Quali sono le tue emozioni ora, su queste due settimane, specialmente per come è finita adesso?
È stato meraviglioso avere l’opportunità di competere per il titolo. Questo è esattamente quello che desidero fare ancora nei tornei dello Slam, arrivare all’ultimo giorno, al culmine del torneo, potendo avere un’opportunità. È il momento culminante, dovrebbe esser sempre così.
Com’è stato tornare in finale? Ti sei sentita come se ci fossi arrivata in bicicletta, o ti ci è voluto qualche accorgimento?
Non saprei, non mi sono sentita come fuori posto. Mi sentivo pronta. Voglio dire, non ho giocato una finale Slam per molti anni, ma non è una cosa che si dimentica… A livello di esperienza non c’è stato alcun problema.
All’inizio della partita ci sono stati diversi errori da ambo le parti: era per l’importanza dell’incontro o perché stavate giocando una contro l’altra?
Penso che ci sia costato molto, alcuni errori ci possono stare. Non c’è nessuna controindicazione, nessuna spinta ulteriore in questo, solo agonismo. Hai intenzione di giocare qualche bel colpo ed è normale tu possa incappare in alcuni errori. La differenza è sottile.
È una strana sensazione quella di esser felici per una sorella che vince e allo stesso tempo esser delusi per la propria sconfitta?
Beh, ci sono già passata. Mi godo il fatto di vedere il nome “Williams” sul Trofeo. È una cosa meravigliosa.
Sei apparsa molto emozionata durante il tuo discorso. Anche Serena. Questa finale la si può paragonare con le altre otto sfide che avete giocato assieme?
Serena ha raggiunto la finale un sacco di volte, ed io non sono riuscita ad arrivarci in molte. Avere quest’opportunità ancora una volta è stato davvero importante.
Un commento sui 23 Slam di Serena.
Sì, è un gran numero. So che lei vorrebbe vincere ancora. Chi non vorrebbe? È un grande momento.
Com’è cambiata Serena da quando l’affrontavi in passato? Come sembra di là dalla rete?
Cambia sempre, ma prevalentemente devi avere la fiducia necessaria per vincere questo genere di match. Alla fine della giornata, che sia prima o dopo, devi avere la fiducia necessaria per riuscirci.
Qual è la cosa che rende così speciale tua sorella come atleta e come persona?
È una campionessa. Sa come crescere di livello. Ovviamente, fuori dal campo è una persona straordinaria, una sorella meravigliosa. Non potevo chiedere di più.
Vi divertirete assieme questa sera? Andrete a festeggiare più tardi?
Che ore sono?
Le dieci.
È stato un torneo molto lungo, non so come ci organizzeremo. Qualunque cosa sia, la faremo assieme.
Che cosa hanno significato queste due settimane per te?
Un sacco di grandi performance, fino alla semifinale non ho perso un set. Ho affrontato molte giocatrici davvero in grande forma. È un’ottima cosa. Fantastico poter iniziare l’anno in questo modo. Non vedo l’ora di giocare quest’anno. Questo è il secondo torneo è sono già a buon punto col mio lavoro. Non vedo l’ora di giocare il terzo, il quarto torneo. Sarà fantastico.
I prossimi impegni saranno Indian Wells e Fed Cup?
Al momento non prevedo nessuna Fed Cup. Sono state due settimane molto dure. Adoro giocare quella manifestazione, l’esperienza di far parte di una squadra è meravigliosa. Ma, in questa fase della mia carriera, aggiungere settimane extra diventa faticoso, devo fare molta attenzione sotto questo punto di vista. Ci saranno altre opportunità. Magari quando saranno più vicini alla Florida, sì.
Questo risultato ti dà ulteriore carica per proseguire la stagione, oppure eri già molto carica?
Naturalmente mi sento motivata a continuare, di andare là fuori a colpire la palla nel modo in cui posso; ci sono cose sui cui posso continuare a migliorare ad essere onesti. Sento di aver giocato molto bene in queste due settimane, mettendomi in tasca un sacco di buone sensazioni. Ho più cose, ora le farò uscire.
Stavi guardando il video della premiazione dopo la finale?
Sì, ho cercato di trattenermi. È stato difficile. Ho cercato di contenermi (sorride). Devo essere onesta, ero, e sono, davvero felice. Non sono una di quelle persone che si commuove sempre, basta iniziare a ridere, che è come vivere la vita. Si tratta solo di potersi godere il momento quando lo raggiungi.
Quando la gente dice che tu e Serena siete la più grande storia dello sport, tu come reagisci?
Non penso che ci consideriamo come la più grande, può servire solo a farci sognare. Nel caso che ci considerano in questo modo, è un grande onore, grande onore.
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