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A Doha il sultano resta Djokovic, sconfitto Murray al terzo set

Nella finale del torneo ATP 250 di Doha Novak Djokovic batte Andy Murray per 6-3 5-7 6-4. Djokovic ha sprecato 3 matchpoint sul 5 a 4 del secondo set, quando ha servito per la vittoria. Si è trattata della sfida numero 36 fra i due; ora il bilancio vede in vantaggio il tennista serbo per 25 a 11.

Al microfono, subito dopo la partita, Novak Djokovic ha dichiarato: “Questa è una delle maniere migliori per iniziare l’anno. Tre set in tre ore di gioco: è stata una battaglia fisica”.

Nonostante lo svantaggio di Andy Murray negli scontri diretti contro l’eterno rivale Novak Djokovic, lo scozzese era il favorito per la vittoria nella finale appena conclusa del torneo di Doha. La striscia di 27 vittorie consecutive (a parte l’esibizione ad Abu Dhabi contro Goffin), l’aver agguantato finalmente la tanto agognata prima posizione in classifica, l’ultima sfida tra i due al Master di Londra vinta abbastanza facilmente dal britannico, e non ultimo la ben diversa forma che avevano mostrato nelle semifinali con Murray preponderante su Berdych al contrario di Djokovic vincente per miracolo su Verdasco, facevano pender la bilancia a favore dell’attuale numero 1.

Ma il tennis è imprevedibile e poi Novak Djokovic rimane sempre l’unico tennista dopo Laver ad aver vinto i 4 slam uno dopo l’altro (seppur non nello stesso anno) e colui che per tutto il 2015 e metà del 2016 è stato l’incontrastato dominatore. Dunque la vittoria nella finale appena conclusa non deve completamente sorprendere anche se pochi forse si aspettavano una partita così rocambolesca ed emozionante.

Fin dall’inizio dello scontro si sono visti gli scambi lunghi a cui i due hanno da sempre abituato gli spettatori nei loro head to head. Murray sull’uno pari ha avuto un’occasione procuratasi con una bella palla corta ma Djokovic ha annullato con un ace la palla break, facendo capire di essere in giornata nonostante una piccola ferita al dito a causa della quale ha chiamato il fisioterapista per un controllo. Fino al 4-3 per il serbo entrambi hanno tenuto il servizio ma all’ottavo gioco il numero due del mondo ha avuto la sua prima chance e a differenza di Murray pochi minuti prima ha saputo sfruttarla a dovere. Andato a servire per il set il tennista di Belgrado non ha perso la concentrazione e con un gran diritto lungolinea vincente ha incamerato il primo parziale.

Nella seconda frazione non c’è stato nessuno scossone fino al sesto game quando è stato nuovamente Murray ad avere la prima possibilità di strappare la battuta all’avversario ma l’ha sprecata con un rovescio buttato a rete anche per via della palla di Djokovic finita esattamente sulla riga. Nel gioco successivo il serba ha fatto spaventare tutti quanti stando qualche attimo di troppo dopo una caduta (tanto che lo sfidante è andato sincerarsi delle sue condizioni) ma si è ripreso piuttosto alla svelta dato che si è procurato due palle break: Murray è riuscito a salvare la prima ma con un sanguinoso doppio fallo ha regalato il break al serbo. Al momento di servire per il match, Djokovic ha però ha dovuto fare i conti con la volontà di non arrendersi di Murray: lo scozzese ha avuto una prima opportunità di rientrare in partita ma il tennista di Belgrado ha annullato la palla break con un gran diritto vincente; subito dopo quest’ultimo ha avuto un match point ma ha spedito fuori il rovescio e non ha poi successivamente saputo sfruttarne altri due. Alla sua seconda occasione di strappare la battuta, Murray ha tirato fuori dal cilindro uno splendido diritto incrociato che gli ha permesso di rientrare nel match. Dopo un game di questo genere era abbastanza prevedibile che a Nole saltassero i nervi come ha poi dimostrato prendendosi un penalty point a causa di una racchetta spaccata al termine di uno scambio durissimo che ha portato Murray in vantaggio. Nell’undicesimo gioco il numero uno del mondo, ormai rinfrancato , ha alzato il livello di fronte a un Djokovic non falloso ma incapace di contrastarlo e con un paio di gran colpi ha strappato nuovamente il servizio portando così il match al terzo set.

Anche nel terzo parziale i primi game sono filati lisci e come i precedenti il primo ad avere l’occasione di rompere la battuta è stato Murray ma di nuovo Nole ha annullato la palla break prima (stavolta con uno smash) e ha tolto la battuta all’avversario poi (addirittura a zero). A differenza del secondo set stavolta Djokovic non ha perso la calma, nemmeno quando al momento di servire per il match si è trovato sotto 0-30 rifilando 4 punti di fila che gli hanno consegnato set, match e torneo.

Novak Djokovic trionfa dunque per la seconda volta consecutiva nella competizione del Qatar. Una vittoria importantissima: perché arriva dopo un lungo digiuno, perché contro il suo acerrimo rivale e soprattutto perché arrivata al termine di una gran bella finale, dai continui capovolgimenti di fronte in cui i due più forti tennisti del mondo hanno mostrato che chi è al momento dietro di loro lo sarà probabilmente ancora a lungo. Una vittoria fondamentale per il serbo anche dato l’imminente Australian Open, dove Nole insegue il settimo sigillo che sarebbe storico. Murray è ancora il numero 1 e lo ha dimostrato anche oggi nella sconfitta per come è riuscito a rientrare in un match che sembrava segnato già nel secondo set. Ma Djokovic è tornato e ora le cose si fanno molto più interessanti.

Risultati:
N. Djokovic [2] b. A. Murray [1] 6-3 5-7 6-4

Salvatore De Simone

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