D. Evans b. [7] M. Cilic 3-6 7-5 6-3 6-3 (Daniele Vallotto)
Niente effetto Wawrinka, stavolta. Dan Evans vince in quattro set e diventa l’autore della prima sorpresa nel tabellone maschile, battendo Marin Cilic nel secondo turno degli Australian Open. Una vittoria in rimonta e indiscutibile, perché se è vero che Cilic ha giocato un primo set molto ordinato, è anche vero che dalla metà del secondo in poi ha cominciato a soffrire troppo il gioco inusuale e variegato del britannico, che per la prima volta si qualifica al terzo turno degli Australian Open, per giunta battendo un top 10. Il dato che riassume la partita è la scarsissima percentuale di Cilic sulle palle break: tre su diciannove. Perso il break di vantaggio nel secondo set, il croato ha cominciato a giocare in maniera troppo confusa e le tante palle break gettate al vento ne sono l’emblema. Evans ha chiuso breakkando per la seconda volta nel quarto set e al terzo turno potrebbe trovare Bernard Tomic: difficile, ma non impossibile.
[17] R. Federer b. [Q] N. Rubin 7-5 6-3 7-6(3) (da Melbourne, Diego Barbiani)
Roger Federer, faticando un po’ nel terzo set, arrabbiandosi un po’ con se stesso, trova comunque la strada per il terzo turno dell’Australian Open 2017. Ci sarà dunque il primo big match, contro Tomas Berdych. Applausi, intanto, a Noah Rubin per aver tenuto sulla corda l’ex numero 1 del mondo fino alle ultime battute.
Nessun precedente tra i due, il che è comprensibile visti anche i 15 anni di differenza e le difficoltà incontrate dal giocatore di Long Island di emergere nel circuito ATP. L’unico risultato di rilievo fin ora è arrivato proprio a Melbourne dodici mesi fa, con un terzo turno dopo essere partito dalle qualificazioni. Quest anno la situazione si è riproposta, con le quattro vittorie consecutive dello statunitense e la soddisfazione di un match sulla Rod Laver Arena contro Federer. Partita che comunque non è stata affatto segnata, visto che lo svizzero prima di creare il margine di 2 set ha dovuto comunque sudare.
Il primo set si è deciso proprio nell’ultimo game, poi il break che ha segnato anche il secondo è arrivato a metà parziale. Da lì la prestazione di Federer è scesa, aumentando gli errori ed il nervosismo. Ad inizio terzo set, subito il break, ha lasciato andare un urlo di rabbia per commentare una fase molto delicata e che per poco non rischiava di riaprire l’incontro. Per sua fortuna, sul 3-5 ha trovato il controbreak e pochi secondi dopo ha saputo riprendere da 0-30 per il 5-5. Nel tie-break l’equilibrio si è spezzato sul 4-3, con i 2 minibreak che hanno portato lo svizzero al primo match point, concretizzato.
Serve mettere match (e le situazioni che comporta) nelle gambe, serve ritrovare il giusto feeling, serve la scossa. In match come quelli contro il ceco, l’occasione per alzare il livello è molto ghiotta.
[1] A. Murray b. [Q] A. Rublev 6-3 6-0 6-2 (Cristina Pozzoli)
Il numero 1 del mondo Andy Murray chiude il programma della terza giornata con una partita quasi d’allenamento contro il diciannovenne russo Andrey Rublev, proveniente dalle qualificazioni. Troppa la differenza tra i due giocatori perché ci sia lotta anche se Rublev fa vedere un buon tennis per quello che è nelle sue possibilità.
In avvio Murray non forza e si limita a contenere le accelerazioni del russo che rimane in scia nei primi game grazie al servizio. Sul 3-2 in suo favore, il numero 1 del mondo alza l’asticella del suo gioco quel tanto che gli basta per procurarsi il break e poi amministrare il vantaggio chiudendo 6-3. Nella seconda frazione Murray spinge sull’acceleratore e chiude 6-0 dopo che Rublev ha fatto di tutto nell’ultimo gioco per non prendersi il bagel portando il britannico ai vantaggi sul suo servizio e annullando due set point.
