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Qual è l’aspetto più piacevole, dal tuo punto di vista, della vittoria di oggi?
Sono riuscito a conquistare l’incontro in brevissimo tempo conservando energie preziose. Ero impressionato dal modo in cui stavo servendo, e da come stavo rispondendo. Ho giocato raramente match in cui ho amministrato per tutto l’incontro, di solito non mi appartiene questo tipo di gioco. C’è sempre un po’ di tensione prima dell’esordio, specialmente qui agli Australian Open dove ci sono un sacco di aspettative su di me.
Sono felice per il modo in cui sono riuscito a chiudere in fretta, giocando bene.
Andreas Seppi ha detto che ti ha sentito chiedere di giocare il vostro match sull’Hisense Arena. È probabile invece che lui chieda il campo 19. Quale richiesta credi che possa venir accolta?
Onestamente, Seppi è uno dei ragazzi che più mi è piaciuto guardare da bambino. Non mi importa dove giocheremo. Credo che la gente non vedrà l’ora di vederci giocare, quindi escludo che ci potranno mettere sul campo numero 19, perchè ci saranno parecchie persone. È più probabile che ci facciano giocare sull’Hisense.
A proposito di Seppi: hai giocato con lui un paio di anni fa un match complicato. Cosa ti aspetti da lui questa volta?
È un grande, grande combattente. Conosce il proprio gioco, è da molto tempo nel circuito. So cosa può significare giocare con lui, e lui sa cosa aspettarsi dal mio gioco. Sarà una bella partita. Lui non ha avuto una buona stagione l’anno scorso; in classifica è scivolato un po’ indietro, ma sappiamo tutti a quale livello possa esprimersi. Ha battuto Federer due anni fa. So cosa è capace di fare.
Roger Federer ha detto che non saresti ancora pronto per vincere gli Australian Open: cosa gli rispondi?
Sì, ma come dire, non vorrei dire nulla su di lui. È il suo pensiero come ovviamente può avere chiunque. Vedremo. Finora ho fatto il possibile, non saprei davvero cosa dire a Roger Federer. Lui è Roger. Non posso davvero dirgli nulla.
Hai imparato qualcosa dalle tue precedenti esperienze nei tornei del Grande Slam?
Sì, al cento per cento. Ci sono state molte occasioni in cui sono arrivato abbastanza stanco alla fine della prima settimana. Giochi con ottimi giocatori, sempre in forma. Mi è capitato diverse volte con Andy Murray, ad esempio. Ora mi sento più forte, e ho imparato che bisogna preservare le energie.
È stato lo stesso anche con le tue emozioni? Sei sembrato molto rilassato e disteso oggi in campo.
Sì, sicuramente. Sto cercando di prendermi i miei tempi, di riempire le piccole lacune emotive provando a fare sempre meglio. Ero convinto che oggi sarebbe stata una bella prova per cercare di trovare un buon equilibrio.
Parliamo delle vittorie degli altri australiani. Ti incitano ulteriormente?
Non è fondamentale motivarsi per questo, ma è stato bello da vedere. È stato fantastico. Penso che oggi De Minaur abbia vinto un grande incontro. Non è facile con un avversario che è nel circuito da parecchio tempo; ha annullato anche un match point nel quarto set riuscendo a rimontare e poi a vincere, che è impressionante. Io non ho mai fatto nulla di tutto questo a diciassette anni. Per lui è il massimo che potesse accadere.
Ovviamente un paio di ragazzi sono stati eliminati oggi, ma un altro paio hanno vinto. È bello da vedere. Non si tratta più di sperare di vincere qualche turno, ora abbiamo giocatori in grado di poter ambire complessivamente a un torneo, che per noi è solo che un bene.
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