Oggi non è bastata a Camila Giorgi una lieve crescita per contrastare Alison Riske, in versione macchina da guerra dopo la prestazione maiuscola di ventiquattro ore fa, che le avevano reso lo scalpo di Agnieszka Radwanska, detentrice del Titolo, che l’aveva battuta l’anno scorso in finale.
Inizialmente c’è stata lotta per almeno sei game, ma sul 3 pari, nel momento clou dell’incontro, Camila perderà il servizio dopo un lungo game ai vantaggi. Questo determinerà un crollo per la Giorgi, e il break si rivelerà un mini set point, benchè l’azzurra scomparirà dal campo perdendo nuovamente la battuta e lasciando il primo set alla numero 39 del ranking.
Questo fino al secondo set. Si assiste ai soliti errori da parte di Camila, che hanno sottolineato le falle alla battuta, sì rimpiazzate in parte da una prima insidiosa, ma con una ingiustificata pioggia di errori non forzati, ben 24 totali contro i 9 dell’avversaria.
Non è bastata verosimilmente una velocità di palla superiore in ogni fondamentale rispetto a quella della sua avversaria per rendere a Camila la possibilità di fare punti importanti, al netto del desiderio di contrastare una Riske che mai ha dato respiro all’italiana.
La statunitense non ha mai sbagliato, sfruttando ulteriormente questo vantaggio psicologico che la porterà a concretizzare un parziale di sei games consecutivi, fino al 3-0 del secondo set, quando Camila si sbloccherà tornando a sperare.
Riske concederà però solo un doppio fallo, e quando Giorgi riesce ad intravedere il contro-break, la giocatrice di Pittsburgh chiude tutte le porte, archiviando ai vantaggi la possibilità di far rientrare in partita la sua avversaria.
Certo, appena il gioco di Camila si accorcia di mezzo metro arriva un winner da parte della numero 8 del seeding e diventa difficile pensare di recuperare terreno.
Camila uscirà dal campo senza mai aver rubato il servizio alla sua avversaria, che raggiunge per il secondo anno consecutivo la finale ai Shenzhen Open, per un totale di tre in carriera e un Titolo all’attivo, sempre in Cina, nel 2014 a Tianjin.
Nell’altra semifinale Johanna Konta è stata eliminata da Katerina Siniakova dopo aver vinto nettamente il primo set.
Nel secondo e nel terzo però la giocatrici di origini russe, allenata dalla ex numero 4 del ranking Elena Sukova, è riuscita a portare più volte all’errore la britannica, sempre in apnea nei momenti cruciali. La numero 10 del mondo ha perso nonostante abbia realizzando sei punti in più dell’avversaria, ma questo grazie sopratutto al primo set archiviato con cinque games di scarto.
Quando l’atleta ceca è entrata in partita, non c’è stata storia, sopratutto nel secondo set, dove ha lasciato per strada solamente una palla break. Più equilibrato il set decisivo, ma la numero 3 del seeding è stata sempre più attaccabile sul proprio servizio, perdendolo tre volte contro le due dell’avversaria, tutto questo, c’è da dire, per merito di un’avversaria centratissima, che raggiunge la terza finale in carriera in quattro anni.
Risultati semifinali
K. Siniakova b. [3] J. Konta 1-6 6-4 6-4
[8] A. Riske b. C. Giorgi 6-3 6-3
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