In avvio dell’ultimo parziale Rublev non molla, tiene il servizio giocando alla grande e si prende i meritati applausi dell’intera Rod Laver Arena. Segue un attimo di panico nel game successivo quando Murray perde l’appoggio sulla gamba destra colpendo un diritto, cade e si prende la caviglia tra le mani con una smorfia di dolore. Tutto passa e il britannico chiude il match 6-2. Rublev, accompagnato dagli applausi del pubblico, non ha però sfigurato. I margini di miglioramento ci sono e vanta anche un precedente di buon auspicio essendo diventato, nel 2015 il secondo teenager sotto i diciotto anni a vincere almeno una partita in cinque tornei del circuito ATP, eguagliando il record segnato da Rafael Nadal nel 2004.
Nel terzo turno Murray incontrerà Sam Querrey, con cui è in vantaggio 6-1 negli scontri diretti, ma da cui dovrà guardarsi bene dopo che lo statunitense è stato capace di firmare una delle più grandi sorprese della storia del tennis, con la vittoria contro l’allora numero 1 Novak Djokovic al terzo turno del torneo di Wimbledon della scorsa stagione.
M. Zverev b. [19] J. Isner 6-7(4) 6-7(4) 6-4 7-6(7) 9-7 (Francesca Padoin)
Match epico quello fra Misha Zverev, fratello di “Sasha” e John Isner che si conclude al quinto dopo 4 ore e 10 minuti di gioco e vede la testa di serie numero 19 estromessa già al secondo turno. L’americano è famoso per vincere le lunghe maratone ma stavolta non ce l’ha fatta; straordinaria invece l’impresa del tedesco che sotto di 2 set, persi entrambi al tiebreak, inizia la sua rimonta vincendo un ulteriore tiebreak al quarto parziale. Altissime le percentuali di vittoria sulla prima di servizio del tedesco nel game decisivo(83%) ed una vittoria anche del ‘vecchio’ tennis fatto di serve and volley sul ‘nuovo’ forte di servizi potenti e colpi da fondo.
[4] S. Wawrinka b. S. Johnson 6-3 6-4 6-4 (Francesca Padoin)
Nel pomeriggio di Melbourne, sotto una calura opprimente, avvolti dal caloroso pubblico della Margaret Court Arena fanno il loro ingresso in campo Stan Wawrinka, campione dell’edizione 2014 e Steve Johnson, ex promessa statunitense, fresco semifinalista al torneo di Auckland. L’unico precedente fra i due risale a due anni fa proprio in uno Slam ma di diversa fattura, ovvero il Roland Garros, che ha visto vincere lo svizzero in tre set netti. Lo statunitense è reduce però da una veloce vittoria contro l’argentino Delbonis mentre Wawrinka si è visto impegnato per ore contro lo slovacco Klizan fino ad averla vinta al quinto set. Il primo parziale inizia con Wawrinka al servizio che dimostra di essersi completamente ripreso dalla maratona di due giorni fa e di essere in fiducia. Con due ace finali mantiene il primo game a 15. Anche Johnson mantiene facilmente il servizio con delle ottime prime. Si prosegue così fino al sesto game dove, alla seconda palla break, lo svizzero passa in vantaggio. Vantaggio che mantiene poi agevolmente salvo qualche pasticcio col servizio. Nel secondo parziale lo statunitense cerca di variare molto il gioco puntando sul rovescio dello svizzero e la strategia paga fino al quinto game, in cui Wawrinka approfitta del servizio meno incisivo di Johnson ottenendo il break che decide il set. Nel terzo, Wawrinka ha un vuoto al secondo game dove salva 3 palle break ma chiude imperiosamente il gioco con un ace e da lì passa a dominare il gioco guadagnandosi l’ennesimo break al terzo e mantenendo agevolmente il proprio turno di servizio. In questo set lo svizzero, coperto dal risultato, libera di più il braccio producendo fantastici lungolinea e volèe. Lo statunitense gioca bene con la sue soluzioni servizio e dritto incrociato ma Stan è semplicemente più forte. Molto bello il passante sul 30-15 del settimo gioco ma nello scambio dopo non riesce a chiudere un rovescio lungolinea che lo avrebbe portato ad un break importante. E due turni dopo, mantenendo il servizio a zero, lo svizzero si assicura il passaggio al terzo turno, nel quale affronterà il vincente di Lorenzi-Troicki.
