È stato sorteggiato il tabellone degli Australian Open 2017, il primo Slam dell’anno: il primo, dopo due anni e mezzo, che in campo maschile presenta anche un nuovo numero uno, Andy Murray (che deve arrivare in semifinale per difendere il primato, anche se Djokovic non può riconquistarlo senza vincere il torneo) e vede Roger Federer competere da numero 17 del mondo, dopo sei mesi di inattività. L’attesa era tanta per vedere da che parte del tabellone sarebbe potuto capitare e quale dei top player avrebbe potuto incontrare per strada. E anche Rafa, che si rimette addosso la pressione di fare molto bene. Il percorso è scritto: seguirlo sarà compito di chi punta in alto.
I quarti potenziali
Murray-Nishikori
Il nuovo numero uno del mondo è atteso alla riconferma: non sarà semplice. Dopo aver esordito contro Marchenko e dunque probabilmente senza problemi, non sembrano esserci grossi ostacoli lungo il suo cammino fino ai quarti, dove dovrebbe trovare Kei Nishikori… o chissà, magari Roger Federer? Lo svizzero è infatti capitato nell’ottavo del giapponese. Ammesso che Roger riesca a battere, oltre ai due qualificati dei primi due turni, Berdych al terzo: non c’era possibilità di un tabellone semplicissimo per Federer e tutto sommato forse avrebbe firmato per poter affrontare solo ai quarti Andy Murray. Dipende dalla forma tennistica e fisica del quattro volte vincitore a Melbourne. Se Murray e Nishikori dovessero affrontarsi, comunque, potrebbe consumarsi una rivincita della partita dell’ultimo Flushing Meadows vinta dal giapponese, poi battuto da Stan Wawrinka. Comunque favorito lo scozzese.
Wawrinka-Cilic
Stan Wawrinka ci mette sempre un po’ a carburare e probabilmente dovrà farlo prima di affrontare ai quarti Marin Cilic: Nick Kyrgios sembra concentrato per il “suo” Slam casalingo e si trova sulla strada dell’elvetico. Vecchi dissapori dimenticati ormai, l’australiano a meno di colpi di testa non pare avere un tabellone difficile prima di Stan. Cilic, che esordirà contro Janowicz, potrà trovare qualche impedimento da parte di Tsonga o Jack Sock; il quarto, tuttavia, sembra già scritto. E questo è un quarto equilibratissimo.
Monfils-Raonic
A onor di classifica, questo è il potenziale quarto. Sempre che un certo Rafa Nadal sia d’accordo, però. Sì, perché dalla parte del transalpino c’è proprio Rafa, che lo attende in un ottavo che non lo vedrebbe certo sfavorito, anzi. Il problema per Nadal potrebbe presentarsi al terzo turno contro Sascha Zverev, mentre contro Floryan Mayer al primo sembra proprio scontata. Tra Monfils e Raonic ora come ora però non pare esserci partita: il canadese sembra più pronto e preparato per questo sprint di inizio stagione.
Thiem-Djokovic
Dominic Thiem questa classifica se l’è costruita nei primi sei mesi di un 2016 che sembrava -e che poi sostanzialmente è stato- l’anno del suo boom tennistico. Ha giocato tanto, poi troppo e ad un certo punto non è rimasta né benzina né salute. Adesso prova di nuovo a ripartire da una top ten che gli permette di esordire contro Struff e a non avere troppi impicci fino a un ottavo contro Goffin. Djokovic, dopo la vittoria di Doha in finale contro chi gli ha scippato la prima posizione mondiale, sembra avere l’aria di chi questa guerra la vuole: un buon tabellone per il serbo, che, ironicamente, esordirà contro Verdasco, contro il quale proprio a Doha ha salvato 5 match point in semifinale la scorsa settimana. Nole pare già pronto a sfidare Andy nella loro ennesima finale a Melbourne.
I primi turni più interessanti
Verdasco-Djokovic, come precedentemente scritto, potrebbe essere un primo turno da gustarsi: l’impressione è però che dopo la paura in Qatar Novak entri concentratissimo per umiliare l’avversario.
Dolgopolov-Coric è un bel confronto di stili, per di più dall’esito incerto. I cinque set sono dietro l’angolo.
Raonic-Dustin Brown: se c’è qualcuno che può far inceppare la machine canadese è proprio il virtuoso Dustin. Ammesso che ne abbia voglia. E che tutto funzioni.
Il sorteggio degli italiani
Sorteggio abbastanza fortunato per Andreas Seppi, che affronta Mathieu, contro il quale ha vinto solo due volte ma l’ultima vittoria del francese risale al 2009; Paolo Lorenzi ha invece affrontato e battuto una sola volta James Duckworth e sembra essere di gran lunga favorito.
È andata peggio a Fabio Fognini che dovrà vedersela contro Feliciano Lopez: non un match impossibile ma ancora ricordiamo le scene sul campo 14 di Wimbledon nel quale Perlas, l’ex coach di Fognini, finì per litigare con Lopez e coinvolgere tutti. Naturalmente anche lo stesso Fabio che, avanti di due set, perse poi quella partita. Rivincita in vista?
Leggi qui il tabellone completo.
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