Due giorni fa Novak Djokovic non aveva certamente entusiasmato al suo debutto nel torneo di Doha. Nel match appena terminato contro l’argentino Zeballos il serbo invece ha sfoggiato una ben diversa prestazione, forse provocato anche dall’ottima performance di ieri del numero 1 Andy Murray. Fin dall’inizio della partita odierna Nole, a differenza di quanto accaduto contro Struff, è stato concentrato al servizio e reattivo alla risposta, ha commesso pochi errori e si è mosso piuttosto bene mostrando ogni tanto anche qualche recupero a ‘spaccata’ tipico dei suoi. Sulla sua battuta non ha concesso nulla all’avversario e appena avuta la possibilità ha fatto break nel quarto game del primo parziale andando poi a chiudere senza problemi limitandosi a mantenere il servizio. Più o meno stessa scena anche nella seconda frazione dove stavolta il numero due del mondo ha tolto il servizio all’argentino nel quinto gioco: il serbo ha continuato a giocare bene soprattutto nei suoi turni di battuta e con un servizio vincente ha chiuso la pratica. Non è ancora il Djokovic trituratore di qualche tempo fa ma il salto di qualità tra un match e l’altro è stato evidente: vedremo se il tennista di Belgrado riuscirà a mantenere la concentrazione nel proseguo della competizione.
I primi due match del singolare hanno mostrato due sconfitte abbastanza sorprendenti: quelle delle teste di serie Kolhschreiber (7) e Goffin (4). Il tedesco è stato battuto in un’intensa partita da Nicolas Almagro, carnefice di Paolo Lorenzi nel turno precedente; il match ha avuto un andamento curioso: nel primo set lo spagnolo è andato a servire per il parziale ma si è fatto recuperare finendo per vincere di misura il tie-break. Nella seconda trance invece è stato il tennista di Augusta ad avere l’occasione di portare la gara al set decisivo non riuscendo anch’egli a chiudere il set terminato anch’esso al tie-break, stavolta ancora più combattuto ma dove ha prevalso nuovamente l’iberico.
Ancora più sorprendente l’eliminazione del piccolo belga per mano di un redivivo Verdasco, il quale ha dominato la prima frazione lasciando un solo game a Goffin. Nel secondo parziale il match è diventato più combattuto: lo spagnolo è andato a servire per il match ma ha avuto un black out al servizio che ha permesso all’avversario di ritornare in partita. Al tie-break decisivo però Verdasco ha dato la zampata vincente passando così al turno successivo.
Il sempreverde Stepanek continua ad entusiasmare con il suo gioco atipico e battendo De greef diventa il tennista più anziano dai tempi di Jimmy Connors ad Halle nel 1995 a raggiungere i quarti di finale di un torneo Atp.
Forse appagato dall’eccellente match di primo turno contro Chardy, il numero 1 del mondo Andy Murray oggi al contrario non ha offerto un’eccelsa prestazione contro Gerald Melzer. Che le cose si sarebbero messe in modo differente rispetto alla partita precedente lo si è visto fin dall’inizio dato che lo scozzese non solo non è riuscito a prendere subito il largo ma ha dovuto annullare una pericolosa palla break nel nono gioco; inoltre non ha saputo sfruttare nei successivi turni di battuta dell’avversario 4 palle break andando così al tie-break. Nel gioco decisivo abbiamo assistito a qualcosa di inconsueto, soprattutto di questi tempi in cui il britannico sta dominando: Murray infatti ha sprecato ben 5 set point facendosi recuperare dal 6-1 con cui si era portato in vantaggio; per sua fortuna grazie ad un servizio vincente e ad un erroraccio di diritto dell’austriaco ha incamerato comunque un set davvero molto sofferto per lui. Nel secondo parziale il nativo di Dunblane ha continuato a sudare le sette classiche camicie: al settimo gioco ha finalmente strappato la battuta alla prima occasione utile con un passante su una non irresistibile palla corta di Melzer. Ma al momento di servire per la partita, dopo aver sprecato un paio di match point in risposta, lo scozzese ha avuto un altro black out permettendo al suo avversario di ritornare in carreggiata; all’undicesimo game Murray ha di nuovo fatto break e stavolta non ha tremato chiudendo un match che in ogni caso avrebbe potuto e dovuto chiudere prima.
Thomas Berdych non ha mancato di sottolineare la sua discontinuità. In campo contro il connazionale Vesely, che lo scorso anno a Montecarlo sorprese Djokovic, il tennista ceco ha faticato per conquistare il primo set al tie-break per poi eclissarsi completamente nel secondo raccogliendo un solo game; ma nel set decisivo ha fatto valere la differenza di livello e ha ripreso il controllo del match lasciando stavolta lui al suo avversario un misero gioco.
Ivo Karlovic da par suo continua ad andare avanti a forza di tie-break: così come aveva precedentemente fatto con Marchenko, il gigante croato ha avuto la meglio sul russo Khachanov con un doppio 7-6.
Sulla carta Tsonga-Brown doveva essere lo scontro più spettacolare della giornata ma nei fatti è stato un assolo del francese aiutato dal tedesco oggi poco incisivo col suo gioco d’attacco. Il transalpino ha servito in modo superbo e ha mantenuto il controllo del match dall’inizio alla fine perdendo solo 4 game in due set. Tsonga ha dimostrato che se in giornata è un avversario piuttosto complicato da affrontare e Berdych, suo prossimo avversario nei quarti, potrebbe non avere vita facile.
Risultati secondo turno
[2] N. Djokovic b. H. Zeballos 6-3 6-4
N. Almagro b. [7] P. Kohlschreiber 7-6(5) 7-6(6)
F. Verdasco b. [4] D. Goffin 6-1 7-6(6)
[Q] R. Stepanek b. [WC] A. De Greef 6-3 6-2
[1] A. Murray b. G. Melzer 7-6(6) 7-5
[3] T. Berdych b. J. Vesely 7-6(5) 1-6 6-1
[6] I. Karlovic b. K. Khachanov 7-6(3) 7-6(3)
[5] J.W. Tsonga b. D. Brown 6-1 6-3
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