K. Nishikori b. J. Chardy 6-3 6-4 6-3 (Adriano Spataffi)
Con cinque set sulle gambe giocate contro Kuznetsov, Kei Nishikori si trova di fronte Jeremy Chardy, contro cui conduce 4-2 nei precedenti, che dal canto suo ha giocato solamente quattro game prima del ritiro di Almagro; questo dato significa sì che il francese ha speso meno, ma anche che non ha beneficiato di un vero e proprio warm up per entrare in torneo, rischiando di concedere qualcosa a livello di ingresso in partita. Sarà in effetti il giapponese a partire dai blocchi nettamente meglio dell’avversario, guadagnandosi subito un break che saprà mantenersi fino a conquistare il primo set per 6-3 dopo 35 minuti gioco. Nishikori, pur dimostrandosi di certo più solido rispetto al match precedente, concede ancora qualcosa in più del solito mentre Chardy, consapevole della differenza tra i due negli scambi, è costretto a cercare di costruirsi il punto sui primi colpi. Il francese spinge con il servizio e forza la risposta di diritto, agevolata dalla solita morbida seconda palla del giapponese, ma sbaglia troppo.
La tattica sembra però pagare nel secondo set e Chardy va due volte avanti di un break per poi perderlo nel turno successivo: particolarmente grave il secondo caso, sul 3-2 in proprio favore, Chardy recupera da 15-40 e annulla altre due palle break nei vantaggi, ma, nell’unica di staccare Nishikori nel punteggio, commette il terzo doppio fallo della gara. Troppa grazia per il giapponese che approfitta facendo suo il break, e, successivamente, il set grazie al terzo servizio strappato al decimo e ultimo game. Il terzo set si apre con Nishikori che concede ancora il servizio all’avversario, che ancora una volta, però, restituisce subito il favore; a questo punto il numero 5 del mondo riesce ad entrare in controllo, pur con qualche brivido, fino al break decisivo all’ottavo game.
Partita in crescita per il giapponese, che è atteso da un altro turno abbastanza agevole. Ma dopo potrebbe esserci Federer e per allora sarà meglio migliorare continuità ed efficacia al servizio e far funzionare a dovere il suo noto “pilota automatico” da fondocampo.
[23] J. Sock b. K. Khachanov 6-3 6-4 6-4 (Cristina Pozzoli)
Jack Sock conferma l’ottimo stato di forma di questo inizio di stagione, che l’ha visto trionfare ad Auckland la scorsa settimana e finalista alla Hopman Cup, e supera il russo Karen Khachanov, figura interessante della #NextGen, ma ancora troppo leggero per fronteggiare giocatori esplosivi come lo statunitense. La partita è poco entusiasmante in avvio farcita di molti errori gratuiti da parte di entrambi, che portano tre break nei primi quattro game, e vede Sock in vantaggio 3-1 grazie al servizio tenuto nel game di apertura. Lo statunitense è più aggressivo, appena Kachanov accorcia lo scambio cerca la rete o la soluzione conclusiva da fondo, e merita il vantaggio che mantiene con i suoi turni di battuta andando a chiudere il set 6-3 nonstante 18 gratuiti a fronte di 10 vincenti. Il russo è più difensivo, gioca sulla regolarità da fondo aspettando l’errore di Sock che, anche nel secondo secondo set, continua ad alternare vincenti e gratuiti decidendo sempre le sorti degli scambi. L’aggressività dello statunitense però paga e lo porta ad ottenere il break nel quinto game che consolida con il servizio e chiude il parziale 6-4. Nel terzo set la musica non cambia, Sock continua a spingere e parte subito con un break di vantaggio. Khachanov prova a fasi più propositivo e gioca qualche bel punto, ma non è abbastanza solido e continuo per invertire la tendenza che vede lo statunitense chiudere il match con un altro 6-4. Sock arriva per la prima volta in carriera al terzo turno del torneo australiano dove incontrerà il Jo-Wilfried Tsonga, numero 12 del seeding, con cui ha perso i due precedenti incontri giocati.
