Messi da parte i brividi dopo un esordio da incubo, Roberta Vinci trova un secondo match molto più agevole contro Misaki Doi. Il 6-4 6-2 conclusivo le permette di tornare ai quarti di finale del torneo WTA Premier di Brisbane dodici mesi dopo quello perso da Victoria Azarenka che avrebbe poi vinto il torneo in finale contro Angelique Kerber. Proprio la numero 1 del mondo ha ottenuto oggi la prima vittoria stagionale al termine di un difficilissimo esordio contro Ashleigh Barty, ora al numero 271 del mondo ma che la classifica, in confronto alla prestazione espressa, sembra soltanto un’enorme bestemmia.
[8] R. Vinci b. M. Doi 6-4 6-2
Era il primo confronto diretto tra l’azzurra e la giapponese, con la numero 18 del mondo che ha dimostrato durante tutto il match di non patire la traiettoria mancina ed il bel gioco di Doi, numero 40 del mondo ma in grado di arrivare in top-30 del mondo durante lo scorso mese di ottobre, quando ancora aveva nel proprio ranking i punti del successo nel torneo WTA del Lussemburgo del 2015, suo unico alloro WTA in carriera.
Roberta si è ben comportata fin dall’inizio, strappando il servizio all’avversaria già dal primo game di battuta dell’incontro. Saranno sei, sugli otto totali, i game di battuta in cui Doi ha dovuto fronteggiare almeno una palla break. Vinci, invece, nell’intero primo set è stata costretta ai vantaggi solo sul 5-4, senza però fronteggiare palle break. Ha ceduto una volta il servizio, ma ha evitato che dal 6-4 4-1 la partita potesse complicarsi con un nuovo break e la successiva chiusura al secondo match point.
Al prossimo turno la ex n.7 del mondo affronterà Karolina Pliskova che nei primi due match nel Queensland ha concesso appena nove game a Yulia Putintseva e Asia Muhammad. Per la ceca, che ha perso il precedente di Wuhan del 2015, sarà una prova di tutt’altro spessore e dovrà fare grande attenzione alle armi di cui dispone il tennis dell’azzurra.
[1] A. Kerber b. [WC] A. Barty 6-3 2-6 6-3
La standing ovation che la Pat Rafter Arena rende come tributo alla propria connazionale, con anche Angelique Kerber ad applaudire dopo una calorosa stretta di mano a rete, rende l’idea delle due ore di grande tennis che la ventenne australiana ha imposto, spingendo al limite una tedesca non al meglio e con tutto da perdere.
Un match in cui Barty ha giocato molto meglio, con un braccio che faceva faville ogni volta veniva pizzicato sul dritto. C’è voluta la miglior Kerber a disposizione per evitare uno scivolone all’esordio di quella che già era vista come una stagione dalle tante insidie, ed ora tutte le teorie trovano subito una prima conferma.
L’ha vinta perché in questo momento è di un altro livello da un punto di vista della continuità. Presa a “pallate” per due set, ha vinto il primo reagendo da campionessa all’inizio scintillante della rivale, che aveva trovato un break immediato senza però concretizzarlo e cedendo 5 dei successivi 6 game senza venire travolta dalla prima giocatrice del mondo. E questa situazione si è fatta ancor più evidente nell’intera seconda frazione, dove Barty ha giocato un tennis di primissimo livello, dominando da ogni lato del campo.
In quel momento sono usciti fuori tutti i valori della numero 1 del mondo, la capacità di rialzarsi al termine di due set in cui è stata presa a pugni come se non fosse successo nulla e continuare a giocare alzando un po’ il livello e tornando quella perfetta calcolatrice che lo scorso anno le ha permesso di dominare da gennaio a ottobre i match in cui aveva vinto il primo parziale.
Sapeva, probabilmente, che Barty avrebbe avuto un calo e qualche errore poteva cominciare ad arrivare. Ed allo stesso modo si è probabilmente detta di approfittare della minima occasione per prendere subito margine. Nulla di spettacolare, ma tremendamente efficace. Non è riuscita poi a chiudere definitivamente l’incontro sul 4-1, quando ha avuto 5 palle break, ma i meriti sono tutti dell’avversaria che nel momento più difficile ha giocato solo vincenti di grandissimo livello. Kerber, dopo un game così complicato da un punto di vista mentale, non ha fatto una piega ed ha messo in cascina un punto dopo l’altro fino all’ace conclusivo che è valso il primo sorriso stagionale. Niente male come esordio.
Altri risultati
Si salva invece Dominika Cibulkova, che come nel 2016 ha avuto bisogno di tutto il proprio massimo per avere la meglio dell’avversaria all’esordio stagionale. Dodici mesi fa fu sotto 3-4 e 0-40 nel set decisivo contro Yanina Wickmayer prima di infilare un parziale di 13 punti a 1. Oggi, nonostante i precedenti contro Shuai Zhang dicessero 4-0 in favore della slovacca, i problemi potevano essere tanti: primo match stagionale, un arrivo in Australia mai così tardi come in questa occasione (e relative difficoltà di ambientamento e jet lag), un’avversaria che fino al 2014, anno del loro ultimo incontro, non era mai stata così competitiva come adesso. Ne è scaturito un 2-6 6-4 6-4 che ha vissuto di continui capovolgimenti.
La numero 23 del mondo ha dominato il primo set ed ha sempre messo sotto pressione la vincitrice delle WTA Finals 2016, andando avanti 2-0 nel secondo parziale e rimontando da 0-4 a palla del 5-4 nel set decisivo. Cibulkova, che di situazioni così in carriera ne ha dovute gestire diverse, ha mostrato comunque i tanti progressi che le hanno permesso di arrivare al numero 5 del mondo: vincere pur giocando male. Forse anni fa sarebbe andata nel panico, oggi ha gestito le difficoltà ed ha saputo costruire un nuovo attacco alla sua avversaria strappandole per la terza volta nel parziale il servizio e venendo fuori da un nuovo, complicatissimo game di battuta. Sul 5-4, infatti, dal 30-0 ha commesso due doppi falli di fila ma ha salvato la palla del possibile 5-5, chiudendo poi al primo match point.
Approda ai quarti di finale anche Svetlana Kuznetsova. La quinta favorita del seeding, però, non ha potuto concedersi grandi pause contro la sempre più sorprendente Destanee Aiava. La giocatrice classe 2000, che in questo torneo è già passata alla storia, si è arresa solo 6-4 6-3. Il primo set è stato segnato da un solo break, per di più subito dalla wild card locale nel primo turno di battuta. Da lì in avanti Kuznetsova non ha più avuto palle break per tutta la prima frazione, al contrario è stata costretta ad annullarne 2 (consecutive) sul 3-1. Nel secondo set il livello dell’australiana è calato, ma sotto 2-5 si è presa la soddisfazione di strappare la battuta alla n.9 del mondo, rischiando quasi di allungare ulteriormente la partita sul 3-5 quando ha mancato 3 chance di 4-5. Sono tanti però, per lei, i motivi per cui sorridere, primo tra tutti il ranking: lunedì prossimo farà un balzo in avanti di oltre 100 posizioni, entrando per la prima volta dentro le prime 300 del mondo.
Risultati secondo turno
[1] A. Kerber b. [WC] A. Barthy 6-3 2-6 6-3
[2] D. Cibulkova b. S. Zhang 2-6 6-4 6-4
[5] S. Kuznetsova b. [Q] D. Aiava 6-4 6-3
[8] R. Vinci b. M. Doi 6-4 6-2
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