L’Australian Open di Maria Vittoria Viviani, tennista azzurra classe 1999, finisce al primo turno del tabellone junior nella maniera più infelice. La giocatrice originaria di Pavia è stata vittima di una decisione arbitrale accettabile da regolamento ma estremamente severa nella sua dinamica: perso il primo set 6-2 contro la cinese Xin Yu Wang, Viviani ha colpito all’indietro e senza cattiveria una pallina, ma senza guardare chi potesse esserci e questa, rimbalzando verso il terreno, ha poi colpito al petto un raccattapalle.
Il regolamento in questi casi prevede la squalifica, perché non è possibile colpire un’altra persona con alcun oggetto che sia racchetta, pallina o altro. Viviani, non appena si è accorta di aver colpito un raccattapalle, ha subito cambiato espressione, quasi a volersi sincerare che tutto andasse bene ed a chiarire la sua non intenzione a colpirlo. Rivisto più volte, è effettivamente sembrato più il classico gesto di stizza, come se ne vedono a decine (se non peggio) nel circuito maggiore. È stato uno dei giudici di linea ad avvisare il giudice di sedia dell’avvenuto, con quest ultimo che, una volta avuta chiara la dinamica, non ha potuto far altro che comunicare la squalifica e la fine della partita.
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