[31] S. Querrey b. [WC] A. De Minaur 7-6(5) 6-0 6-1 (Francesca Padoin)
Primo set molto lottato fra il tennista americano, giustiziere di Djokovic a Wimbledon e la wild card australiana, fresco vincitore in 5 set su Melzer. A stupendi recuperi offensivi di De Minaur fanno da contraltare gli ottimi dritti in top spin esasperati sulle righe. Si lotta punto a punto con molti doppi falli di Querrey alla ricerca del vincente e cinque break point salvati da De Minaur, fino a giungere ad un equo tiebreak, molto serrato, che vede la vittoria dello statunitense per 7 punti a 5. Poi l’australiano si perde completamente forse per la tensione o la stanchezza accumulata per la maratona contro Melzer. Querrey ne approfitta, infilando ben 11 giochi di fila, aiutato anche da errori e doppi falli dell’avversario. Finisce qui dunque la favola del giovane aussie ma procede quella di Querrey che incontrerà al terzo turno Murray.
[10] T. Berdych b. R. Harrison 6-3 7-6(6) 6-2 (Francesca Padoin)
Buona partenza nel primo set del ceco contro l’americano Ryan Harrison, che soffre la pressione dell’avversario, e nel settimo game, con un errore di rovescio, gli consegna il gioco. Poco dopo, con ben 3 doppi falli nei momenti fondamentali, accusa un altro break e regala il set al ceco. Secondo set più combattuto che vede lo statunitense molto più propositivo e che culmina in un’appassionante tiebreak perso da quest’ultimo. Berdych domina poi il successivo set giocando un buon tennis aiutato anche dai molti gratuiti dello statunitense che oggi ha avuto parecchi problemi col servizio, 15 i doppi falli in tutto, e col rovescio. Saranno 54 gli errori a fine match(29 per il ceco) contro i 20 vincenti(36 per il ceco). Fra due giorni Berdych affronterà Roger Federer vero metro delle condizioni fisiche di entrambi.
Le altre partite
Vincono anche il francese Jo-Wilfried Tsonga sul serbo Dusan Lajovic in tre set netti per 6-2 6-2 6-3 e lo slovacco Lukas Lacko, proveniente dalle qualificazioni, che perde un set contro l’israeliano Dudi Sela. “È una sensazione indescrivibile. Nessun’altro ha una tifoseria del genere. Speravo di poterli portare con me anche al terzo turno”, queste le parole di Sela a fine match.
Approda al turno successivo anche il belga Steve Darcis, vincitore in 4 set sull’argentino Diego Schwartzman, e il turco Malek Jaziri che ha sconfitto il giovane Alexander Bublik . Brutta sconfitta per il kazako che proveniente dalle qualificazioni, aveva estromesso la testa di serie numero 16, Lucas Pouille e da cui ci si aspettava una partita più combattuta.
Risultati secondo turno:
[1] A. Murray b. [Q] A. Rublev 6-3 6-0 6-2
[31] S. Querrey b. [WC] A. De Minaur 7-6(5) 6-0 6-1
M. Zverev b. [19] J. Isner 6-7(4) 6-7(4) 6-4 7-6(7) 9-7
M. Jaziri b. [Q] A. Bublik 6-2 6-3 7-5
[10] T. Berdych b. R. Harrison 6-3 7-6(6) 6-2
[17] R. Federer b. [Q] N. Rubin 7-5 6-3 7-6(3)
[Q] L. Lacko b. D. Sela 2-6 6-3 6-2 6-4
[5] K. Nishikori b. J. Chardy 6-3 6-4 6-3
[4] S. Wawrinka b. S. Johnson 6-3 6-4 6-4
[29] V. Troicki b. P. Lorenzi 6-3 1-6 7-6(3) 3-6 6-3
S. Darcis b. D. Schwartzman 6-3 6-3 2-6 6-4
A. Seppi b. [14] N. Kyrgios 1-6 6-7(1) 6-4 6-2 10-8
[12] J.W. Tsonga b. D. Lajovic 6-2 6-2 6-3
[23] J. Sock b. K. Khachanov 6-3 6-4 6-4
[27] B. Tomic vs V. Estrella Burgos
D. Evans b. [7] M. Cilic 3-6 7-5 6-3 6-3
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