina attaccava, la tedesca riusciva a replicare con un’accelerazione sulla riga.
A fare la differenza, oltre ad una grande continuità nei colpi da fondo campo di Svitolina, c’è ancora lo scarso rendimento al servizio per Kerber, con 3 doppi falli in momenti cruciali del parziale decisivo. Festeggia dunque la semifinalista di Brisbane 2015 che torna ad un match dalla possibilità di giocarsi il titolo e per la terza volta in carriera batte una numero 1 del mondo (Serena Williams a Rio ed ancora Kerber a Pechino).
[4] G. Muguruza b. [5] S. Kuznetsova 7-5 6-4
Risultato a sorpresa quello dell’altro quarto di finale della parte bassa del tabellone, perché Kuznetsova nei giorni scorsi era apparsa estremamente in forma mentre Muguruza aveva sempre faticato tantissimo.
Lo stesso coach della spagnola, chiamato in campo dopo pochi game, è parso dirle: “Lo so che sei stanca, ma cerca di pensare un punto per volta”. In quel momento la campionessa del Roland Garros era indietro 1-4 nel primo set, da lì vincerà 6 dei successivi 7 giochi salvando anche 2 set point sul 4-5 di cui uno con un ace.
In soli 3 giorni Muguruza è venuta fuori da tre partite molto difficili contro 3 top-30, raccogliendo lo stesso bottino della seconda parte di stagione del 2016 sia in termini di ranking delle avversarie che di numero di semifinali raggiunte. Rispetto alle partite contro Samantha Stosur e Daria Kasatkina, inoltre, c’è stato probabilmente un atteggiamento più offensivo, almeno nelle fasi decisive dei parziali. Se in quelle partite sembrava non avere tanto idee chiare su che tipo di tennis mettere in campo, oggi le cose son state un po’ diverse ed è venuta fuori una nuova vittoria che potrebbe darle morale ed aiutarla in vista di una stagione che non sarà semplice.
Una rondine, come sappiamo, non fa primavera, ma può aiutare. Ed è quello che spera Muguruza che ora avrà Alizé Cornet con cui è avanti 2-0 nei precedenti.
A. Cornet b. [2] D. Cibulkova 6-3 7-5
Nel primo match di questo torneo, Alizé Cornet è stata a 6 punti dall’eliminazione indietro 3-6 1-4 0-30 contro Elena Vesnina. Recuperato quel divario e vinto l’incontro 7-6 al terzo, la francese pochi giorni più tardi ha festeggiato in grande stile la semifinale più importante raccolta da Dubai 2014, torneo in cui batté per la prima volta in carriera Serena Williams cedendo solo alla sorella Venus in finale.
Il risultato è figlio di una prestazione per lunghi tratti fantastica della n.40 del mondo, che si è un po’ complicata la vita nella fase finale ma alla fine ha meritatamente chiuso evitando i rischi di un terzo set fino al 6-3 4-1 impossibile da immaginare e poi divenuto reale minaccia.
Grazie anche alla fase difensiva si è creato il primo divario del match con la numero 5 del mondo, che dopo 5 game abbastanza equilibrati si è trovata sotto 4-1. Riusciva ad arrivare ovunque ed a far ripartire lo scambio prima di girarlo o di approfittare di un errore di Cibulkova, oggi ancora lontana dai suoi massimi espressi pochi mesi fa. Normale però per una tennista come lei che tradizionalmente ai primi appuntamenti dell’anno arriva sempre molto imballata dall’extra lavoro di preparazione atletica che svolge in off season da qualche anno e che le ha permesso, col tempo, di arrivare fino alla top-5.
Oltre ai recuperi difensivi, alcuni davvero strepitosi (video) Cornet risultava perfetta quando decideva per la conclusione di fino. Almeno tre le smorzate perfettamente eseguite nel primo set, due delle quali le sono valse il break risultato poi decisivo sul 2-1 (video gamba). Tre come invece i tentativi falliti dalla sua avversaria e che hanno rischiato di creare un passivo ancor più grande quando sull’1-4 un nuovo errore di tocco ha portato la francese ad una nuova palla break. Infine, il servizio: è vero che ci sono 10 doppi falli, ma 5 sono arrivati in soli 3 turni di battuta e delle 8 palle break annullate, 4 sono state ace e 2 dei servizi vincenti, con la settima che è volata via grazie anche ad un ottimo colpo di inizio gioco.
Cibulkova, trovatasi a pochi punti dalla sconfitta, ha trovato un’insperata quanto efficace reazione. Due volte sotto di due break, il momento che ha dato il via alla rimonta da 2-5 sotto è stato l’ottavo game in cui Cornet ha pasticciato un po’ troppo. Sotto 15-30, sul 3-5, grazie anche al servizio la slovacca si è portata ad un solo game di ritardo prima di ricucire definitivamente le distanze con due ottime soluzioni dal 15-30. I punti successivi hanno dimostrato però tutta la sua incostanza odierna: dal 30-15 sono arrivati altri due gratuiti, più altrettanti nei primi due quindici del game successivo e dopo aver recuperato da 30-0 a 30-30 ha sprecato ancora le ultime chance.
Risultati quarti di finale
[6] E. Svitolina b. [1] A. Kerber 6-4 3-6 6-3
[3] K. Pliskova b. [8] R. Vinci 3-6 6-2 6-2
[4] G. Muguruza b. [5] S. Kuznetsova 7-5 6-4
A. Cornet b. [2] D. Cibulkova 6-3 7-5
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