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I numeri dell’Australian Open: gli uomini

Gli organizzatori del torneo non potevano augurarsi un epilogo migliore di un’edizione storica che rimarrà negli annali per il lignaggio eccelso dei 4 finalisti, tutti leggende del tennis, che ci hanno regalato le due finali Slam per eccellenza sia in campo maschile che femminile. L’esito del torneo restituisce serenità a tutti coloro che erano inquieti e smarriti per aver visto lo scorso anno uscire di scena repentinamente e quasi contemporaneamente Federer, Nadal e Serena Williams, cioè il tennis, senza lasciare testamento e col dubbio di riuscire a rivederli competitivi nel circuito. Non solo li abbiamo rivisti in piena forma ma ci hanno dato la garanzia che saranno ancora loro, senza porre scadenze, ad assicurare al mondo del tennis lo spettacolo eccelso cui ci hanno abituati ormai da una vita, in attesa che maturi chi potrà raccogliere il loro testimone che diventa sempre più pesante.
In campo maschile Federer è stato veramente superlativo per tutto il torneo. Ha vinto 3 volte al quinto set, con Nishikori negli ottavi, Wawrinka in semifinale e Nadal in finale contro cui è riuscito a rivincere una finale Slam (la terza su 9 disputate) dopo 10 anni (da Wimbledon 2007) e dopo 4 sconfitte

Con questo successo il tenniste svizzero stacca ulteriormente lo spagnolo e Djokovic nel numero di vittorie Slam: 18 in 28 finali.

Federer è il settimo tennista e tra questi, il più anziano, che nell’Era Open, si aggiudica uno Slam vincendo 3 match al quinto set:

Per Rafa Nadal uno splendido ritorno, che lascia presagire una stagione incandescente con i Fab Four che come si è visto, dandosi il cambio, come si usa dire in gergo ciclistico, difendono la loro indiscussa supremazia, tendendo a ricompattarsi ai vertici della classifica mondiale. Oltre a Murray e Djokovic, saldamente ai primi 2 posti del ranking, Federer da domani rientrerà tra i Top Ten (al numero 10) mentre Nadal guadagnerà 3 posizioni (dalla nona alla sesta).
Una citazione merita Dimitrov che ha giocato la sua seconda semifinale Slam dopo quella di Wimbledon del 2014; ha impegnato allo spasimo Nadal, dimostrando più di ogni altra volta, di poter essere protagonista ad alto livello con continuità. Il suo obiettivo minimale a breve è il ritorno nei top 10.
La vera sorpresa del torneo è stato Misha Zverev, il fratello maggiore di Alexander. Col suo gioco, serve and volley, che non si vedeva dai tempi di Edberg, ha sorpreso Murray negli ottavi dopo che nel secondo turno aveva costretto alla resa Isner dopo una battaglia di 4h10m finita 9-7 al quinto set. Nulla ha potuto nei quarti contro Federer che gli ha lasciato 8 games in tutto. Il tedesco, il cui miglior risultato in uno Slam era stato il terzo turno ottenuto a Wimbledon nel 2008, migliora, alla soglia dei 30 anni, il suo best ranking che resisteva dall’8 maggio del 2009 (da 45 a 35).
Zverev è stato il giocatore col peggior ranking (50) ad aver sconfitto la prima testa di serie in uno Slam dal 2004 allorché Andy Roddick, agli Aus Open, si arrese all’allora n.86 della classifica Safin, reduce da un infortunio.

Altri numeri:
5. Le volte in cui le prime 2 teste di serie del tabellone maschile sono state sconfitte contemporaneamente prima di raggiungere i quarti di finale:

17. Il ranking di Federer alla vigilia del torneo. È il peggior ranking del vincitore, fatta eccezione per l’australiano Edmondson che si impose nell’edizione del 1976 senza essere compreso nel seeding, (era numero 212 del ranking).
21. Le vittorie Slam della Svizzera nell’Era Open. Raggiunta la Spagna al terzo posto e staccata l’Australia:

23. Le partite finite al quinto set: il record è di 31 e risale al 1998
35 anni e 5 mesi. L’età di Federer che è il tennista più anziano a raggiungere una finale Slam dai tempi di Rosewall che approdò alla finale degli US Open 1974 a 39 anni e 10 mesi. Più anziano di lui era anche Mal Anderson che a 36 anni e 9 mesi raggiunse la finale dell’Australian Open nel 1972, sconfitto da Rosewall. Federer è il più anziano a vincere uno Slam dopo lo stesso Ken Rosewall, che vinse appunto nel 1972 all’età di 37 anni e due mesi. Rosewall vinse anche l’edizione del 1971 all’età dunque di 36 anni e due mesi e quella dello US Open del 1970 a 35 anni e 10 mesi.
72. I tie break disputati. Il record è di 91 e risale all’anno 2000.
100. Le partite disputate da Federer agli Aus Open. Il bilancio è di 87 vittorie e 13 sconfitte. L’unico tennista ad aver disputato più partite in un singolo Slam è Connors che si fermò a 114 agli US Open e a 102 sull’erba di Wimbledon.
202. Le partite vinte da Federer contro top 10 dopo le vittorie ottenute a Melbourne contro Berdych (n.10), Nishikori (n.5), Wawrinka (n.4) e Nadal (n.9)

Giancarlo Di Leva

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